Europei, percorso netto per Gibilisco



Ancora una bella mattinata per i colori azzurri allo stadio Olimpico di Barcellona. Passano il turno, ed accedono alle rispettive finali, l'astista Giuseppe Gibilisco e la triplista Simona La Mantia, accoppiata di siciliani  (lui è di Siracusa, lei di Palermo) che spingono forte l'Italia nella terza giornata degli Europei. Gibilisco è superlativo nell'asta, con la qualificazione centrata a 5,65 senza nessun errore intermedio (unico a riuscire nell'impresa), mentre la La Mantia è stata in grado di sconfiggere anche il vento, protagonista della giornata. Di seguito, la cronaca delle gare.

Triplo donne - Simona La Mantia ce la fa, si piazza al decimo posto nella classifica complessiva delle due gare di qualificazione, ed entra nella finale del salto triplo. La gara è stata fortemente condizionata dal vento, che è spirato, forte, quasi sempre alle spalle delle atlete, salvo che nel caso dell'azzurra, che è planata a 14,16 (a soli 4 centimetri dalla misura di ingresso diretto) con uno 0.7 d'aria sul viso (serie: 13,83; 14,16; 14,10). A beneficiarne di più di tutti, la russa Alekhina, arrivatta addirittura a 14,93, con la spinta alle spalle di 3.7 metri al secondo. Appuntamento con la palermitana alle 19.10 di dopodomani, sabato.

Asta uomini - Un ottimo Giuseppe Gibilisco archivia la pratica qualificazione con un vero e proprio percorso netto, stile equitazione: tutte le misure realizzate alla prima prova, da 5,50 ai 5,65 del disco verde, passando per 5,60. In totale, tre soli salti nella mattinata. Ed ogni volta, la sensazione che il siracusano si sia presentato all'appuntamento in garndi condizioni di forma e con il giusto atteggiamento in gara. Molto veloce nella rincorsa, ed elegantissimo in tutte le fasi del salto, Gibilisco è l'unico atleta a non aver commesso nemmeno un errore in tutta la qualificazione. Piantella è brillante a 5,50 (alla prima) dopo aver faticato sia a 5,30 (superato alla terza), sia a 5,40 (ok alla seconda), ma finisce poi per collezionatre tre errori a 5,60. E' quindicesimo, fuori dalla finale. 

200 uomini - Matteo Galvan parte dalla impossibile prima corsia, ma finisce per metterci anche un pizzico del suo, incappando in una fase di avvio abbastanza negativa. Sul rettilineo è costretto quindi a impegnarsi al massimo per tentare il recupero, e finisce sesto, con 20,96 (v.-0.6, vittoria al norvegese Ndure, con 20.60). In realtà si potrebbe ancora puntare ai recuperi, ma la mazzata arriva con la batteria successiva, la quarta e ultima, chiusa con cinque atleti sulla stessa linea. L'azzurro finisce come primo degli esclusi, beffato per sun solo centesimo dal russo Kolesnichenko, quinto nella sua stessa gara con 20.95. I migliori sono in fila: guida la lista proprio Ndure, seguito dal britannico Malcolm (20.63) e dal francese Lemaitre (20.64).

110hs - Stefano Tedesco è il primo degli azzurri in gara nella terza giornata degli Europei di Barcellona. Si difende bene nella parte centrale, e lotta fino all'ultima barriera, ma senza sovvertire un pronostico decisamente avverso. Il suo 13.96 finale (settimo posto, vittoria al francese Bascou in 13.65) risente dei quasi due metri di vento contrario (-1.8 m/s). Il migliore del lotto è l'ungherese Kiss, in 13.44.

Nella foto in alto, Giusepe Gibilisco; in quella in basso Simona La Mantia (Giancarlo Colombo/FIDAL)

File allegati:
- RISULTATI/Results
- LE FOTO della TERZA GIORNATA/Photos



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