Eurojuniores, Antonella marcia sull'argento
Inizia con un'autentica impresa l'avventura europea degli azzurri a Novi Sad: perchè la marcia sarà pure una miniera di metallo prezioso per la nostra atletica, ma poi dietro le medaglie ci sono la sofferenza e i sacrifici dei ragazzi. Antonella Palmisano è fatta di questa pasta, per questo è riuscita ad arrivare ad un argento nel quale, ad un certo punto, forse neppure lei credeva più. Gara durissima, sotto un sole a picco di prima mattina: non per niente le prime parole che la ragazza di Mottola riesce a tirar fuori dopo l'arrivo esprimono soprattutto la sua stanchezza: "Sono tanto felice, ma credetemi: sono morta!". Già per arrivare in fondo ci voleva forza d'animo, figuriamoci per fare una gara d'attacco dal primo all'ultimo metro. Al via la prima sorpresa: non c'è (influenzata) Tatyana Mineyeva, vincitrice dei Mondiali 2008 a Bydgoszcz e della Coppa Europa a Metz. Il ritmo non è per niente quello di una passeggiata di salute: partono subito le romene, quando si aspettano le altre due russe. Le atlete in maglia rossa prendono l'iniziativa poco prima del passaggio al 1° chilometro (4'45"), ma Antonella è a ridosso della coppia romene. L'azzurra transita in 4^ posizione in 9'15" al 2° e 13'56" al 3°: poi, poco prima di metà gara (23'18"), un'azione violentissima della pugliese la colloca al bronzo virtuale, superando la romena Turnea. La Palmisano si affianca alla balcanica, che l'aveva preceduta in maggio a Metz, la guarda e se ne va di slancio. Lo sforzo indurisce un poco l'azione della campionessa di Mottola: cerca di insistere, perchè - se la leader Alembekova appare già lontana - la seconda russa Okhotnikova rimane a lessarsi con mezzo rettilineo di vantaggio sulla nostra. Nel corso dell'8° chilometro ci sono sempre 13" o 14" secondi tra Antonella e l'argento: ma lei ha il merito di insistere. Quando mancano 3 giri al termine, il vantaggio della russa è di circa 30 metri, in rapida diminuzione: alla campana ci sono 20 metri, che poi diventano 15 e infine 10. All'imbocco dell'ultima curva l'incredibile sorpasso: di pura forza di volontà, perchè le energie, probabilmente, sono già al lumicino e i muscoli mandano pericolosi segnali al cervello (ultimo giro in 1'40" ...). Chiude in 46'59"47 (a mezzo minuto dal personale di Bydgoszcz, in altre condizioni ambientali) e con un argento strepitoso, che fa partire gli azzurri non il piede giusto: il tecnico personale di Antonella, quel Tommaso Gentile che a Mottola ha creato un piccolo feudo di marciatori (associati a talenti del mezzofondo come Anna Clemente, neo-primatista cadetti dei 2000 metri) è il ritratto della felicità, il tecnico federale Vittorio Visini - veterano di lunghissimo corso - è un lago di sudore per il caldo, l'emozione e la tensione della gara appena finita. Brava anche Claudia Bussu, che per una disavventura di viaggio è riuscita ad arrivare a Novi Sad solo nella sera della vigilia.
BIAGGI IN FINALE - Ci sarà anche l'azzurro Lorenzo Biaggi nella finale dell'alto, in programma sabato 25 alle 17.00. Il goriziano ha guadagnato la qualificazione superando la quota di 2.10 alla prima prova. Nulla da fare per Roberto Azzaro, poco a suo agio sulla pedana dello Stadio Karadjordje.
OBOU VOLA - E' l'azzurro Delmas Obou, pisano di famiglia ivoriana, la sorpresa più grande del primo turno dei 100 metri. Praticamente al debutto internazionale, l'ex calciatore di San Giuliano Terme ha mandato in scena nella sua batteria una volata ispirata e spettacolare, che ha prodotto anche il nuovo, nettissimo personale dell'azzurro, 18 anni ancora da compiere. Per Delmas il cronometro ha detto 10"51 (vento +0.8), molto meglio del 10"67 regolare e del 10"58 ventoso con il quale si era affacciato a questa vetrina continentale. Una prestazione che, per quanto può valere, costituisce il 2° tempo assoluto dell'intero primo turno, alle spalle del 10"44 del campione mondiale dei 200 a Bydgoszcz, il francese Lemaitre. Bravi anche i due romani Basciani e Rosichini, decisamente più esperti dell'esordiente toscano: una qualificazione tranquilla che lascia aperte tutte le prospettive per il turno di semifinale nel pomeriggio. Ancora in maschera il fenomeno azero Ramil Guliyev (10"58).
AVANTI CAPPELLIN - Grande soddisfazione per gli azzurri al via delle batterie sui 400 metri: Francesco Cappellin (47"52) ha dato un bel taglio al personale con il quale era arrivato in Serbia e ha guadagnato l'accesso alle semifinali di oggi pomeriggio. Un pizzico di rammarico per Francesco Ravasio, che si era qualificato anch'egli con un bel progresso individuale (47"55), ma è stato successivamente squalificato per invasione di corisa. E per Alessandro Pedrazzoli, che è stato l'unico sorteggiato in prima corsia e - dopo una partenza un po' incerta - non è riuscito a seguire il piede del terzetto avviato verso la qualificazione, nè ad acciuffare uno dei quattro tempi che davano diritto al ripescaggio (serviva 48"18, il friulano ha ottenuto 48"26).
Raul Leoni
FINALI E RISULTATI DEGLI AZZURRI (in progresso)
UOMINI
100m batterie: (2)b2 Delmas Obou 10"51 PB (+0.8, qual.), (2)b3 Francesco Basciani 10"64 (+0.2, qual.), (2)b4 Valerio Rosichini 10"63 (-1.5, qual.)
400m batterie: (2)b1 Francesco Cappellin 47"52 PB (qual.), (4)b2 Alessandro Pedrazzoli 48"26 (19°, elim.), (-)b3 Francesco Ravasio squal. (47"55 PB, elim.)
Alto qualificazioni: 11Q Lorenzo Biaggi 2.10 (qual.), 24Q= Roberto Azzaro 2.00 (elim.)
Decathlon (dopo due gare): 1.Gardiner GBR 1.794, 8.Stefano Combi 1.663 (11"28/-1.2, 7.21/+2.5), 12.Michele Calvi (11"07/-1.2, 6.94/+0.3)
DONNE
Marcia 10km finale: 1.Alembekova RUS 46'31"07, 2.ANTONELLA PALMISANO 46'59"47, 3.Okhotnikova RUS 47'04"97, 10.CLAUDIA BUSSU 54'59"11
Nella foto (Giancarlo Colombo per Omega/fidal):Antonella Palmisano, argento europeo nella marcia a Novi Sad.
- I RISULTATI COMPLETI
- LE SCHEDE DEGLI AZZURRI
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