Grenot: ''Un record, un sogno''

28 Maggio 2016

La campionessa europea si racconta all'indomani del primato italiano dei 200 metri, un tassello importante nel suo percorso verso Rio

Non ha chiuso occhio stanotte Libania Grenot dopo il 22.56 che ieri a Tampa in Florida l'ha fatta diventare l'azzurra più veloce di sempre sui 200 metri. "Impossibile dormire - racconta la quattrocentista delle Fiamme Gialle -, avevo l'adrenalina a 1000 e dentro di me rivivevo ogni attimo della gara. In questo risultato ci credevo tantissimo e me l'ero pure sognato. Sapevo di valerlo già da qualche anno, ma mi era forse mancata l'occasione giusta per farlo".

Qual è stata la molla per riuscirci stavolta?
"Visti i miei crono sui 400 (PB 50.30 nel 2009 che anche l'attuale primato italiano, ndr) non era possibile che dal 2012 avessi ancora solo un 22.85 di personale sui 200. Così quest'anno ho chiesto al mio coach Loren Seagrave di trovarmi una serie di gare per cercare di migliorarmi. Esserci riuscita e aver riscritto il primato di un'atleta come la Levorato dopo 17 anni mi riempie di orgoglio".
           
Rispetto al record dei 400 metri, questo che cosa significa per te?
"L'emozione del mio primo record italiano sui 400 è indimenticabile. Era il 27 giugno del 2008 a Firenze e tagliai il traguardo in 51.05 per poi migliorarmi ancora a Pechino, la mia prima Olimpiade: 50.87 in batteria e 50.83 in semifinale. Questo primato arriva, invece, da una Libania più donna e più consapevole. Stamattina quando mi sono guardata allo specchio mi sono detta: ma che hai combinato Libania? Sei partita dal nulla e guarda dove ti hanno portato le tue gambe. Attenti, però, perchè non finisce qui: il bello quest'anno deve ancora venire".

Che cosa cambia nell'ottica di una stagione importante come questa?
"Non cambia nulla. Gli obiettivi sono chiari e io sono serena e concentratissima per raggiungerli. Primo target ad inizio luglio agli Europei di Amsterdam dove ho un titolo da difendere nei 400 metri. Voglio cercare di sfruttare al massimo la grossa base di velocità che sento scorrermi dentro in questo momento. Sto lavorando a testa bassa per Rio: i miei compagni di allenamento all'IMG Academy mi chiamano "the machine". Siamo un bel gruppo con molti giovani e mi fa piacere condividere con loro l'esperienza che ho maturato fin qui".

Dopo un risultato del genere, un pensierino sui 200?
"Non si può mai dire, ma sento che la mia vera pelle sono i 400 ed è sul giro di pista che voglio andare forte. E poi non dimentichiamoci che c'è anche la 4x400 da correre. L'importante è restare focalizzati su ciò che si vuole e, come in pista, pensare a correre bene nella propria corsia. Con la mentalità giusta e un atteggiamento positivo. Poi il resto è una conseguenza".

Il prossimo sogno?
"E' quella finale olimpica da cui a Pechino e Londra sono rimasta fuori per pochissimo. Un obiettivo che finora è restato lì, vicinissimo, praticamente ad un passo da me".       

Cos'altro c'è nella tua "road to Rio"?
"Rientrerò in Italia lunedì prossimo, poi mi attendono le tappe di Diamond League ad Oslo (9 giugno, ndr) e Stoccolma (16 giugno, ndr)".

Alessio Giovannini

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VIDEO | LIBANIA GRENOT RECORD ITALIANO 200 METRI: 22.56 (+1.9) A TAMPA (USA)


Libania Grenot (foto Colombo/FIDAL)


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