Finisce una stagione e ne comincia un’altra. di Giuseppe Spanedda
Le ultime gare in calendario metteranno la parola fine ad oltre 200 competizioni FIDAL che si sono svolte nell’anno e che hanno visti impegnati i Giudici di Gara di tutte le province isolane. Grazie alla loro disponibilità ed al loro impegno tutte le prestazioni registrate nelle competizioni FIDAL hanno avuto il loro riconoscimento e consentito l’inclusione nelle graduatorie nazionali e regionali.
Ed è questa la differenza sostanziale tra le gare FIDAL e le altre gare. Nelle prime si applicano le norme del R.T.I. (sconosciuto a molti tesserati, non solo agli atleti), e le norme federali. Nelle altre manifestazioni, che pure richiamano talvolta nelle indicazioni regolamentari il RTI, spesso questo non viene applicato o viene semplicemente ignorato.
Il GGG ha il compito di controllare le manifestazioni di atletica leggera, con completa autonomia giudicante e competenza tecnica esclusiva nell’applicare le regole contenute nel R.T.I., nei regolamenti particolari delle manifestazioni e nelle disposizioni degli organi federali competenti, senza alcun vincolo di subordinazione (art. 2.1 del Regolamento Gruppo Giudici Gare)
Dopo le decisioni adottate dai Giudici di Gara si chiama a scusante l’ignoranza della norma, ovvero se ne disconosce l’esistenza, ma il provvedimento adottato dal Giudice di Gara, superato il termine per il reclamo alla Giuria d’Appello, rimane valido ed incontrovertibile e non è soggetto a successive modifiche se non per la correzione di errori materiali, la cui competenza è riservata al soggetto che sovraintende alla omologazione delle competizioni.
L’abitudine a competere in gare senza le regole del RTI e della FIDAL si riverbera poi nella gare nelle quali tali norme sono applicate e danno luogo a mugugni, lamentele, proteste, non sempre contenute nei limiti delle corretta educazione, provocando provvedimenti disciplinari nell’immediato e deferimenti alla Procura Federale nei casi previsti.
A coloro che esaltano la mancanza di regole come estremo momento di godimento rivolgo l’invito a correre in manifestazioni non FIDAL; quelle autorizzate dalla FIDAL e controllate tecnicamente dal GGG della FIDAL sono manifestazioni di atletica leggera; le altre sono altra cosa.
Il Giudice di Gara applica le norme anche se queste non piacciono o non sono condivise; avrà anche l’accento campidanese quando chiede il rispetto della norma che impone la maglia sociale in tutte le competizioni, ma non ha certo la sindrome del cretino che appartiene invece ad altri soggetti.
Il libro di Fruttero e Lucentini edito nel 1985, “la prevalenza del cretino” è ormai esaurito, la sindrome e la prevalenza sono del tutto attuali.
Grazie ai Giudici di Gara per l’ottimo lavoro svolto ed auguri per un 2015 ancora migliore. Giuseppe Spanedda – Fiduciario Regionale GGG Sardegna
Condividi con | Tweet |
|
Seguici su: |