Europei U23, medaglie per La Mantia e Perrone
A Bidgoszcz (Polonia), nello stadio Zawisza, giornata conclusiva della quarta edizione dei Campionati Europei Under 23. Gli azzurri Pomeriggio emozionante per i colori azzurri. Due medaglie per l’Italia: argento per Simona La Mantia, bronzo per Lorenzo Perrone. Straordinaria Simona La Mantia che nel triplo con 14.31 stabilisce la migliore prestazione italiana U23 e sale sul secondo gradino del podio a solo sei cm dall’oro. Davanti a lei solo la russa Viktoria Gurova con 14.37 (personal best). Terza la lettone Ineta Radevica con 14.04. Questa la sequenza dei salti dell’atleta palermitana: 14.09 (v. +0.2), x, 14.31 (v. +2.0), x, x, 14.28 (v. 0.0). Soddisfatta l’azzurra: “Non pensavo di aver saltato così tanto. Pensavo intorno ai 14.20m. Salire sul podio è stata una emozione grandissima – il commento di Simona La Mantia -. Adesso parteciperò a qualche meeting. Il sogno nel cassetto è la partecipazione ai Mondiali di Parigi”. La medaglia di bronzo è giunta da Lorenzo Perrone nei 1500m. “Sono molto contento. Ho raggiunto un grande obiettivo. Ho cercato di non sprecare troppe energie per la volata finale. Quando siamo partiti per lo sprint negli ultimi 100m ho dato tutto, non volevo fallire il podio. Ho puntato all’oro. Forse se fossi partito più tardi, chissà. Comunque va benissimo così”. L’atleta siciliano chiude con 3:45.05. Primo al traguardo il francese Mounir Yemmouni (3:44.02), secondo lo spagnolo Xavier Areny (3:44.65). Nella finale dei 200m Vincenza Calì getta l’anima in pista nonostante le sue precarie condizioni. La prima corsia non agevola l’azione dell’azzurra. Superata la curva cambia passo ma non basta per arrivare all’agognato podio. Vince la gara l’ucraina Maydanova con 22.82, seconda la slovena Maja Nose (23.09 e pb), terza la slovena Dorata Dydo (23.34 e pb), quarta Vincenza Calì con 23.55. Quarto posto anche per Giorgio Piantella nell’asta. Gara molto tirata: raggiunge nuovamente il suo limite (5.30 pb) e prova i 5.40. “In riscaldamento non ero riuscito a chiudere un salto. E’ un grande risultato. Ho provato a superare il mio limite, non ci sono riuscito. Vedendo la classifica, anche se avessi superato 5.40 non sarei riuscito a conquistare il bronzo”. Buon risultato nella staffetta 4x100 (Morana, Cattaneo, Marchetti, Calì). L’Italia si classifica al quinto posto con 44.82. In confronto alla semifinale è stato cambiato l’ordine di partenza delle quattro italiane: Cattaneo seconda frazionista, Calì quarta viste le sue condizioni fisiche (vistosa fasciatura alla coscia destra) e il suo precedente sforzo nella finale dei 200. Gara di carattere per Laura Bordignon nel disco: con 52.97 conquista un prezioso e meritato quinto posto. “Sono soddisfatta. In fondo speravo in qualcosa di più anche se sono entrata in finale con un pizzico di fortuna”. La vittoria è andata all’ucraina Natalya Fokina con 59.30 (nuovo record dei campionati). Quinto posto anche per Stefano Scaini, nonostante qualche acciacco di troppo l’azzurro prova a rimanere nel gruppo fino all’ultimo. Si deve poi arrendere con un crono di 14:11.91. La gara è stata vinta da Chris Thompson con 13:58.62. La gara del salto in alto ha visto Filippo Campioli nono con la misura di 2.18. Il polacco Aleksander Walerianczyk vola più in alto di tutti (2.36 record dei campionati) e mostra orgoglioso la medaglia d’oro davanti al proprio pubblico. Le altre medaglie L’intensa giornata di gare si è apre subito con la prova di forza del francese Ladji Docoure che nella semifinale dei 110hs chiude con un eccezionale 13.23 (primato personale e dei campionati). In finale Doucore si ripete e con 13.25 conquista l’oro. Dietro a lui lo svedese Philip Nossny (13.50 pb) e l’olandese Gregory Sedoc (13.55). In campo femminile è Susan Kallur ad imporsi con 12.88 (primato dei campionati). Nella gara dei 5000m donne Elvan Abeylegesse con 15:16.79 (primato dei campionati), conquista la prima medaglia d’oro in questa edizione per la Turchia. Nei 200m maschili l’idolo di casa Marcin Jedrusinski, nonostante il personal best (20.39), viene battuto dall’inglese Chris Lambert che con 20.34 stabilisce il record dei campionati e il suo personal best. Nel peso oro per il bielorusso Pavel Lyzhin (record dei campionati). Negli 800 vittoria per l’inglese Rebecca Lyne 2:04.66. Nel giavellotto oro per Aleksandr Ivanov con 82.59 Testa a testa nella 4x400 maschile dove la Polonia batte per un soffio la Germania. Nella gara femminile vittoria alla Russia.
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