Fatica, freddo e fango. Il cross piemontese (1a parte)
27 Aprile 2020Il Novecento
di Sebastiano Scuderi
Il Cross Country Podistico è una specialità olimpica dal 1904, contemplata dal RTI. La Regola 250 dà precise disposizioni sul percorso e le distanze, tuttavia per molto tempo è stato considerato un’appendice della pista, serviva solo per tenere in attività gli atleti nel periodo invernale, da metà ottobre a metà marzo. Nei 35 anni dal 1908 al 1945 si disputarono 27 Campionati Italiani, nell’albo d’oro figurano solo tre atleti piemontesi: 1911 Giuseppe Cattro (Audace), 1914 Giuseppe Bausola (La Piemonte) e 1934, 1935 Luigi Pellin (Pietro Micca Biella). I campionati femminili cominciarono solo nel 1926 come Criterium, la lombarda Leandrina Bulzacchi della Venchi Unica vinse quattro titoli.
Il Cross Country Podistico è una specialità olimpica dal 1904, contemplata dal RTI. La Regola 250 dà precise disposizioni sul percorso e le distanze, tuttavia per molto tempo è stato considerato un’appendice della pista, serviva solo per tenere in attività gli atleti nel periodo invernale, da metà ottobre a metà marzo. Nei 35 anni dal 1908 al 1945 si disputarono 27 Campionati Italiani, nell’albo d’oro figurano solo tre atleti piemontesi: 1911 Giuseppe Cattro (Audace), 1914 Giuseppe Bausola (La Piemonte) e 1934, 1935 Luigi Pellin (Pietro Micca Biella). I campionati femminili cominciarono solo nel 1926 come Criterium, la lombarda Leandrina Bulzacchi della Venchi Unica vinse quattro titoli.
I campionati con cadenza regolare cominciarono nel 1945, poco seguiti, il primo atleta di rilievo è Giacomo Peppicelli arrivato al GS Fiat dal Testaccina di Roma già con due titoli di cross vinse il terzo nel ’55.
Più attive le donne nella conquista dei titoli: nel ’47 Giuliana De Maria SIPRA, nel ’55 Maria Antonietta Albano GS Fiat.
Paola Pigni, unica italiana ad aver vinto tre titoli mondiali su quattro a cui ha partecipato e sei titoli nazionali dal ’67 al ’74, ne vince uno per la Libertas Torino.
Nel ’70 alla prima edizione dei Campionati italiani Franco Arese con la maglia del Balangero si aggiudicò il cross corto 7,5 km.
Renato Martini “Billy”, del Cus Torino, tre maglie azzurre nel Mondiale dal ’70 al ’73 , vinse il lungo nel ‘71 con replica nel ’72, anno in cui partecipò alle Olimpiadi di Monaco in maratona dopo aver vinto il titolo italiano, problemi ai tendini lo obbligarono a smettere. Nel ’72 fu la volta di Angela Ramello, Nuova Atletica Torino, partecipò a un Mondiale nel ‘75.
Nel ‘71 Francesco Bertolotti presidente dell’Atletica Volpiano diede vita al Cross Nazionale di Volpiano, appuntamento obbligato per tutti i migliori crossisti non solo italiani, durò con successo fino al 1991; fu riproposto 15 anni dopo da Claudio Favaretto del Runner Team 99 SBV. Nel ‘75 a Luserna San Giovanni nasceva il cross nazionale di Luserna, cessato nel 2006, è tornato lo scorso anno. Nell’82 si aggiungeva il Cross di Cossato di Luciano Rocchi, arrivato fino ai giorni nostri, ma non più nazionale.
Nel 1973 la IAAF guidata da Primo Nebiolo indisse il Campionato Mondiale di cross assoluto, l’anno dopo anche U20, sostituendo il poco seguito Cross delle nazioni e questo dette nuovo impulso alla specialità, non più secondaria, anche perché lo sviluppo del podismo e delle corse di resistenza, oltre che della corsa in montagna lo resero particolarmente gradito, dal 2011 ebbe cadenza biennale; ad aumentare l’importanza del cross arriveranno nel ’94 i Campionati Europei assoluti con cadenza annuale, dal ’97 anche U20 e dal 2006 si unisce U23.
Grande quasi come la Pigni fu Margherita Gargano, nove mondiali con due argenti dal ’70 all’82 e tre titoli italiani uno col Fiat. Gabriella Dorio partecipò a tre mondiali e vinse due titoli: nel ’76 per il Fiamma Vicenza e nell’83 per Fiat Iveco.
Nel ’79 Elena Rastello della Libertas Torino a un mondiale.
Altro atleta di valore Giuseppe Gerbi del Cus Torino, due Mondiali nel ’ 74 come U20 e nel ‘79; folta la schiera di U20 del Cus ai Mondiali: Mario Gilardi nel ’70 e nel ’71, Gianni Pedrini nel ’75, Mauro Biagetti nell’87, Oscar Giolitti nel ’90 e ’91, Massimiliano Centorame nel ’91 e Davide Becchio nel ’95, Tiziana Di Crescenzo nel ’92 e ‘ 93.
Marco Gozzano da Ciriè, tesserato per la Forestale un Mondiale U20 e cinque assoluti dall’ 82 all’88.
Dal Cuneese nel’84 nella formazione U20 dei Mondiali arrivarono Walter Merlo e Gualtiero Falco del Sanfront e nell’85 fu la volta di Severino Bernardini dal Cistella, poi assoluto nell’89. Altra atleta della provincia Granda Rita Marchisio del Roata Chiusani, quattro maglie azzurre mondiali dall ‘82 all’86
Ottimo crossista fu Giuseppe Miccoli dei Carabinieri, sei Mondiali dall’85 al ’91. La torinese Maria Curatolo fu inviata al Fiat Sud Lazio/Formia, otto Mondiali e due Europei dall’84 al ’97 e vinse due titoli, con lei arrivarono Gloria Marconi, Sonia Maccioni e la keniana Florence Barsosio. Rosanna Munerotto, Sisport Fiat, cinque Mondiali dall’ 86 al 93, e un titolo. La valdostana Roberta Brunet, Sisport Fiat, sei Mondiali dall’84 al ’94.
Sulla scena compaiono atlete di grande valore, prima fra tutte la torinese Flavia Gaviglio 32 maglie azzurre, tra cross e montagna dall’85 al 2005, partecipazione a quattro Mondiali e sei Europei nel cross, iniziò nell’ATA Acqui di Piero Sburlati come mezzofondista. L’ossolana Nives Curti, 18 maglie azzurre anche lei tra cross e montagna, iniziò nel Cistella, vinse un titolo nell’89 con il Fiat Sud Formia, cinque Mondiali e tre Europei. Sabrina Varrone partecipò a quattro Mondiali e cinque Europei, tre titoli dal ’96 al 2004. Matilde Ravizza di Moncalieri della Forestale partecipò a due Mondiali e due Europei dal ’95 al ’99.
Gianni Crepaldi dei Carabinieri maglia azzurra a sei Mondiali e due Europei, sei anche i Mondiali militari. Walter Durbano con la PAF Verona fu presente a due Mondiali nel ’90 e ’91.
Un cenno agli Under 20: Alberto Mosca dell’UG Biella, azzurro agli Europei del ‘95 e ai Mondiali del ‘96 e ’97, proseguì nella Forestale e si dedicò alle corsa in montagna, come Maurizio Gemetto del Sanfront, un Mondiale nel ’92 e nello stesso anno il titolo mondiale Juniores di corsa in montagna, Marco Corino Roata Chiusani un mondiale nel '98. Cristina Pozzo dell’UG Biella prese parte ai Mondiali del ’97 e ’98.
Si distinsero le società femminili: l’ALCO Torino vinse il titolo assoluto del ’73 , le Senior nel ’72 e ’73, e le Junior ’72; la Libertas Torino vinse l’assoluto nel ’74, come SNIA Libertas le Senior nel ’70 e ’71, le Junior nel ’75, l’Atletica Balangero ebbe un titolo Junior nel ‘73. Ma fu la Fiat a dominare la scena con le sue quattro società: il Fiat OM Brescia si aggiudicò un titolo assoluto, un Senior e due Junior; il GS Fiat un Senior; la Sisport un assoluto e un Senior. Formidabile il Fiat Sud Lazio poi Formia, nato con l’apertura dello stabilimento di Cassino e affidato da Boniperti a Elio Papponetti, vinse due titoli europei, quattro campionati assoluti, sei Senior e tre Junior. Solo il Cus Torino riuscì a vincere tre titoli Juniores tra le società maschili.
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