Grenot: ''Questa è la mia corona!''

08 Luglio 2016

La quattrocentista azzurra si esalta per il suo secondo titolo continentale conquistato dominando la finale degli Europei di Amsterdam

di Alessio Giovannini

La gioia di Libania Grenot è incontenibile. Un fiume in piena dopo la vittoria nei 400 metri agli Europei di Amsterdam. Non riesce a stare ferma, se potesse si metterebbe a ballare: "Sono contentissima, felice. L'avevo detto ieri, volevo far vedere a tutti che sono sempre io la regina dei 400 metri. L'oro, il secondo titolo consecutivo, il numero 1 davanti al mio nome: era quello che volevo. E'stata una finale diversa, ho lavorato di più rispetto a Zurigo 2014 perchè quest'anno bisognava avere due picchi forma. Uno qui e un altro ad agosto per arrivare al top a Rio. Il mio obiettivo è conquistarmi un posto tra le prime otto alle Olimpiadi, per farmi valere da campionessa europea anche tra le atlete d'oltreoceano". Intanto, si avvicina un giorno importante. "Il 12 luglio sarà il mio compleanno: 33 primavere. Oggi mi sono fatta un bel regalo in anticipo. Festeggerò alla grande con la mia famiglia: mio padre, mio nonno e mio fratello sono venuti a vedermi qui ad Amsterdam. Poi si torna in Florida per tre settimane di allenamento a testa prima dell'Olimpiade. Negli Stati Uniti ho trovato la mia dimensione e la serenità giusta per lavorare". E domani inizia l'avventura con la 4x400. "Sono pronta a portare avanti questa grande staffetta, voglio farla salire sul podio. Con il coraggio della pantera ce la faremo! Non dobbiamo avere paura e lottare. Insieme possiamo farcela!"

Davide Manenti (200m) - "Non sono troppo contento, speravo di fare meglio. Questo Europeo è stata un'esperienza preziosissima per trovare presto quel picco a livello cronometrico che forse ancora mi manca, ma che sento di valere. Mi porto a casa questo sesto posto con una buona media di risultati sui tre turni di gara. Ora la 4x100, siamo un bel gruppo di ragazzi e vogliamo andare forte".

Matteo Galvan (400m): "A guardare solo i risultati, i crono delle medaglie non sembravano affatto impossibili (oro con 45.29, ndr), ma tutti siamo arrivati in finale con la zavorra dei turni precedenti. Ieri ho speso tanto, ho cercato di recuperare al massimo, ma la stanchezza ha lasciato il segno e si è visto soprattutto nel finale. Sono contento di aver riconfermato il mio record italiano in un campionato europeo che, dopo tre partecipazioni, mi ha regalato anche la mia prima finale. Si riparte da questo ottavo posto per la 4x400 di domani e per l'avventura olimpica di Rio dove voglio riconfermarmi su questi livelli e se possibile limare ancora il personale".

Abdoullah Bamoussa (3000 siepi) - "OK l'ottavo posto, ma mi resta tanta amarezza per non essere riuscito a fare il minimo per l'Olimpiade. Oggi ritmo lento, ma anche io ho fatto qualche errore. Sarei dovuto andarmene come in semifinale, ma pensare di fare una gara da solo a questi livelli non è mai semplice. Grazie al mio allenatore Ezio Rover che mi ha aiutato a crescere fino a questa finale europea".

Yuri Floriani (3000 siepi) - "Sono felice per questo nono posto nella terza finale europea consecutiva della mia carriera. Ho fatto una gara cercando di battermi al meglio delle mie possibilità. Non so se questa sarà la mia ultima Nazionale, perchè è difficile andare avanti a certi livelli. Vedremo l'anno prossimo... Vorrei che il mio campionato europeo fosse di esempio per giovani promettenti che in Italia ci sono e che sarebbero potuti essere qui al posto mio. Il mio messaggio è per loro, perchè se ci si impegna in questa specialità c'è spazio per farsi valere in Europa. Ho mancato il minimo per l'Olimpiade di pochissimo. Sarebbe stato un sogno andare a Rio, ma è anche un sogno tornare a casa e stare con la mia famiglia".

Stefania Strumillo (disco) - "Sicuramente dopo il 59,80 della qualificazione (seconda italiana di sempre, ndr) c'è stato un bello scarico a livello nervoso. Sono comunque felicissima di questa esperienza: fare il personale nel grande evento ed essere in finale agli Europei sono belle soddisfazioni. Il merito è anche della squadra di persone che ogni giorno mi sta vicino, spero di averli resi orgogliosi. Per il salto di qualità aspettiamo i 60 metri, però ci siamo quasi".

Margherita Magnani (1500m) - "Non ho fatto il mio tipo di gara ideale, non sono una che si trova bene a correre in testa soprattutto in una giornata ventosa come quella di oggi. Poi quando ho visto l'andazzo e l'andatura troppo lenta, mi sono detta o la va o la spacca. Per fortuna poi anche le altre si sono date una smossa e e così anche i quattro tempi di recupero sono arrivati tutti dalla nostra batteria. La Hassan è nettamente la più forte e la favorita di questi Europei".



Giordano Benedetti (800m): "Finalmente è arrivata una finale importante. Sono felice perchè l'ho cercata e l'ho voluta. Tutto questo in un anno importante al momento giusto. Gara un po' insolita per me perché dai 400 metri in poi un po' di energie nervose le ho sprecate per stare avanti. La finale è una gara a sè: ora bisogna capire come si recupera e in che modo sarà impostata a livello tattico".

Jacopo Lahbi (800m): "Contento per l'esperienza, ma resto con l'amaro in bocca, oggi avrei voluto fare di più".

Eseosa Desalu (200m) - "Dopo la semifinale, mi sono sentito poco bene. Tranquilli, ora tutto ok! Mi sento pronto a gareggiare già domani con la staffetta 4x100 e speriamo che sia la volta buona. Peccato per la gara individuale, sapevo che qui avrei incontrato avversari molto forti, ma ero venuto qui con l'intento di fare qualche altro centesimo di primato personale. Purtroppo non è andata".

interviste video di Anna Chiara Spigarolo

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