Grenot: ''In finale da numero uno''
07 Luglio 2016La campionessa in carica è agguerrita dopo il 50.43 della semifinale: "La regina dei 400 sono ancora io e sono qui per dimostrarlo". Le parole degli azzurri nella seconda giornata degli Europei di Amsterdam.
Libania Grenot
"Ho corso in questo modo per far capire a tutte chi è che comanda. Avrò gli occhi di tutti addosso ma mi fa piacere, significa che sto correndo forte e che metto paura alle mie avversarie. Sono molto tranquilla, in queste ore che mi separano dalla finale mi riposerò e rilasserò: non ho nulla di che preoccuparmi, ho capito di essere molto più coraggiosa di quanto pensassi. E' importante andare forte nelle manifestazioni che contano, ovvero, quest'anno, Amsterdam e Rio. E io so quanto valgo".
Matteo Galvan
"Finalmente una finale europea, ci riesco al terzo tentativo. Sono molto felice di aver confermato il tempo di Rieti su una pista diversa e in un grande appuntamento. Mi aspettavo un grande Martyn Rooney, invece avere il secondo tempo dei finalisti è una bella sorpresa. Nel rettilineo finale ho dovuto spingere fino alla fine per difendere il secondo posto dal polacco Omelko. Speravo di risparmiare qualcosa per domani invece ho faticato molto, ma sono riuscito a qualificarmi tra i primi due. Ora ho ovviamente le gambe stanche per l'acido lattico ma recupererò in tempo per la finale di domani, sia mentalmente che fisicamente. Ho promesso di attaccare il muro dei 45 secondi: se dovessi farcela potrebbe valere qualcosa di importante".
Alessia Trost e Desiree Rossit
"Sono arrabbiata, vorrei dire solo tante parolacce. Questa misura non mi corrisponde: il motore è un altro, le misure in allenamento sono altre, non essere stata lì a giocarmi le medaglie mi rode moltissimo. Io nell'atletica voglio fare un altro salto di qualità e non sta arrivando. Mancano cinque settimane a Rio, abbiamo il tempo per trovare le soluzioni ma oggi c'erano gli Europei e andava portato a casa il risultato. A volte gli errori tecnici sono conseguenza di stati emotivi, ma la verità è che ogni mio salto è diverso dal precedente, non ho ancora raggiunto la stabilità tecnica che cerco da mesi". Le fa eco la compagna di allenamenti Desiree Rossit: "E' andato tutto bene fino a 1,93, dove le tensioni erano le stesse eppure non ho più trovato i meccanismi giusti. Fino a un anno fa 1,89 poteva soddisfarmi, quest'anno di certo non è sufficiente".
Filippo Tortu
"Sono partito abbastanza bene ma ai 50 metri, quando mi sono visto indietro, non mi è piaciuto: e fortunatamente ho saputo reagire. Sono felice del tempo, e di aver ritoccato il mio primato italiano junior, ma deluso per essere il primo escluso dalla finale. Ci credevo. Finora questo Europeo è stato una bellissima esperienza, mi ha fatto venire la voglia di farne molte altre. Ora mi concentro sulla staffetta 4x100, perché sabato vogliamo provare a fare un gran tempo. Un voto? Nessuno, per carità. Sono uscito dall'anno scolastico senza debiti e per un po' non voglio pensare ai voti..."
Massimiliano Ferraro
Yusneysi Santiusti
Marco Pettenazzo
Benedicta Chigbolu
Jose Bencosme, Mario Lamburghi e Mattia Contini
Giulia Pennella
interviste di Anna Chiara Spigarolo
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