Figli del vento n°4, l'ultima fatica editoriale di Gustavo Pallicca

20 Agosto 2018

Il giudice di gara che opera in Toscana edita un altro volume storico statistico sulla velocità

E’ l’unico in attività tra gli starter che hanno mai dato partenze a un “certo Pietro Mennea. Gustavo Pallicca, giudice di gara della Toscana, sforna il quarto libro statistico storico sulla specialità dei 100 metri. Ha 82 anni (ma non li dimostra) e da 56 frequenta io Campi di gara. Ed ecco puntuale “Figli del vento n°4! Il suo primo libro è datato 1996, un volume sul Giudice di Partenza (Ai Vostri posti, Pronti, Via), che rinfrescava, ampliava e tornava a rendere attuali esperienze di “maestri” che lo avevano preceduto. La militanza in questa delicata mansione del giudice di gara lo ha portato ad approfondire il tema della partenza, riconducendolo a quella che è la specialità “regina” della nostra atletica: i 100 metri.

Eccolo quindi scavare nei tempi bui dell’atletica della seconda metà dell’800, riportare alla luce fatti e personaggi che hanno fatto la storia della velocità. Filo conduttore del racconto: i Giochi Olimpici.


Ma vengono presi in esame anche i fatti avvenuti nei quattro anni che dividono una Olimpiade dall’altra: quindi è nata una vera e propria storia della velocità mondiale.
Il primo volume ha trattato i 100 metri dal 1896 al 1908, il secondo dal 1912 al 1932, il terzo dal 1936 al 1960.

Adesso è uscito il quarto volume che abbraccia il periodo che va dai Giochi di Tokyo del 1964 a quelli di Mosca del 1980. E’ un periodo che, Olimpiadi a parte, ha segnato importanti progressi per la nostra disciplina. Basti pensare all’avvento del tartan, del cronometraggio elettrico o automatico che dir si voglia, al proliferare dei meeting, alla esplosione della attività indoor specialmente negli Stati Uniti, alla nascita di grandi campioni dei quali sarebbe superfluo fare i nomi: Bob Hayes, Jim Hines, Tommie Smith, Valerij Borzov, Steve Williams, Don Quarrie per non parlare del nostro Pietro Paolo Mennea.
Pallicca nelle 520 pagine del quarto volume racconta tutto questo.
Alcune vicende appartengono alla storia, ma altre, specialmente dal 1971 (anno in cui è diventato starter nazionale) in poi, le ha vissute di persona. Ha visto gli atleti alla partenza, con alcuni ha parlato. Ma soprattutto li ha studiati, cosa che ogni buon starter dovrebbe fare, per poter svolgere al meglio il suo compito.

Ora però si attende il libro numero cinque, che arrivi ai giorni nostri, per competare il cerchio...

Questo 4° volume, come del resto gli altri tre, non lo troverete in libreria, ma si richiede direttamente all’autore sui campi di gara o attraverso la segreteria giudici del Comitato regionale toscano.



(note di recensione parzialmente tratta da Fidal.it)



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