Golden Gala: i numeri dell'alto
04 Giugno 2014di Giorgio Cimbrico
E’ arrivata l’ora di aggiungere qualche centimetro. Perché nessuno, al Golden Gala e su altre pedane italiane, sotto un tetto o all’aria aperta, è mai andato oltre 2,38 e i tempi hanno tutta l’apparenza di esser maturi, con una gran voglia di 8 piedi. Traducendo, 2,43. La storia dice che il primo a superare quella quota, a toccare quel tetto su suolo italiano, fu il kirghiso Igor Paklin: era l’86, a Rieti, un anno dopo il gran volo di Kobe: 2,41 per aggiungere un centimetro al sorprendente e inatteso record dello sconosciuto Igor Povarnitsyn, dotato di un formidabile pomo d’Adamo.
A seguire, 2,38 di Patrick Sjoberg e Gennady Avdeyenko a Roma in veste mondiale, con millesimo 1987, 2,38 indoor ancora di Sjoberg, agli Europei genovesi e colombiani del ’92, e 2,38, finalmente marchiati con la denominazione di origine GG (Golden Gala) dell’ucraino Andriy Sokolovskiy nell’edizione 2005. Quella gara coincise con il miglior risultato d’assieme nella storia del meeting: dietro Sokolowskiy, il piccolo svedese Stefan Holm e il ceko Jaroslav Baba a 2,36, il russo Yarosav Rybakov a 2,33, l’altro ceko Svatoslav Ton e l’americano Jamie Nieto lontanissimi dal podio a 2,30. Per Sokolovskiy fu il giorno dei giorni: a parte un quinto posto ai Giochi di Atene e un secondo ai Mondiali indoor di Lisbona, non è che Andreino abbia combinato molto.
Nel 2000 i primi cinque offrirono una media appena più bassa: vinse Vyacheslav Voronin con 2,35 (di lì a poco, a Londra, il russo sarebbe entrato nel non esteso club dei valicatori dei 2,40), stessa misura del canadese Mark Boswell. Dietro, l’israelaino Konstantin Matusevich 2,33, l’americano Charle Austin 2,31 e un altro canadese, Kwaku Boateng, 2,31 pure lui.
Quelli con l’acero addosso hanno una loro solida tradizione.
Vent’anni fa, l’aria fina delle alte quote era stata fornita da Javier Sotomajor che in una delle sue stagioni più brillanti (tra inverno e estate, otto prestazioni a 2,40 o più) portò il record del meeting a 2,37, trovando buona opposizione dal norvegese Steinar Hoen, 2,34. Il viaggio a ritroso – o flashback, come è più di moda dire – regala ultime tappe legate all’86 (Paklin 2,34) e alla data di nascita del GG quando Dietmar Mogenburg, altissimo e sottilissimo tedesco, divenne il primo ad arrampicarsi a 2,30.
La rivoluzione di questi ultimi dodici mesi (dieci irruzioni oltre i 2,40) e il formidabile cast radunato da Gigi D’Onofrio invitano a puntare su una riscrittura del record e delle liste “interne” del meeting. Sono presenti i campioni dei paesi che all’Olimpico hanno lasciato il segno (Bohdan Bondarenko ucraino, Ivan Ukhov russo, Derek Drouin canadese, Erik Kynard americano), con novità rappresentata da Mutaz Barshim, qatarino o qatariota, una specie di statua in movimento del grande scultore svizzero Alberto Giacometti. Magrissimo, essenziale e il primo, giusto un anno fa a Eugene, ad assestare la prima scossa per incrinare una situazione che pareva essersi cristallizzata attorno agli exploit del cubano alato, sovrano da 20 anni, 10 mesi e 52 giorni.
Un periodo di regno interminabile, e comunque assai più breve dei 26 anni, 9 mesi e 5 giorni passati dal 2,09 di Stefka Kostadinova, scalato proprio all’Olimpico, una delle perle del Mondiale 1987.
BIGLIETTI - Prosegue la corsa ai biglietti per il Golden Gala "Pietro Mennea" - in programma il prossimo 5 giugno allop Stadio Olimpico di Roma - che possono essere acquistati nei punti vendita di TicketOne, Ticketing partner del Golden Gala 2014, e sul sito della compagnia, all’indirizzo www.ticketone.it (nella sezione sport, o cercando Golden Gala nel motore di ricerca interno al sito). Questi i prezzi dell’edizione 2014 (al netto dei diritti di prevendita): Monte Mario Arrivi: 40,00 Euro; Monte Mario Partenze: 20,00; Tribuna Tevere, Distinti Arrivi: 15,00; Curve e Distinti (esclusi i Distinti Arrivi): 5,00. In più, è attiva anche la biglietteria del Foro Italico, a Roma (viale delle Olimpiadi 61, ex Ostello: apertura dal lunedì al venerdì, 10:00-13:00, 14:00-17:00).
APP - Quest'anno seguire l'avvincente spettacolo della IAAF Diamond League, compreso il Golden Gala “Pietro Mennea” del 5 giugno a Roma, sarà un’esperienza ancora più interattiva e coinvolgente. E’ stata, infatti, lanciata un'apposita "App" per iPhone e smartphone Android disponibile via AppStore (nome: Diamond Lge - LINK) e Google Play (nome: Diamond League - LINK). L'applicazione - sviluppata da OMEGA, cronometrista ufficiale della IAAF Diamond League - avrà varie interessanti funzionalità, in primis quelle di accedere a programma orario, risultati live, notizie, foto e highlights video di ciascuno dei 14 meeting che compongono il circuito. Senza dimenticare la possibilità di monitorare le classifiche delle singole Diamond Race nel corso di tutta l'edizione 2014 che culminerà con le finali di Zurigo (28 agosto) e Bruxelles (5 settembre).
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