Euroindoor, mattinata con tre promozioni
Tutti promossi gli azzurri nella sessione inaugurale degli Europei indoor di Birmingham. La prima ad aver guadagnato il visto (nel suo caso per la semifinale) è stata Daniela Reina. La velocista marchigiana è giunta terza nella batteria dei 400 metri, cogliendo anche il limite personale, un buon 52.95 che vale la quarta prestazione italiana di sempre. Una partenza accorta (sesta al passaggio ai 200), poi un eccellente secondo giro, che l’ha portata a recuperare ben tre posizioni. “Sono soddisfatta - la dichiarazione volante della Reina – era quello che cercavo. Devo dire che mi sembra anche di non aver sprecato troppe energie, e questa era il secondo obiettivo”. Da notare che la batteria dell’azzurra è stata la più veloce delle tre, con il successo della bielorussa Usovich in 51.86 (per la Reina 10 tempo complessivo). Questa sera è in programma il secondo turno, la semifinale.
Discorso in fotocopia per Andrea Barberi, giunto secondo nella sua batteria dei 400 metri in 46.85, a soli sette centesimi dal primato personale al coperto, malgrado la vistosissima decelerazione nel finale di corsa. Il romano ha il quarto tempo dei semifinalisti, nella lista guidata dal tedesco Swillims (46.08), primo proprio nella prova dell’italiano. “Purtroppo sono dovuto partire molto forte – il commento di Barberi – sia perché davanti il tedesco volava (21.50 ai 200, ndr), sia perché volevo evitare problemi con gli inseguitori. Ma non penso di aver sprecato molte energie: me le ritroverò stasera”.
Ha colpito molto la prova di Cosimo Caliandro nei 3000 metri. Il pugliese si è guadagnato la promozione alla finale piazzandosi secondo nella batteria in 7:54.82, crono ottenuto con una sicurezza ed una gestione della gara davvero molto promettenti. Chiamato più volte a fare il ritmo dallo spagnolo Garcia, autonominatosi pacemaker della corsa, l’azzurro non si è fatto desiderare, andando spesso al comando, e seguendo poi in assoluta scioltezza l’azione del francese Tahri a tre giri dalla fine, togliendosi anche la soddisfazione di mettere il petto davanti al suo nei metri finali (gioia condivisa anche dal vincitore, il turco Akkas, 7:54.72). “Sto benissimo, e penso si veda – dichiara Caliandro nel dopo corsa –, sono sicuro di poter fare molto bene in finale”. La gara è apertissima, come sempre accade nel mezzofondo. Se Caliandro la affronterà con l’opportuna sicurezza (e magari, anche un pizzico di incoscienza) potrebbe diventare, per quello che si è visto, fonte di sorprese in chiave italiana.
Marco Sicari
Azzurri in azione a Birmingham: nella foto in alto, Daniela Reina; in quella al centro, Andrea Barberi; in basso, Cosimo Caliandro (Giancarlo Colombo per Omega/FIDAL - Diritti riservati) File allegati:
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