Gibilisco, e-bike per celebrare Talotti
11 Febbraio 2022Sì, il progetto mi piace, facciamolo. È top. Non si tirava mai indietro, Alessandro Talotti, quando Giuseppe Gibilisco gli svelava qualcuna delle sue mille idee, ambizioni che volavano ad alta quota come il deltaplano a motore costruito pezzo per pezzo, qualche anno fa, o come i loro mitici salti azzurri. Fratelli, ancora più che amici. Compagni negli anni d’oro delle rispettive carriere, quando ogni trasferta, ogni raduno, rafforzava il loro legame. All’ultima “invenzione” stavano lavorando insieme quando “JJ” se n’è andato, a soli quarant’anni, nel maggio scorso. Si chiamerà proprio “Jockey Jump”, evocando il soprannome del saltatore azzurro già primatista italiano indoor dell’alto (2,32), la bici elettrica ideata dal campione del mondo dell’asta di Parigi 2003. Il prototipo è pronto, lo sta testando personalmente Gibilisco sugli sterrati della sua Siracusa per metterne a punto l’affidabilità e poi dedicarsi alla versione con il motore “da città”. La prospettiva è che possa sbarcare sul mercato tra cinque-sei mesi, con una parte del ricavato che sarà destinata ai familiari di Ale Talotti. “Al piccolo Elio, e a Silvia, vogliamo far sentire tutto il calore degli amici più stretti - le parole di “Gibi” - far capire chi era suo padre e quello che ha lasciato. Vivevamo col sorriso, ci distinguevamo per quello: l’atletica non era sacrificio ma il nostro divertimento”.
Nel novembre 2020 la scintilla, un nuovo progetto dopo aver già dato vita ad attrezzature specifiche per l’allenamento del salto con l’asta, o del bob, negli anni dell’innamoramento per gli sport invernali. Il primatista italiano, oro mondiale con 5,90 e l’anno successivo bronzo olimpico ad Atene 2004, disegna su carta la propria idea di una e-bike che intercetti le nuove tendenze green e di mobilità sostenibile. La bici è una sua fissa da vent’anni e anche Talotti è entusiasta, sposa l’iniziativa e coinvolge l’azienda udinese Canali System di Marco Bovolini che ne curerà la produzione. Intanto, a Cassino, insieme al disegnatore Fabrizio Sciola, quel bozzetto prende corpo e si trasforma in 3D, quindi con il supporto di Tiziano Della Rosa inizia la costruzione e l’assemblaggio di tutte le componenti, in alluminio speciale e senza saldature. Quando JJ se ne va, per tutti gli amici è un momento durissimo, di una tristezza infinita. Ma il progetto e-bike prosegue con uno spirito ancora più acceso. La chiameremo Jockey Jump, riflette Gibilisco, ricordando la duplice passione di Ale, deejay e saltatore. In linea con uno sperimentatore come lui, sempre con lo sguardo rivolto al futuro e all’innovazione. Un colpo di pedale, un pensiero nella testa, ed eccola qua, la bici è top.
naz.orl.
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File allegati:- Il sito della e-bike Jockey Jump
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