Grosseto: Versace argento europeo
13 Giugno 2016Prima medaglia internazionale della sprinter azzurra, per il quinto podio italiano nella rassegna continentale paralimpica
L’Italia sale a quota cinque medaglie nei Campionati Europei Paralimpici di atletica leggera, a Grosseto, con l’argento di Giusy Versace sui 200 metri T44. Nella terza giornata della rassegna continentale, la sprinter conquista il primo podio internazionale della sua carriera grazie a una splendida rimonta che la porta ad avvicinare la tedesca Irmgard Bensusan, detentrice del record mondiale sulla distanza e oro in 27.70 (vento nullo). L’azzurra chiude in 28.07 superando nel rettilineo finale la britannica Laura Sugar che coglie il bronzo con 28.29, mentre l’altra italiana Federica Maspero (Omero Runners Bergamo) si piazza quarta in 29.22. Nata a Reggio Calabria nel 1977, ma residente a Milano, la Versace porta un cognome noto (è la cugina di secondo grado di Gianni, Santo e Donatella) e ha scoperto il piacere di fare sport nel 2010, dopo aver perso le gambe all’età di 28 anni a causa di un incidente stradale. Protagonista anche in tv, con la vittoria dello show “Ballando con le stelle” nel 2014 e la conduzione quest’anno della Domenica Sportiva.
“Non ci credo - esclama dopo il traguardo - mi tremano le mani, datemi un pizzicotto! Mi vengono i brividi, se penso che è la prima volta che mio papà viene a vedermi alle gare insieme ai suoi due fratelli: io li chiamo i tre moschettieri, perché sono stati i miei angeli custodi soprattutto dopo l’incidente, e in particolare uno di loro non mi aveva mai visto in pista. Questa medaglia è per loro. Ho avuto una settimana pesante, a partire dall’infiammazione che mi ha impedito di essere al Golden Gala, poi domenica l’otite e infine un bagaglio perso in aeroporto, ero avvilita. Però il mio coach, il grossetano Andrea Giannini, e Stefano Ciallella delle Fiamme Azzurre, la mia società, mi hanno motivato tantissimo, dicendomi che l’allenamento di questo inverno non era perso, che dovevo crederci e buttarmi. Il sapore della medaglia è dolce come una cassata siciliana!”. Giusy Versace sarà di nuovo in gara domani, alle ore 17.02 per la finale dei 400 metri insieme a Federica Maspero.
Quarto posto per Davide Dalla Palma nei 1500 T46 con 4:14.67. “Sono comunque felice - commenta il portacolori della Veneto Special Sport - perché l’obiettivo principale era quello del minimo per le Paralimpiadi di Rio e sono riuscito a realizzarlo. Davanti hanno tenuto un ritmo forte, ai 600 metri ho capito che sarebbe stato difficile fare meglio del quarto posto e speravo di essere più in forma. L’atletica è bella per questo, a volte ti premia e a volte no”. Sui 200 T47, l’azzurro Ismail Sadfi (Disabili Romani) è sesto con il record personale di 23.62 (-0.5): “Ho un po’ di amarezza, perché credevo che fosse possibile il quinto posto. Anche se mi sono migliorato, qui conta soprattutto il piazzamento. Ho ancora tanti margini e spero di andare in finale anche nei 100 metri”. Nel giavellotto F55, settimo il quasi ventenne bellunese René De Silvestro (Polisportiva Caprioli) con 18,36: “Ho provato a incrementare il mio record personale, però non ci sono riuscito. Vuol dire che mi devo allenare di più, ma questa rimane una grande esperienza”. L’altro debuttante Augusto Ravasio (Omero Runners Bergamo), classe 1989, nato in Guinea Bissau e arrivato in Italia all’età di undici anni, corre in 26.17 (-0.7) nella semifinale dei 200 T12 e non supera il turno: “La maglia azzurra conta parecchio - dichiara l’atleta di Valbrembo, che nonostante i problemi alla vista si è laureato in lingue e letterature straniere - è un peccato che non sia riuscito a onorarla come si deve. Sono però contento, perché ho gareggiato contro avversari di valore. Ho ancora un sacco da imparare e migliorare”. Spettacolare la finale dei 400 T38 donne, con due record mondiali: infatti la britannica Georgina Hermitage corre in 1:00.63, ma alle sue spalle anche la russa Margarita Goncharova migliora il primato iridato della sua categoria, la T37, con 1:02.12.
Al mattino, l’azzurro Oney Tapia sfiora il podio nel getto del peso F12. Il lanciatore di origine cubana, ormai bergamasco di adozione, chiude al quinto posto con 13,31: appena sei centimetri in meno rispetto al suo record italiano e a undici dal bronzo del bielorusso Yury Buchkou (13,42) nella gara vinta dallo spagnolo Kim Lopez con 15,62 davanti al croato Miljenko Vucic (14,43). “Ci ho provato - dichiara l’ex giocatore di baseball - sono contento lo stesso perché ho fatto il massimo e perché sto affrontando la parte emotiva della gara. E’ mancato davvero poco”. Ma il portacolori dell’Omero Runners Bergamo, che vive a Sotto il Monte, tornerà in pedana mercoledì alle ore 10.04 nel disco F11, in cui parte da leader nelle graduatorie continentali di quest’anno e perciò da favorito.
In chiusura della sessione, c’è un record mondiale allo stadio Zecchini, realizzato nel giavellotto F54 dal russo Aleksei Kuznetsov con 29,91 al quarto lancio, battendo il 29,75 dell’iridato greco Manolis Stefanoudakis nella scorsa stagione. “Mi sentivo pronto, speravo in questo risultato - spiega il nuovo primatista - e ora mi trovo nuovamente davanti a tutti, anche al campione del mondo. Per troppo tempo sono stato alle sue spalle, ora guardo alle Paralimpiadi di Rio”. Chiude settimo il debuttante in azzurro Alessandro Straser, 26enne del Cus Parma, con il suo record stagionale di 17,36 al primo tentativo: “Ho sensazioni fantastiche a questo Europeo in casa. E’ la mia prima esperienza e da qualche parte dovevamo iniziare, questo è uno stimolo per continuare ad allenarmi. Da ora in poi lavorerò ancora più sodo”. Sui 200 metri T47, si era qualificato per la finale Ismail Sadfi (Disabili Romani) con il terzo posto in batteria correndo in 23.86 (+0.4): cresciuto a Pistoia, dove si è trasferito pochi mesi dopo essere nato in Marocco nel ’95, adesso vive in Francia ma corona il suo sogno di indossare la maglia della Nazionale. “L’obiettivo era passare il turno - commenta - avevo due atleti fortissimi davanti, non gente qualunque. In finale, è ragionevole un piazzamento ai piedi del podio, visto che le prime tre posizioni sono probabilmente inaccessibili”. Nella stessa semifinale, quinto Giovanni Mazzette (Saspo Cagliari) in 25.07: “Alla terza gara in tre giorni, sono davvero stanco e oggi ho gareggiato solo contro il cronometro”. Stesso piazzamento nell’altra batteria per Riccardo Bagaini (Gsh Sempione 82) in 25.18 (-1.0): “Mi sono avvicinato al personale, ma adesso devo prendere di più la mano per le prossime gare”.
Lo sprinter Michele Camozzi ottiene il suo miglior tempo in carriera sui 200 T13 con 24.01 (vento nullo) ed è il primo degli esclusi dalla finale: “Sono contento, ho tolto oltre mezzo secondo al mio personale, ho dimostrato che ci sono. Ringrazio la mia società, l’Interflumina, il presidente Carlo Stassano e il mio allenatore. Sapevo che i miei avversari erano dei leoni”. Anche per Ivan Messina (Il Faro), impegnato nella semifinale dei 400 T53, arriva il personal best abbassato di sei centesimi con 58.16, che però non è sufficiente per l’ingresso in finale: “Nonostante il vento sulla prima curva, mi sono migliorato ed è quello che volevo”.
TV - Martedì 14 giugno, per la quarta giornata, diretta su RaiSport 2 dalle 10.00 alle 12.00 e su RaiSport 1 dalle 16.00 alle 19.00.
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File allegati:- RISULTATI/Results
- Il sito della manifestazione
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