Giovanili: Bruni titolo junior a 4,40
24 Febbraio 2013di FIDAL
Non sono mancati gli spunti d’interesse nella seconda giornata dei Campionati Italiani Giovanili indoor, andati in scena sulla pista e sulle pedane del Banca Marche Palas di Ancona. Due primati nazionali di categoria nelle staffette 4x200, ed una serie di prestazioni di notevole livello. Su tutte, il 4,40 nell’asta junior per la 18enne Roberta Bruni, la primatista nazionale assoluta (con 4,60), che ha anche affrontato, senza esito ma non lontana dal successo, i tre tentativi al primato del mondo di categoria, facendo issare l’asticella a 4,64, un centimetro oltre il limite della svedese Angelica Bengtsson. A siglare i record di categoria, i quartetti del Cus Parma (Branchi, Folorunso, Dall’Aglio, Ziliani, primato allieve, 1:43.86, prec. 1:43.99, Safatletica, Genova, 24-2-2008) e della Studentesca Cariri (primato Junior, Martino, Nobili, Capuano, Vigliotti, 1:28.30, prec. 1:30.40, Atl. Bergamo 1959, Lodi, 14.03-1992). A livello individuale, la gara più interessante è stata quella del triplo femminile juniores, vinta da Francesca Lanciano (Cus Pisa Atletica Cascina) con 13,34 davanti all’amica-rivale Ottavia Cestonaro (Atl. Vicentina, 13,30), superata al termine di un bel duello. Secondo titolo personale (dopo quello dei 1500 metri di ieri, con record) per Federica Del Buono (Atl. Vicentina), capace di un buon 2:09.78, e doppietta 1500-800 anche per Emilio Perco (ANA Atl. Feltre), oggi vittorioso nella distanza breve con un eccellente 1:50.92.
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LE GARE DELLA SECONDA GIORNATA
Asta J/F - Complice una lunghezza esagerata della prova maschile, Roberta Bruni si è esibita nell'attacco al primato del mondo di categoria di Angelica Bengtsson (4,63) poco prima delle 20, con l'impianto ormai praticamente svuotato. In precedenza, la romana della Studentesca Cariri aveva superato in scioltezza i 4,20, faticando poi un po' per avere ragione della quota successiva, 4,40, valicata alla terza prova. A 4,64 la primatista italiana assoluta (4,60 domenica scorsa) è apparsa piuttosto convincente, soprattutto nella seconda e terza prova, fallite ma con il corpo ben issato sopra l'asticella. La misura sembra matura, e l'augurio di tutti ovviamente è che riesca a cadere proprio in occasione degli Europei di Goteborg, la settimana prossima, dove l'esplosiva ragazza farà il suo debutto in nazionale A.
Staffetta 4x200 J/F - Nell'ultima gara in pista del programma, trema un altro primato di vecchia data, l'1:42.30 ottenuto dalla Snia Milano il 24 febbraio 1979, esattamente 34 anni fa. A sfiorare l'appuntamento con il record è il quartetto romano dell'ACSI Italia Atletica (Flavia Nasella, Beatrice Marini, Rebecca Palandri, Caterina Bagli) che ottiene 1:42.51, a soli 21 centesimi dal limite, anche grazie alla spinta delle avversarie dell'Atletica Vicentina, trascinate dall'infaticabile Ottavia Cestonaro, seconde in 1:43.10.
Staffetta 4x200 J/M - Il secondo primato nelle staffette arriva dalla Studentesca Cariri (Gianluca Martino, Enrico Nobili, Jonathan Capuano, Vincenzo Vigliotti) che demolisce, con 1:28.30, il proprio record di 1:29.02, realizzato su questa stessa pista la scorsa settimana, in occasione dei Campionati Italiani Assoluti. Sette decimi e spiccioli di miglioramente in sette giorni, sette decimi utili per rendere ancor più netto il divario nei confronti dell'Assindustria Padova (1:30.78), seconda classificata.
Staffetta 4x200 A/F - Il CUS Parma (Alice Branchi, Ayomide Folorunso, Sara Dall'Aglio e Sara Ziliani) si regala l'accoppiata titolo italiano e record di categoria, terminando i quattro giri in 1:43.86, 13 centesimi al di sotto del limite precedente, l'1:43.99 realizzato dalla Safatletica a Genova, il 24 febbraio del 2008, esattamente cinque anni fa.
Staffetta 4x200m A/M - La maglia tricolore finisce sulle spalle dei ragazzi dell'Atletica Vicentina (Gianluca Santuz, Matteo Beria, Nicolò Ceola e Francesco Tarussio), bravi a resistere al ritorno della Studentesca Cariri nel confronto diretto della sesta serie, quella con i migliori iscritti. A separare i due quartetti, alla fine, solo nove centesimi: 1:32.97 contro 1:33.06.
Triplo A/M – Non arrivano i 15 metri che segnano il salto di qualità anche a livello internazionale per la categoria, però i protagonisti ci danno dentro e una finale allievi conquistata al limite dei 14 metri è pur sempre un dato apprezzabile. Per quanto riguarda la maglia tricolore, invece, parliamo di una gara ad alta tensione: l’ex rugbista di Parma Tobia Bocchi, campione cadetti 2012, prende la testa al primo turno con il personale di 14.83, eguagliato al quarto salto da Simone Forte. La serie del romano, allenato dall’ex triplista Andrea Matarazzo, è decisamente più consistente di quella del rivale: tutti i suoi salti sono superiori alla seconda miglior prestazione in gara di Bocchi. Secondo bronzo, dopo quello del lungo, per il siciliano Filippo Randazzo.
Asta A/M – Gara lunghissima, che costringe le ragazze, con Roberta Bruni in testa, ad aspettare fino alle 17 per entrare in pedana: il titolo juniores, perciò si assegnerà solo a tarda sera, mentre qui decide tutto il secondo tentativo del reggiano Daniele Zobbi a quota 4.45 (PB). Fino a quel momento era stata la pattuglia degli specialisti laziali a sperare nella vittoria, con la scuola reatina rappresentata da Marco Procoli e quella dei centri giovanili gialloverdi della Simoni a Ostia che vedeva come alfieri il campione cadetti Leonardo Azara e il figlio d’arte Simone Andreini (il papà Fulvio è stato valido specialista, anche se il campione più titolato della famiglia è lo zio Marco, più volte primatista italiano).
800m J/F – Una grandissima notazione di merito per Beatrice Dallera, che si è fatta carico della prima serie dal primo all’ultimo metro: il modo più intelligente e concreto per mettere in difficoltà il gruppo delle più accreditate e comunque per la lombarda c’è la soddisfazione del personale (2’14”01), con la romana della Cariri Erika Picher in rimonta (PB anche per lei 2’14”06). La neoprimatista dei 1500, Federica Del Buono, non può certo poltrire sugli allori e la seconda della gara di ieri, la siciliana della Firenze Marathon Giulia Aprile, le dà volentieri una mano fin quasi a metà gara: poi è solo passerella per la vicentina, che chiude in 2’09”78. Per la cronaca si tratta della sesta prestazione juniores di sempre al coperto: e, valutando le potenzialità, il primato junior di Eleonora Berlanda (2’05”77 nel ’95) potrebbe anche essere destinato a cadere. Sempre che l’allieva di mamma ossella Gramola abbia un’altra possibilità sulla distanza, magari sabato prossimo nel triangolare con Francia e Germania. Personali indoor anche per la compagna di società della vincitrice, Silvia Pento (2’10”59) e per Joyce Mattagliano (2’11”90), una ragazza triestina nata in Sierra Leone che si allena a Gorizia con Lucio Blasig.
800m J/M – Ieri tattico nei 1500 metri, oggi a briglie sciolte negli 800: Emilio Perco meriterebbe per intero di succedere a Davide Cadoni nella progressione del primato junior ed invece lo accarezza solamente per la terza volta in stagione. E’ un one-man-show per il feltrino, che paga il parziale rallentamento nel terzo quarto della distanza dopo il passaggio in 54”6 a metà gara: poi si riprende e chiude in 1’50”92.
1000m A/F – Manca l’annunciata Nicole Reina, neoprimatista dei 3000m agli Assoluti, e quindi il cronometro è meglio non guardarlo: invece si guardano tutte le favorite, per le prime tornate, condotte su ritmi blandi. Ci vuole la solita sassata di Eleonora Vandi per spaccare il gruppo: e il coraggio di Anna Busatto – ennesimo prodotto dell’Atletica Mogliano di Faouzi Lahbi – fa tremare la pesarese. Eleonora chiude appena sotto i tre minuti (2’59”43), come pure la campionessa cadette Chiara Ferdani (che si allena a Pontremoli con Roberto Di Stani) e la generosa Busatto.
1000m A/M – Si poteva aspettare il campione di cross Yemaneberhan Crippa oppure anche il bergamasco dell’Atl. Valle Brembana Danilo Gritti, già piazzato lo scorso anno sulla distanza: ed invece spunta la novità della stagione, Yassin Bouih, nato a Reggio Emilia da genitori marocchini arrivati vent’anni fa in Italia da Casablanca. Il ritmo è regolare, ma tutt’altro che proibitivo: 60”9 e 2’03”2.
L’arma vincente del ragazzo reggiano portato all’atletica dall’ex ostacolista Paolo Giglioli e la tempistica nell’attacco che rompe gli schemi: 2’32”30 in volata su Jacopo Peron, che aveva animato il ritmo nella prima fase, e poi il trentino Lorenzo Pilati, non nuovo a giocarsi titoli nazionali del settore.
60m J/F – Dopo il forfeit di Irene Morelli, la candidatura di Johanelis Herrera era diventata ancora più forte e i turni intermedi lo avevano confermato: dopo una stagione non sfavillante, la dominicana della Bentegodi domina dall’alto di una condizione in crescendo e arriva pure il personale a 7”68, in continuità con la doppietta 100/200 ottenuta all’aperto tra le allieve a Firenze 2012.
60m A/F – Nessuno osa esprimere un parere sull’ordine d’arrivo e il verdetto ufficiale si fa attendere parecchio: poi la parità viene decisa sul filo del millesimo di secondo. E così Eleonora Cadetto (7”78) conquista la sua prima maglia tricolore, mentre Stefania Ackon deve accontentarsi di un altro piazzamento dopo il bronzo di ieri nel lungo-
60m J/M – “Fausto” Desalu rischia tantissimo, perché la sua partenza è da censurare: poi però il neo-finanziere di Casalmaggiore fa valere il suo lanciato imperioso e si ripete (6”88) sui livelli cronometrici della semifinale. Non è questa la sua distanza e si vede, pesano pure per tutti i suoi compagni d’avventura i tre turni in sei ore e il dispendio di energie nervose: sul podio Isolato e Cassano, solo in quattro – con Bilotti – vanno sotto i 7”00.
60m A/M – Intanto, nella finale dei secondi, vince Ferdinando Mulassano: che è soprattutto nazionale giovanile di skeleton. Poi la grande volata di Andrea Federici, il bergamasco che ritrova finalmente il sorriso dopo la delusione nel lungo di ieri e dà soddisfazione all’applicazione della mamma Marinella Signori, già azzurra della velocità e ora sua allenatrice. Con 6”95 il campione del lungo cadetti 2012 arriva alle soglie della top-10 di sempre, trascinandosi dietro Abdulsamet Badur a 7”02. Bravo anche il turco allenato da Giorgio Calzamiglia ad Imperia, mentre sul podio va l’ex mediano di mischia Francesco Tarussio. Ritirato Gargano, partecipa per onor di firma Diakité.
400m J/M – Il primatista italiano dei multipli Vincenzo Vigliotti non è baciato dalla grazia come nella batteria di ieri: c’è da dire che la finale è un concentrato di nervi con il contributo di almeno quattro protagonisti. La scia giusta, sul rettilineo di fronte, è quella di Francesco Conti, unico ad andare sotto i 49” (48”93) anche se poi anche i piazzati trovano la soddisfazione del personale.
400m J/F – Irene Morelli ha rinunciato in mattinata ai 60 metri, dove poteva ambire al titolo, per sfidare Lucia Pasquale sul suo terreno: l’atleta pugliese, che avrebbe potuto puntare anche all’annoso primato italiano di Alexia Oberstolz, si limita a controllare e il tempo – pur onorevole, 55”24 – lascia un tantino delusi. Sulla sua scia la portacolori dell’Osa Saronno non riesce a migliorarsi rispetto alla batteria.
400m A/M – Il migliore delle batterie, che poi era il campione dei 300m cadetti Umberto Mezzaluna, viene messo KO nella notte da un attacco influenzale: poi c’è la squalifica in partenza del trentino Michele Nabacino e quindi corrono in quattro, come ai vecchi tempi. Prestazione sontuosa del veronese Leonardo Vanzo, che prende la testa e non la molla neanche sotto tortura, quando il romano Emanuele Grossi prova l’estrema rimonta buttandosi sul filo.
400m A/F – Un affare di famiglia? Ovviamente la presenza delle tre gemelle Troiani – Serena, Virginia e Alexandra rispettivamente in prima, terza e sesta corsia – autorizza una ridda di ipotesi sullo svolgimento di una finale abbastanza equilibrata. In ogni caso la Elena Bellò vista in batteria è troppo in palla per cedere senza combattere: per la vicentina c’è il nuovo PB, 57”12, dopo un passaggio sufficiente a darle un vantaggio alla corda (27”73). Conferma per la novità di stagione, la gardesana di Malcesine Saskia Battistoni, che deve andare fino ad Arco di Trento per poter disporre della pista di allenamento.
Triplo J/M – Si presentano in 18 per dare la caccia al titolo e anche ad una maglia azzurra per il triangolare juniores della prossima settimana: ma anche per arrivare finalmente oltre quei 15 metri che in stagione nessuno ha ancora raggiunto. Detto, fatto: già al primo turno l’obiettivo viene inquadrato al centimetro da Samuele Cerro, già campione cadetti 2010 e in carica da allievo. La gara, come è giusto, non finisce certo qui: l’ex campione cadetti del lungo Lorenzo Dallavalle, trova lo stacco che non ti aspetti e vola a 15.34, quasi mezzo metro di miglioramento in un colpo per il figlio dell’ex azzurra Cristina Bobbi. In progresso (14.77) anche Nicola Chiari, fratello minore del primatista italiano di categoria, Andrea Chiari. Proprio nell’ultimo turno arrivano le zampate dell’ex campione allievi Edoardo Accetta (15.21) e della novità bergamasca Andrea Rossi (15.19): livello medio assolutamente superiore alle attese.
Alto J/F – Non sono tante le ragazze a referto – solo 13, tra le prove meno frequentate in questa affollatissima rassegna tricolore – però le protagoniste meritano un certo credito: Debora Sesia in grande crescita nella stagione (1.81) e la coppia Pau-Rossit (1.80 per entrambe) che rievoca il bel confronto di in paio di stagioni or sono consumatosi esattamente su questa pedana per il titolo allieve. Quando si passa a 1.74 sono ancora sei le atlete in gara: solo Rossit e Sesia esenti da errori. Poi si arriva a 1.79 e si ritrovano proprio i tre nomi sui quali tutti avrebbero puntato, con l’unica progressione immacolata sulla riga di Debora Sesia. Poi succede di tutto: la piemontese, che da qualche mese è passata sotto le cure di Francesco Crabolu alla Sisport Fiat, non riesce a trovare la spinta per salire, mentre l’esperienza di Anna e Desirée finisce per avere la meglio. La pratese Pau sigla il personale a 1.81, mentre la poliziotta friulana allenata dall’ex primatista italiano Luca Toso ritrova le misure che le mancavano ormai da tre stagioni, da quel sorprendente 1.86 da allieva nel triangolare di Amburgo che poi pareva non avere seguito. Fatto sta che la Rossit, gravata di un errore a 1.81, fa 1.83 alla prima prova e poi ritenta l’ebbrezza delle quote elevate: anche se l’1.86 non arriva.
Triplo J/F – Ieri, dopo aver vinto il lungo, Ottavia Cestonaro confessava di aver pagato un po’ – sul piano degli stimoli – l’assenza della febbricitante “Assia” Angioi: stavolta il pepe c’è tutto e il duello infinito che lega la vicentina alla sua eterna rivale Francesca Lanciano tiene la tribuna incollata alla pedana. Livello altissimo, che fa pendant con la bella esibizione dell’allieva Benedetta Cuneo: sorpassi e controsorpassi, nonostante la difficoltà di districarsi con la battuta da nove metri imposta come formula compromissoria e gli “step” portati pericolosamente al bordo della buca di sabbia. Comunque ci siamo, se queste sono le premesse le due azzurre saranno protagoniste anche agli Europei juniores di Rieti in luglio. A titolò documentale, riportiamo le due serie complete: per Francesca, seguita in platea dal tecnico Raimondo Orsini e dal boy-friend Daniele Greco, 12.97 12.96 11.19 13.11 13.21 13.34, e per Ottavia, come al solito consigliata da papà Sergio, 12.97 13.14 12.99 nullo 13.30 13.25. Come nel lungo, la stagione di Jasmine Al Omari si prospetta in crescita, anche se non ai livelli delle misure 2012. Discreto il livello complessivo, a parte la coppia di “hors-categorie”: in sei vanno tranquillamente oltre i 12 metri.
60m J/F (semifinali) – Solo due semifinali, vinte all’unisono (7”72) da Sabrina Galimberti e Johanelis Herrera. Qui la sorpresa è quella della modenese Cecilia Artioli (7”76), giunta alle spalle della veronese nata a Santo Domingo: e l’ex campionessa allieve Arianna Bettin toglie per un centesimo la qualificazione a Maria Paniz.
60 A/F (semifinali) – Complessivamente si va più piano che ad inizio riunione, anche se i nomi restano quelli: miglior tempo per Stefania Ackon, 7”81, poi Annalisa Spadotto Scott, 7”82. In finale va pure una delle protagoniste dei 60hs di ieri, Michela Veneziano.
60m J/M (semifinali) – Si comincia a fare sul serio e il livello medio è apprezzabile: esce allo scoperto anche “Fausto” Desalu, 6”87 senza spingere fino in fondo. Si rivedono vecchie conoscenze della categoria allievi come Lorenzo Bilotti e il singalese di Mondovì Giacomo Isolano: parziali novità dai piazzati di finali di categoria all’aperto, come il già ricordato Cassano, il ragazzo di origini haitiane accasato all’Assindustria Padova Farias Zin e l’ennesimo ex calciatore, il muscolatissimo Fabio Zamberletti.
60m A/M (semifinali) – Andrea Federici è ancora più in palla che in batteria: abbassa il suo personale da 7”00 a 6”97 e conquista la “pole” per una finale che potrebbe vederlo ancora più arrabbiato e veloce. Le altre due semifinali vanno a Gabriele Gargano (7”09) e al piccolo vicentino di origini brasiliane Francesco Tarussio (7”11, stesso tempo segnato pure da Davide Rossi e dal turco di Imperia Abdulsamet Badur). Anche il già citato ivoriano Diakité, arrivato all’atletica da appena tre mesi, trova una corsia tra i primi otto.
Peso J/M – Qui c’è la conferma dell’enfant du pays Lorenzo Del Gatto (17.41), che l’anno scorso aveva dovuto lasciare per infortunio a Rocco Caruso (foggiano passato dalle palestre di fitness alle pedane solo ad inizio 2011) la maglia tricolore all’aperto di Misano Adriatico. In ogni caso il portacolori dell’Atletica Gran Sasso riscrive il personale con 16.67. Il miglior lancio di giornata è però del neo-azzurro Gian Piero Ragonesi, 17.97: il colosso italo-peruviano, nato a Lima nel ’95 e ora residente con la famiglia a Madrid, fa 17.97 alla prima gara indoor della carriera, ma vanta 18.69 di personale all’aperto.
60m J/F (batterie) – Semifinali in programma anche qui e la scrematura delle quattro batterie riguarda solo i tempi oltre gli 8”00: discreta impressione da parte della campionessa allieve Johanelis Herrera (7”73), per quanto in punta di cronometro facciano meglio in modo marginale l’azzurra dei Mondiali U20 di Barcellona 2012 Francesca Scapin e la romagnola Caterina Bagli (entrambe 7”72). Cerca un riscatto anche Maria Paniz, delusa dall’esito dei 60hs di ieri.
60m A/F (batterie) – Una gara che si prospetta apertissima nella lotta al titolo, ma con alcuni punti fermi: uno di questi è la comasca di Caglio Eleonora Cadetto, che avvicina il suo SB già in batteria con 7”77 (vanta 7”72 quest’anno). La terza del lungo di ieri, la torinese di famiglia ghanese Stefania Ackon, scende a 7”79 e tra le novità del turno c’è pure Gloria Rontani, lucchese di Bozzano che cerca di risolvere le sue difficoltà in partenza con le doti in progressione. Se ne riparlerà per le semifinali.
Triplo A/F – Non si può dire che Benedetta Cuneo si sia accontentata dopo la bella vittoria di ieri nel lungo: sulla pedana del triplo la ragazza aretina dà spettacolo e onora l’impegno fino in fondo, planando nell’ultimo salto a 12.99, ad appena cinque centimetri dal primato allieve di Ottavia Cestonaro (che tra poco sarà in gara tra le juniores). E la vicentina, già atleta matura e compresa del suo ruolo, applaude convinta la ragazza toscana. La serie è da ricordare: 11.95 12.60 12.68 nullo 12.40 12.99, strabattuto il precedente personale (12.56) e per l’allieva di Paolo Tenti comincia ad avere sostanza un palmarés che contava già un titolo del triplo cadette (Jesolo 2011). Dopo l’assaggio della scorsa settimana (12.03), anche la campionessa di prove multiple Giulia Sportoletti coglie l’occasione per un buon miglioramento, 12.39 al secondo turno. Alla seconda gara di triplo in carriera, il talentino lombardo può ritenersi soddisfatta: e altre due vanno sopra i 12 metri, entrambe ragazze emiliane al primo anno di categoria (Martina Manzini 12.16, Maria Teresa Aldini 12.02).
Peso A/F – Il primo titolo della seconda giornata premia Daisy Osakue, che ieri era arrivata seconda nei 60 ostacoli: gran fisico per questa ragazza torinese di origini nigeriane, approdata ad un netto personale con 14.05. Ma il podio vede alla piazza d’onore un’altra ragazza africana, Danielle Madam, nativa del Camerun e arrivata in Italia senza i genitori dieci anni fa: ora vive in comunità a Pavia e, dopo aver giocato a calcio, ha provato i lanci con il discobolo Matteo Sacchi, dimostrandosi in crescita anche qui (PB a 13.43). La romana figlia d’arte Claudia Bertoletti si ferma a 12.51 e la campionessa cadette in carica, Marta Baruffini, a 12.48.
60m J/M (batterie) – Anche qui cinque batterie e quindi il programma si arricchisce con il turno di semifinale. Al di là dei protagonisti attesi, c’è la curiosità di vedere all’opera il neo-primatista del lungo Marcel Jacobs: il texano di Desenzano non è un gran partente e si vede, anche se poi recupera sul lanciato (terzo in batteria, 7”09). Nessuno va sotto i 7”00, la cifra che permette a Luca Antonio Cassano di primeggiare in vista del successivo impegno: invece Eseosa Desalu, capolista di categoria con 6”78, passeggia in 7”02. Escluso eccellente, squalificato per falsa partenza, il carpigiano Simone Pettenati, accreditato di 6”90.
60m A/M (batterie) – L’obiettivo di Andrea Federici è di riscattarsi dai tre nulli che l’hanno tolto ieri dalla classifica del lungo: il figlio d’arte bergamasco dimostra di esserci e segna il miglior tempo del turno a 7”03, un centesimo meglio del co-primatista stagionale Gabriele Gargano (7”04). Anche un altro lunghista deluso dalla sua gara, cerca gloria nello sprint: è il torinese di Venaria Reale Alessandro Parizia. In attesa delle semifinali, fissate in tarda mattinata, non si registrano perdite di rilievo salvo per la scarsa vena del campione cadetti Diego Pettorossi: tra le novità stagionali, il palermitano Marco Gaglio e l’ivoriano di Dronero Souleymane Diakitè, ennesimo ex calciatore di origini africane (papà trasferito nel ’98, il ragazzo ha raggiunto i genitori in Piemonte nel 2004).
I PODI DELLA SECONDA GIORNATA (in aggiornamento)
MASCHILI
ALLIEVI
60m: 1.Andrea Federici (Atl. Bergamo 59 Creberg) 6”95, 2.Abdulsamet Badur (Maurina Olio Carli) 7”02, 3.Francesco Tarussio (Atl. Vicentina) 7”05
400m: 1.Leonardo Vanzo (Insieme New Foods) 49”97, 2.Emanuele Grossi (E.Servizi Atl. Futura) 50”01, 3.Simone Serafini (Running Club Futura) 50”93
1000m: 1.Yassin Bouih (Reggio Event’s) 2’32”30, 2.Jacopo Peron (Pol. Gavirate) 2’32”71, 3.Lorenzo Pilati (Atl. Valli Non e Sole) 2’32”75
Asta: 1.Daniele Zobbi (Reggio Event’s) 4.45, 2.Marco Procoli (Stud. Cariri) 4.40, 3.Leonardo Azara (FF.GG. Simoni) 4.35
Triplo: 1.Simone Forte (Acsi Campidoglio Palatino) 14.83, 2.Tobia Bocchi (Cus Parma) 14.83, 3.Filippo Randazzo (Pro Sport 85 Valguarnera) 14.73
4x200m: 1. Santuz-Beria-Ceola-Tarussio (Atl. Vicentina) 1:32.97, 2. Studentesca CaRiRi 1:33.06, 3. Pol. Novataletica Chieri 1:33.24
JUNIORES
60m: 1.Eseosa Desalu (Fiamme Gialle) 6”88, 2.Giacomo Isolano (Atl. Mondovì) 6”96, 3.Luca Antonio Cassano (Firenze Marathon) 6”97
400m: 1.Francesco Conti (Imola Sacmi Avis) 48”93, 2.Nicolò Ghilardi (Easy Speed 2000) 49”10. 3.Vincenzo Vigliotti (Stud. Cariri) 49”13
800m: 1.Emilio Perco (Ana Feltre) 1’50”92, 2.Damiano Guerrieri (Corradini Excelsior) 1’54”03, 3.Michele Scolaro (Atl. Vicentina) 1’54”78
Triplo: 1.Lorenzo Dallavalle (Atl.Piacenza) 15.34, 2.Edoardo Accetta (Fanfulla Lodigiana) 15.21, 3.Andrea Rossi (Atl. Bergamo 59 Creberg) 15.19
Peso: 1.Lorenzo Del Gatto (Tecno Adriatletica Marche) 17.41, 2.Rocco Caruso (Atl. Gran Sasso) 16.67, 3.Michele Carosi (Stud. Cariri) 15.95; (fc) Gian Pierto Ragonesi (libero) 17.97
4x200m: 1. Martino-Nobili-Capuano-Viglioti (Studentesca CaRiRi) 1:28.30 (MPI), 2. Assindustria Sport Padova 1:30.78, 3. Atl. Rodengo Saiano 1:31.05
FEMMINILI
ALLIEVE
60m: 1.1.Eleonora Cadetto (Triangolo Lariano) 7”78, 2.Stefania Ackon (Sisport Fiat) 7”78, 3.Annalisa Spadotto Scott (Bracco Atletica) 7”82
400m: 1.Elena Bellò (Atl. Vicentina) 57”12, 2.Saskia Battistoni (Atl. Alto Garda e Ledro) 58”09, 3.Virginia Troiani (Pro Patria Busto) 58”31
1000m: 1.Eleonora Vandi (Avis Macerata) 2’59”43, 2.Chiara Ferdani (Spectec Atl. Carispezia) 2’59”76, 3.Anna Busatto (Atl. Mogliano) 2’59”87
Triplo: 1.Benedetta Cuneo (Firenze Marathon) 12.99, 2.Giulia Sportoletti (5 Cerchi Seregno) 12.39, 3.Martina Manzini (Cus Parma) 12.16
Peso: 1.Daisy Osakue (Sisport Fiat) 14.05, Danielle Madam (Ilpra Atl. Vigevano) 13.43, 3.Claudia Bertoletti (Stud. Cariri) 12.51
4x200m: 1. Branchi-Folorunso-Dall'Aglio-Ziliani (CUS Parma) 1:43.86 (MPI), 2. Bracco Atletica 1:44.30, 3. Studentesca CaRiRi 1:44.65
JUNIORES
60m: 1.Johanelis Herrera (Bentegodi) 7”68, 2.Sabrina Galimberti (Atl. Rovellasca) 7”75, 3.Francesca Scapin (Atl. Vicentina) 7”75
400m: 1.Lucia Pasquale (Olimpia Club) 55”24, 2.Irene Morelli (Osa Saronno Lib.) 56”15, 3.Carolina Finocchiaro (Cus Palermo) 57”10
800m: 1.Federica Del Buono (Atl. Vicentina) 2’09”78, 2.Silvia Pento (Atl. Vicentina) 2’10”59, 3.Joyce Mattagliano (Atl. Brugnera Friulintagli) 2’11”90
Alto: 1.Desirée Rossit (Fiamme Oro) 1.83, 2.Anna Pau (Atl. Prato) 1.81, 3.Debora Sesia (Sisport Fiat) 1.77
Asta: 1. Roberta Bruni (Studentesca CaRiRi) 4,40, 2. Sonia Malavisi (ACSI Italia Atletica) 3,90, 3. Elisa Molinarolo (Assindustria Sport Padova) 3,70
Triplo: 1.Francesca Lanciano (Cus Pisa Atl. Cascina) 13.34, 2.Ottavia Cestonaro (Atl. Vicentina) 13.30, 3.Jasmine Al Omari (Firenze Marathon) 12.54
4x200m: 1. Nasella-Marini-Palandri-Bagli (ACSI Italia Atletica) 1:42.51, 2. Atl. Vicentina 1:43.10, 3. SEF Stamura Ancona 1:45.98
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