Festa del cross: Milano e Trieste staffette Tricolori
11 Marzo 2017Nella prima giornata della rassegna Tricolore di corsa campestre le donne del Cus Pro Patria Milano si confermano campionesse, staffetta uomini alla Trieste Atletica.
di Anna Chiara Spigarolo
La Festa del Cross di Gubbio (Perugia) ha assegnato i primi titoli italiani, quelli di staffetta, alle donne del Cus Pro Patria Milano e agli uomini della Trieste Atletica. Sullo stesso scenario di un anno fa, le milanesi si confermano campionesse con l’identica formazione del 2016, ovvero quella formata da Bianca Seregni, Carlotta Missaglia, Nicole Reina e Elisa Cova, che torna a tagliare il traguardo a braccia alzate (38:55). Al secondo posto si issano le ragazze della Libertas Arcs Cus Perugia (39:52) mentre il bronzo va al collo delle romane dell’Acsi Italia Atletica (40:22). Fra gli uomini festeggiano i triestini Tommaso Rota, Jacopo De Marchi, Elia Bugatto e Andrea Seppi in 33:13, argento in grande rimonta per l’Atletica Valle Brembana (33:30), terza la RCF Roma Sud in 33:42. Oggi, in una giornata baciata da sole e sferzata dal vento, erano in palio anche le staffette master (con la stessa formula 2km + 2km + 3km + 3km): al traguardo la formazione femminile più veloce è quella SF40 dell'Atletica Lonato (Avigo-Calò-Rosini-Tavelli) mentre tra gli uomini spicca l’Atletica Casone Noceto SM40 (Nshimirimana-Lubrano-Lyazali-Auciello).
La prima giornata della rassegna nazionale di corsa campestre, in scena oggi e domani nei prati che circondano l’antico Teatro Romano, ha deciso 18 titoli (2 staffette assolute e 16 master) mentre sono 21 quelli in palio domani a partire dalle 9.45 (10 individuali, 8 per società, 3 per rappresentative regionali cadetti) per un totale di 39 titoli Italiani e 2263 atleti in gara (1332 uomini e 931 donne) in rappresentanza di 299 società provenienti da tutta Italia e delle 21 rappresentative regionali cadetti. Alle 18:30 saranno proprio i cadetti a sfilare in Piazza Grande nella cerimonia d'apertura. Ospite d'onore il capitano della Nazionale Fabrizio Donato, bronzo olimpico del salto triplo che domenica scorsa agli Europei Indoor di Belgrado si è messo al collo la medaglia d'argento.
TV e STREAMING - Diretta tv su RaiSport domenica 12 marzo dalle ore 9.50 alle 12.10, tutto il resto della manifestazione (sabato compreso) sarà trasmesso in diretta streaming su http://fidal.idealweb.tv.
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STAFFETTA DONNE – Sulla linea di partenza ci sono 14 formazioni, con una formula che prevede in prima frazione un’allieva a correre 2 chilometri, seguita da un’altra under 18 o da una juniores (2 km), poi una juniores/promessa (3km) e infine una seniores/promessa/juniores (3km). Il Cus Pro Patria Milano si presenta al via con l’identica formazione che dominò un anno fa: a lanciare il quartetto sono due specialiste del triathlon, Bianca Seregni e Carlotta Missaglia, che consegnano il testimone all’azzurrina Nicole Reina con una quindicina di secondi di vantaggio rispetto all’ACSI Italia Atletica (in campo con Fabiani-Lacatusu-Castelli-Carnicelli). La ventenne Reina incrementa il distacco su Marta Castelli dell’ACSI di un altro centinaio di metri, mentre dietro inseguono l’Atletica Bergamo Oriocenter e l’Atletica Libertas Arcs Cus Perugia: è proprio la perugina Costanza Martinetti, classe 1995, a ricucire con il vertice della corsa, superando con decisione Bergamo e poi lanciandosi alle calcagna della fanfullina Micol Majori. In ultima frazione la figlia d’arte Elisa Cova (il papà è Alberto, campione olimpico dei 10.000 a Los Angeles 1984) non ha che da gestire il minuto di vantaggio, mentre dietro Acsi, Perugia e Bergamo lottano per il podio, con la Fanfulla staccata di una ventina di secondi. Come nel 2016 è Elisa Cova a tagliare il traguardo per prima (dopo 38:55 dallo sparo) mentre una grande frazione di Giulia Francario corona la rimonta della Libertas Arcs Cus Perugia, seconda in 39:52. Bronzo al collo delle romane dell’Acsi in 40:22, quarta la Fanfulla Lodigiana (40:45) che supera anche Bergamo (41:05).
STAFFETTA UOMINI – Stessa formula anche per gli uomini (2km + 2km + 3km + 3km), ma sono ben 35 i club ai cancelli di partenza. Il primo a cambiare è Francesco Guerra del RCF Roma Sud che consegna il testimone a Dario Moretti (classe 1998) con 8 secondi di vantaggio sull’Imola Sacmi Avis (i romagnoli schierano Hali - Grirane - Conti - Shtypula). Poi il gruppone composto dai portacolori di Ana Atletica Feltre (che con Marco Bonan, Edgard Costa, Alberto Dal Sasso e Lucio Sacchet conferma per tre quarti il quartetto campione un anno fa), Trieste Atletica (che nel 2016 fu di bronzo e oggi schiera Tommaso Rota, Jacopo De Marchi, Elia Bugatto, Andrea Seppi), Valle Brembana, Imola Sacmi Avis, Assi Giglio Rosso, Atletica Livorno e gli altri a seguire. I capitolini dopo Dario Moretti schierano Alexandru Ciumacov, che però non riesce a contrastare il rientro dell’azzurro della corsa in montagna Nadir Cavagna (in prima frazione, sempre per l’Atletica Valle Brembana, c’era il fratello più piccolo Alain) e a quello del triestino Elia Bugatto. L’ultimo cambio vede Andrea Seppi spalla a spalla con Pietro Leone (RCF Roma Sud): ma il triestino ha una marcia in più, tanto da tagliare il traguardo a braccia alzate in 33:13 e con 17 secondi di margine su una Valle Brembana in grande rimonta (33:30). Roma scivola indietro, ma riesce a difendere il bronzo (33:42) dall’attacco dei feltrini che chiudono in 33:47.
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