Eurojuniores, La Barbera, l\'oro di Altofonte
Straordinaria impresa di Silvia La Barbera ai campionati Europei Juniores di Tampere: la mezzofondista siciliana ha vinto la medaglia d\'oro nei 5000 metri, al termine di una gara mozzafiato, tutta in rimonta, che ha trascinato anche il pubblico finlandese. La ragazza di Altofonte (paese che riporta alla memoria la vicenda umana e sportiva dell\'intimenticabile Totò Antibo) ha costruito il suo successo su una prova di eccezionale pazienza e maturità tattica, che le ha permesso di recuperare metro su metro alla fuga - iniziata allo sparo - della lettone Poluskina e della britannica Charlotte Dale (la campionessa europea di cross). L\'azzurra sembrava volare, mentre le due battistrada cedevano metro su metro, braccate dalle agili falcate della La Barbera, incitata anche dall\'intera squadra italiana. Il sorpasso conclusivo, a due giri dalla fine; poi, ancora 800 metri sulle ali dell\'entusiasmo, fino al nuovo record italiano di categoria, 15:52.20 (prec. 16:03.09, di Sara Ferrari, a Bologna, il 24-5-96). Inifne la festa, il giro d\'onore con il tricolore, l\'abbraccio entusiasta della squadra, le note dell\'inno di Mameli. \"Non pensavo di vincere - confessa tra le urla dei compagni - ero venuta qui per prendere una medaglia, questo sì, ma d\'oro, non ci speravo proprio. All\'inizio, ho capito che il ritmo era troppo forte e le ho lasciate andare. Poi, dopo il passaggio ai 2000 metri, ho cambiato passo, cercando di risalire. Alla fine, il mio allenatore Totò Liga mi ha spronato ad andare a prendere anche la prima, perché dava segni di cedimento, e ci sono riuscita\". La dedica, con la prima telefonata, al padre Giuseppe e alla mamma Anna, oltre ovviamente alla sorella gemella Barbara, anche lei mezzofondista e compagna di nazionale, attualmente infortunata, e al fratello Mario. Dciannove anni, tesserata per il Cus Palermo, Silvia La Barbera è il talento più cristallino espresso negli ultimi anni dal mezzofondo azzurro. Nel recente passato si era ben comportata nel cross, soprattutto ai Mondiali, dove era giunta 26esima, quarta tra le europee.
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