Glasgow: Duplantis ancora record 6,18!
15 Febbraio 2020Spaziale. Immenso. Armand “Mondo” Duplantis non si ferma più. Il ventenne svedese migliora di nuovo il record del mondo dell’asta: 6,18 a Glasgow nella quinta tappa del World Athletics Indoor Tour, a sette giorni dal 6,17 di sabato scorso a Torun. Il formidabile astista allenato dal papà Greg continua a stupire, resta in gara da solo dopo l’uscita di scena del campione del mondo Sam Kendricks (out a 5,84), si sbarazza dei sei metri con una facilità disarmante e al primo tentativo a 6,18 riesce a superarsi, un centimetro in più della misura che lo aveva appena eletto padrone della specialità. Impressionante per stile e per “luce” tra il corpo e l’asticella, la sensazione è che sia soltanto un altro capitolo di una storia tutta da scrivere.
Meglio in batteria che in finale. L’esordio stagionale nei 60 metri di Marcell Jacobs (Fiamme Oro) vale 6.70, a un centesimo dal primato personale di tre anni fa: un crono ancora molto migliorabile ma che oggi è sufficiente per approdare in finale, dove lo sprinter azzurro non fa meglio di 6.76, per il settimo posto nella gara dominata dallo statunitense Ronnie Baker in 6.50. Fuori dai giochi in batteria Massimiliano Ferraro (Atl. Riccardi Milano 1946), settimo in 6.75.
Settimo posto e una misura di 6,38 vicina al record italiano indoor realizzato la scorsa settimana (6,40). È buona la “seconda” di Larissa Iapichino nel World Athletics Indoor Tour. La saltatrice dell’Atletica Firenze Marathon apre con 6,11, prosegue con un nullo, allunga a 6,30 e poi trova una perfetta asse di battuta per il 6,38 del quarto turno. Un salto da 6,90 consegna la vittoria all’ucraina argento mondiale Maryna Bekh-Romanchuk.
Dura soltanto pochi istanti la gara di Luminosa Bogliolo (Fiamme Oro). L’azzurra dei 60hs colpisce in pieno il primo ostacolo e cade a terra, perdendo la possibilità di battagliare con le avversarie della propria batteria, vinta dalla bielorussa Alina Talay in 8.12. “Sento dolore al piede destro - racconta Bogliolo dalla Scozia - sono scesa male dall'ostacolo che ho colpito, spero non sia nulla di grave”. È quinta in finale, invece, l’italo-polacca Angelika Wegierska (Atl. Firenze Marathon) che supera il turno con 8.42 e poi toglie quasi due decimi nella sfida decisiva (8.23) a sette centesimi dal primato personale: nella lotta per il successo, Talay brucia la statunitense campionessa del mondo Nia Ali, entrambe a 8.03.
Superata quota 1,86 al terzo tentativo (sesto posto), tre errori alla successiva misura di 1,90: Alessia Trost (Fiamme Gialle) non riesce a decollare in Scozia nella quarta uscita dell’anno e si ferma a tre centimetri dallo stagionale saltato a Ostrava nella scorsa settimana. Non è giornata neanche per l’ucraina vicecampionessa del mondo Yaroslava Mahuchikh che supera 1,93 ma sbaglia tre volte 1,97: quanto basta per assicurarsi il primo posto.
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