Greco va di corsa
Chi è lo junior italiano più veloce di sempre dopo Pier Francesco Pavoni? Non rispondete Mennea o Grazioli, o Scuderi o Galvan e neppure Andrew Howe, perché sbagliereste di grosso. Alle spalle dello storico 10.25 dello sprinter romano - quello che permise a Pavoni di conquistare l'argento negli Europei dei "grandi" ad Atene '82 - c'è ora il 10.38 di Daniele Greco. Sì, proprio lui, il salentino portato all'atletica dalla puntigliosa passione di Raimondo Orsini: dopo aver indossato in più occasioni la maglia tricolore del triplo in tutte le categorie giovanili, Daniele in questa stagione sta cambiando pelle e si è scoperto anche velocista di vaglia. L'ultima impresa al Comunale "Giammaria" di Acquaviva delle Fonti, nel meeting nazionale del 2 giugno: ha bruciato i 100 metri in 10.38, appunto la seconda miglior prestazione italiana di sempre a livello juniores (nel 2004 Howe corse la distanza in 10.24 ventoso).
"Non me lo aspettavo proprio - ci ragiona sopra Daniele - Anche perché avevo affrontato la gara senza grandi obiettivi". Ma forse è stato meglio così. Poche tensioni, una pista apprezzabilmente veloce e un vento robusto ma regolare alle spalle (+1.6): questa la ricetta per dar corpo ad un crono importante, nel corso di una stagione che si presenta già densa di prospettive, sulla strada dei Mondiali juniores in Polonia. E risultato forse non del tutto inatteso, se ripercorriamo le ultime settimane: "Avevo già corso in 10.3 manuale a Lecce, in aprile: poi un 33.7 sui 300m a Bari, molto vicino alla miglior prestazione di categoria di Claudio Licciardello. Quindi un 21.28 nella fase regionale dei societari a Teramo".
Ottimo, a ben vedere, soprattutto il tempo dei 200: a maggior ragione per uno che - lo ammette lo stesso Daniele - non dispone dell'esperienza necessaria per correre la distanza: "In quella gara sono partito pianissimo, anche perché ero piuttosto stanco dopo aver disputato il triplo". Da non credere: altri ci mettono anni per ottenere tempi del genere. Il giovane salentino - nato a Nardò il 1° marzo 1989, tesserato quest'anno per la Bruni Atl. Vomano - aveva già dimostrato discrete doti specifiche: ad esempio, due anni fa a Fano, riuscì a insidiare fin sul traguardo Valerio Rosichini per il titolo allievi dei 100 metri, poi assegnato al velocista romano per un paio di millesimi.
E adesso, cambia qualcosa? "Non credo, il percorso di avvicinamento ai Mondiali è già fissato: ai Campionati juniores di Torino, farò il triplo e i 200 metri, perché i 100 sono in contemporanea con la gara di salto". A sentir lui, la preparazione sullo sprint - riveduta e corretta - serve soprattutto nella tecnica da utilizzare nelle rincorse: ma rimane il fatto che, con tempi del genere, Greco potrebbe sicuramente tornar utile in un quartetto veloce in vista della rassegna iridata di Bydgoszcz.
Già in inverno, sulla pedana di Ancona, Daniele aveva già fatto parlare di sé, togliendo ad un certo Andrew Howe il primato juniores del triplo al coperto: prima con 16.07, poi con 16.12, misura che ancora resta la sua migliore di sempre nella specialità. Poi un piccolo problemino al ginocchio: "Un indolenzimento al rotuleo destro - io comunque stacco con la sinistra - e sedute in palestra con il contagocce". Solo da un paio di settimane ha cominciato ad alternare una o due sessioni di potenziamento, con carichi abbastanza limitati, ai quattro allenamenti settimanali dedicati al campo: tanto è vero che la struttura è rimasta abbastanza agile, 76 kg tranquillamente spalmati sui suoi 186 centimetri. A sufficienza per correre e per saltare.
Un ultima curiosità: sprint e triplo, va bene, ma il lungo? "Non so com'è, ma non è nelle mie corde: per me è sempre stato un punto interrogativo". Tanto è vero che il leccese vanta finora un 7.27 abbastanza modesto: "Non farò certo concorrenza a Howe" scherza lui. Chissà, magari in futuro.
Raul Leoni
MULTIPLE CADETTE IN PROGRESSO
Nel corso dei Campionati regionali di prove multiple (Bolzano, 1° giugno), la cadetta trentina del GS Trilacum Irene Baldessari - a vario titolo figlia, nipote e sorella d'arte - ha portato la miglior prestazione italiana di categoria del pentathlon a 4.209 punti: esattamente 100 in più della campana di origini ucraine Daria Derkach, che aveva ottenuto 4.109 punti in occasione dei tricolori cadetti 2007 a Ravenna. Questi i parziali ottenuti della giovane Baldessari: 12.64/80hs, 1.61/alto, 34.22/giavellotto, 4.97/lungo e 1:42.15/600m.
Foto: immagine in alto, Daniele Greco impegnato in occasione dei Tricolori giovanili indoor di Ancona, nello scorso febbraio (FIDAL);
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