Grosseto sulla via degli Europei



JUNIORES E PROMESSE A GROSSETO Questo è un anno importante per il settore giovanile, e non solo perché tra qualche settimana saremo travolti da un turbine di manifestazioni di richiamo internazionale, dall’EYOF di Lignano ai Mondiali di Marrakech per gli allievi, e dalle rassegne continentali degli “under 20”, a Kaunas, e degli “under 23”, a Erfurt. Il 2005 è anche una ricorrenza storica, perché giusto 50 anni fa – nell’estate del 1955 – da noi cominciò a parlarsi di juniores: i comunicati federali diedero la notizia annunciando pudicamente l’impegno di una nazionale “giovani” che avrebbe dovuto affrontare, di lì a poco, il 31 luglio a Chambery, i pari età francesi: era l’Italia di Galbiati e Ambu, Scavo e Bravi, Roveraro e Cavalli, Bonaiuto e Cristin. E lì, in Alta Savoia, gli azzurrini sconfissero la corazzata transalpina. Così ebbe inizio la storia degli “juniores” italiani e anche la rivista federale, sul finire di quella stagione, iniziò ad utilizzare questa universale denominazione della categoria “under 20”, pubblicando la prima lista dei “primati nazionali juniores”. Questo per la storia: ma siamo qui per presentare soprattutto quello che succederà in questo fine settimana allo Stadio Olimpico di Grosseto, lo stesso che ha celebrato un altro evento storico della nostra atletica giovanile, ospitando nella scorsa estate la prima edizione “italiana” dei Mondiali juniores, dopo aver avuto un’esperienza ugualmente pionieristica nel 2001 per gli Europei di categoria. A Grosseto (3/5 giugno) siamo dunque arrivati alla 48^ edizione dei Campionati Italiani juniores, che presero le mosse nel 1958 (a Bologna per gli uomini e a Parma per le ragazze), e alla 18^ rassegna nazionale delle “promesse”, anche se in origine – prima edizione nel 1988 a Cesenatico – si parlava ancora di “criterium” e gli atleti ammessi erano quelli di 20 e 21 anni, mentre solo successivamente si allargò la categoria ai 22enni. MULTIPLI ALLIEVI Diciamo subito che si tratterà di una kermesse molto affollata, perché nelle prime due giornate di gara si affronteranno anche oltre 100 appartenenti alla categoria allievi nella corsa al titolo individuale di prove multiple. E qui i favoriti dovrebbero essere: nel settore maschile, il friulano Riccardo Cecolin – tra l’altro dominatore dell’alto al Brixia Meeting con un significativo 2.07 – e il siciliano Fabrizio Brugnone, reduce all’aver vinto due bronzi – 110 ostacoli e alto - nei Giochi delle Isole, organizzati a Iraklion (Creta) la scorsa settimana; tra le allieve, invece, le migliori prestazioni stagionali sono quelle della romagnola Carolina Bianchi e della toscana Giulia Vivoli (che ha anche segnato un 3.40 nell’asta), ma attenzione anche alla siciliana Erika Ruiz – anche lei protagonista a Creta con la formazione dell’isola – e alle toscane Jaya Campinoti (forte giavellottista) e Serena Capponcelli (in assenza dell’infortunata Monica Cuperlo, miglior altista della categoria). PROMESSE SENZA HOWE E LA MANTIA Partiamo dalle promesse – atleti e atlete nati nel 1983/84/85 – e purtroppo bisogna dar conto di due assenze che fanno male, quelle di Andrew Howe e di Simona La Mantia. Per quanto riguarda il primo, la notizia era un po’ nell’aria: dopo il 20.57 di apertura a Rieti, il bi-campione iridato juniores ha sofferto i noti guai fisici e ora è in fase di recupero. Considerando gli appuntamenti che potrebbero interessare nella stagione l’aviere reatino, un po’ di cautela sembra dovuta e – dalle informazioni che giungono dal quartier generale di Vigna di Valle - non è neanche certo che Howe possa dare il suo contributo al club nella finale dei Societari a Cesenatico, la prossima settimana. Per la triplista siciliana si tratta invece di scelte personali: dopo il nuovo limite “under 23” segnato a Palermo, 14.69, e la bella vittoria nel GP Iaaf di Hengelo è chiaro che le prospettive di Simona si sono un tantino ampliate. Andando per settori, lo sprint offre motivi che vanno al di là dei discorsi individuali: in gioco c’è anche il destino delle staffette eventualmente da presentare in quel di Erfurt. Ora come ora, forse, la più accreditata pare la staffetta veloce femminile: con tre possibili titolari - la rientrante Vincenza Calì (11.64 per l’atleta delle Fiamme Azzurre al Memorial Catalano), la toscana Alessia Berti (ora all’Esercito) e la trentina Doris Tomasini – il quartetto completato da Manuela Grillo ha corso un 45.00 al Meeting del Sole di Catania. Sulla buona strada appare anche la 4x100 maschile: certo è che il carabiniere modenese Alessandro Rocco (ottimo nelle prime uscite stagionali, con 10.45 e 21.13) non ha brillato agli Universitari e quindi si attende un segnale dalla coppia di finanzieri Stefano Anceschi e Koura Kaba Fantoni. L’italo-congolese ha approfittato del vento di Lagos, Coppa dei Campioni, per correre in 10.47 (+4.1), ma è chiaro che il suo valore è ben altro. Un altro nome da tener presente è quello di Fabio Cerutti: il 20enne torinese, da allievo, ha rivaleggiato con Howe nel lungo, ma dopo un infortunio è passato con discrete prospettive alla velocità. Per quanto riguarda le due staffette del miglio, quella maschile sembra messa meglio: il migliore è per ora l’aviere piemontese Marco Moraglio (47.17), con il consocio Moscatelli e il milanese Leone. Le ragazze partono dal 54.84 di Martina Rosati – una neofita del Cus Genova che fino a due anni fa aveva giocato a tennis – e dal 54.97 di Elisa Scardanzan: ma la bellunese si esprime al meglio soprattutto con le barriere intermedie, minimo per Erfurt con 58.49 (Elisa era stata fermata da un’infortunio nelle stagioni junior, dopo essere scesa sotto il minuto già da allieva). Per chiudere il discorso sullo sprint, va detto che l’attesa Vincenza Calì dovrebbe doppiare sui 200 (23.80 per la palermitana all’esordio), ma una decisione verrà presa solo dopo la gara più breve. Il mezzofondo giovane è sempre in attesa di un autentico protagonista: nelle ultime stagioni si sono proposti in parecchi, ma il cronometro è impietoso e il talento presunto evidentemente non basta. Tra le ultime novità, il sardo Maurizio Angius, prospetto sassarese approdato in Fiamme Gialle. Si attende un salto di qualità anche dal carabiniere livornese (di origini tunisine) Omar Rachedi, dal finaziere udinese Stefano Scaini (già bronzo europeo nel cross da junior) e dagli avieri Francesco Bona e Alberto Montorio. A Grosseto torneranno anche due protagonisti dei Mondiali juniores dello scorso anno: allora l’esperienza fu molto positiva per il ragazzo di casa, Stefano La Rosa, meno per Daniele Meucci (ma il pisano, entrato nell’Esercito, pare in crescita). In campo femminile, ha suscitato interesse l’esibizione della pugliese Loredana Di Grazia nella Notturna milanese: un dignitoso progresso a 2:05.95 sugli 800 metri. E ovviamente ci si aspettano riscontri confortanti dalle gemelle palermitane Silvia (campionessa europea junior dei 5000 due anni fa) e Barbara La Barbera. Appare in progresso la lombarda Sara Dossena (quinta negli Assoluti dei 10000 a Vigna di Valle), mentre l’universitaria genovese Giorgia Robaudo, già primatista juniores, è un nome da fare per i 3000 siepi. Discorso ostacoli: della Scardanzan si è detto sopra ed è già una mezza sicurezza, mentre la varesina Daniela Cionfrini si è confermata sotto il minuto. In campo maschile, purtroppo, è fortemente in dubbio l’aviere pugliese Nicola Cascella – semifinalista mondiale 2004 sulla pista di Grosseto – in quanto reduce da un problema muscolare: rimandato il suo assalto ad un tempo vicino ai 50 secondi e spiccioli, obiettivo stagionale per l’allievo di Michele Di Pace. Mancherà quindi, con ogni probabilità, il duello con il reatino dell’Esercito Roberto Donati (un “fratello d’arte” - Massimiliano è azzurro della velocità - progredito quest’anno a 51.41, già minimo per gli Europei). Quanto alle barriere alte, i maschi segnano un po’ il passo – il genovese Emanuele Abate ha però messo nel mirino il minimo per Erfurt (14.28 contro il 14.20 per l’ammissione) – e tra le ragazze Silvia Franzon è sempre la migliore (13.85, già passi europeo per la veneta della Camelot). Tra le possibili rivali, da rivedere Giulia Tessaro (Asi Veneto), campionessa juniores uscente. Il settore salti presenta un discreto numero di personaggi in cerca d’autore. Si rivedrà finalmente sulla pedana dell’alto Andrea Lemmi: dopo l’operazione al ginocchio il finanziere livornese fatica a tornare quello del 2.25 da junior, ma gli ultimi allenamenti sembrano confortanti e, prima o poi, le sensazioni giuste dovrebbero ritornare. Meglio nel settore femminile, con la bergamasca dell’Esercito Raffaella Lamera approdata alle misure che le competono (1.89 in stagione) e un discreto lotto di rivali agguerrite: la coppia delle Fiamme Azzurre composta da Elena Brambilla (1.83 e minimo europeo per la milanese) e una Marina Caneva che si attende in crescita (1.81 in gara e si parla di 1.85 superato in allenamento). A 1.80 anche la toscana Simona Bechini, dopo un periodo di appannamento. Per l’asta, c’è da registrare il recente progresso di Marco Boni, padovano dell’Aeronautica che agli Universitari catanesi è arrivato a 5.20. Incerta la lotta tra le donne, ma non su misure d’eccellenza: Viola Afrifa, Gloria Gazzotti e la figlia d’arte Cristina Di Giorgio le favorite. Nel lungo maschile mancherà ovviamente Howe, che in stagione non si è ancora cimentato sulla pedana: a Catania si è migliorato il bolognese Alessio Guarini (7.56 per lui, classe ’85 e già in evidenza da junior, ma bersagliato dagli infortuni). Il fatto che la capolista delle ragazze, esclusa Simona La Mantia (6.48 a Palermo), sia l’eptathleta Cecilia Ricali dice tutto. Stesso discorso nel triplo: minimo lontanissimo per i maschi, mentre ragazze come Sara Fabris potrebbero aspirare alla seconda maglia azzurra per Erfurt se confermassero misure che già facevano da junior. Qualche prospetto da coltivare nei lanci: intanto la martellista genovese Silvia Salis, finalista mondiale junior lo scorso anno e salita in maggio a 64.95, ma anche l’emergente senese Elisa Palmieri (61.00, minimo europeo al centimetro!). Discrete prospettive nel peso per il colosso siciliano Marco Di Maggio, molto progredito nella sua militanza in Aeronautica fino a un promettente 18.03. Ma ovviamente l’attenzione è per la pesista padovana Chiara Rosa (Fiamme Azzurre, primatista di categoria con 17.76), già quarta a Bydgoszcz 2003 e rientrata in buona efficienza a Hengelo (16.92) dopo l’infortunio invernale. Da seguire con attenzione il discobolo ascolano Nazzareno Di Marco, dominatore in tutte le categorie giovanili e autore di un recente 56.47 a Catania. Buone anche le prospettive in campo femminile: Valentina Aniballi appare in crescita (recente 51.76 a Rieti, minimo per Erfurt), con avversarie come la triestina Biserka Caesar e la lombarda Valeria Montalbetti. L’ex campione europeo juniores del martello a Tampere, Lorenzo Povegliano, ha pure vinto gli Universitari con il nuovo personale a 69.01: alle sue spalle, oltre il minimo per Erfurt, anche un altro carabiniere (ex Asa Ascoli), Massimo Marussi (67.85). Ancora lontani dalla qualificazione per gli Europei i giavellottisti: il migliore tra gli uomini è Alessio Peroni (US Quercia, 66.27, ma il minimo è 70.00), mentre appena più vicine all’obiettivo sembrano le donne, con le venete Silvia Carli ed Elena De Lazzari. Nella marcia non ci sarà il carabiniere altoatesino Alex Schwazer, brillante in Coppa Europa a Miskolc sulla 50km (sesto) e papabile in vista della 20km europea (1:25:10 in stagione): e allora è aperta la caccia al titolo tricolore dei 10km di Grosseto e alla maglia azzurra per Erfurt da parte di Daniele Paris (1:25:40 a Pomigliano per il bergamasco dell’Aeronautica) e di altri pretendenti come i nomi nuovi Rampa e Ciccarese. Tra le donne ci sono diversi elementi su cui puntare: la neo-aviere catanese Agnese Ragonesi, da junior protagonista a Grosseto 2004, oltre alle più esperte Sibilla Di Vincenzo (abruzzese della Fondiaria Sai) e l’emergente Tatyana Gabellone (Centro Ester). JUNIORES: LICCIARDELLO E GIBILISCO DA PRIMATO Gli juniores, come detto, si giocano soprattutto la convocazione per gli Europei di Kaunas, in Lituania: una città famosa soprattutto per le gesta del mitico club di basket Zalgiris, culla di campioni. Gli ultimi riscontri stagionali hanno portato alla ribalta due ragazzi siciliani, peraltro già noti. Claudio Licciardello ha corso negli Universitari di Catania, la sua città, in 47.10: al momento si tratta della terza prestazione europea “under 20” dell’anno, ma l’allievo di Filippo Di Mulo ha nel mirino anche l’annoso primato italiano di categoria (46.63 di Stefano Malinverni, risalente al 1978!). Dal canto suo, la siracusana ha già migliorato due volte il limite nazionale in maggio: 63.05 a Siracusa e quindi 63.29 al Meeting del Sole, domenica scorsa (il bronzo mondiale di Grosseto si installa così al quarto posto nelle liste continentali dell’anno). Un altro primato juniores è arrivato nella stagione dai 2000 siepi femminili: con 7:01.5 a Castelfranco Emilia si è migliorata la bolognese Francesca Grana, che ora a Grosseto potrà attentare al muro dei sette minuti, impresa indispensabile per poter andare agli Europei (minimo a 6:55.0). Ma anche qui andiamo con ordine nel presentare le prospettive della categoria (atleti nati nel 1986/87). In vista di Kaunas, suscitano speranze i progressi delle velociste: dopo il grande Mondiale del 2004, tre ragazze di quel quartetto (autore del primato italiano a 44.82) si ripropongono come protagoniste della stagione: la sassarese Maria Aurora Salvagno (11.80), la toscana Claudia Pacini (11.77, ma a Livorno mancava l’anemometro) e ovviamente Giulia Arcioni, tornata competitiva dopo una stagione tribolata (11.64 e 23.76 per la romana, entrambi ventosi, ma estremamente probanti). Il valore aggiunto è rappresentato dalla trentina della Quercia Martina Giovanetti, filiforme bicampionessa allieve dello scorso anno: 11.99 e 24.44 i promettenti responsi delle prime uscite stagionali. Ce n’è da metter su una staffetta veloce da podio. Decisamente meno allettanti le previsioni sul fronte maschile, mentre c’è qualcosa di meglio nella velocità prolungata: abbiamo detto di Licciardello, che potrebbe anche promuovere la staffetta (con il parmense Turchi e gli altri). Ma lo stesso può dirsi nel settore femminile: la coppia bergamasca formata da Marta Milani ed Eleonora Sirtoli sembrano gli elementi adatti da affiancarsi alla capolista stagionale, Maria Enrica Spacca (la reatina è progredita sulla pista di casa fino a 54.38). E ovviamente ci sono anche da tener d’occhio le ragazze degli ostacoli, prime tra tutti la friulana Rita Apollo (60.36, minimo con le barriere) e il talento piemontese della Fondiaria Sai Zoe Anello: nel caso della staffetta del miglio l’obiettivo potrebbe essere un piazzamento a ridosso del podio. Due nomi su tutti nel mezzofondo, a parte la citata siepista Francesca Grana: e non è un mistero che Adelina de Soccio e Valentina Costanza sono i prospetti su cui si punta. La molisana è al momento seconda in Europa con il suo 9:26.3 solitario e casalingo sui 3000 metri, cosa che dice molto sulle sue ambizioni. La piemontese ha sfiorato il minimo dei 1500 (4:25.44) e ha dimostrato di poterci arrivare alla prima occasione. Dispiace per l’abbandono della frascatana Aurora Ermini, che proprio a Grosseto era stata protagonista lo scorso anno nei 3000 della rassegna iridata. Molise in evidenza anche in campo maschile, con Andrea Lalli candidato ai 10000 metri per gli Europei. E poi si attende il salto di qualità per ragazzi come il bergamasco della Saletti Paolo Zanchi e l’altoatesino dell’Esercito Lukas Rifesser: sotto la guida di tecnici esperti come, rispettivamente, Bergamelli e Crepaz, c’è da credere che i due non falliranno l’appuntamento. Da rivedere anche l’emiliano Thomas John Neri, nel mezzofondo veloce, e il siepista varesino Devis Licciardi, mentre un altro osservato speciale è il bergamasco Simone Gariboldi, dominatore tra gli allievi ma ancora senza tempi di rilievo in questa stagione. Gli ostacoli propongono un’altra protagonista assoluta: parliamo ovviamente di Veronica Borsi, il cui 13.36 moderatamente ventoso (+2.3) di Lagos – dove ha sostituito nientemeno che Margaret Macchiut in Coppa dei Campioni – ha aperto gli occhi a molti (con vento regolare, per adesso la migliore europea è la britannica Heather Jones, con 13.65). Chiaro che risultati come questo possono schiacciare, ma la braccianese ha le spalle larghe per la sua giovane età (deve ancora compiere 18 anni): dietro Veronica ci sono diverse ragazze in attesa di farle uno scherzetto (successe alla Balduchelli, due anni fa ai campionati allieve di Cesenatico …) o, in alternativa, di conquistarsi il posto sull’aereo per la Lituania. Possiamo accennare alla già citata bresciana Sara Balduchelli, ma ci riferiamo anche alla formiana Manuela Vellecco (in forza alla Fondiaria Sai e in straordinaria crescita con 14.17 stagionale) o alla piacentina Elisa Suzzani (14.25 ventoso) o ancora a Greta Martani, 19enne bolognese. Dimenticavamo: è probabile che Veronica Borsi si affacci anche sulla pedana del lungo, la sua grande passione (6.01 quest’anno), e comunque corra la 4x100 della Fondiaria con ambizioni da vittoria, visto che nella formazione romana avrà come compagna una velocista di valore come la spezzina Chiara Gervasi. Degli ostacoli intermedi femminili abbiamo già detto – Apollo e Anello le probabili protagoniste – mentre le gare maschili con barriere, onestamente, saranno un terno al lotto: e speriamo che per qualcuno costituiscano occasione per risultati tecnicamente apprezzabili, che finora sono mancati. Passando ai salti, una prima curiosità: tra gli iscritti dello Sport Club Catania compare anche German Chiaraviglio, l’italo-argentino che sulla pedana grossetana fu argento mondiale lo scorso anno (dopo aver migliorato il record “under 18” con 5.51!). Ma nell’ottica nostrana la cosa è abbastanza marginale, perché il ragazzo veste la maglia biancoceleste in campo internazionale. E allora ci concentriamo su alcuni dei prospetti più interessanti, soprattutto in campo femminile: si attende che ritrovi la piena condizione Elena Scarpellini (la bergamasca fu settima a Grosseto 2004 e stabilì in qualificazione il primato italiano allieve con 3.95), mentre hanno già fatto vedere buone cose sia Tania Vicenzino (6.11 per la ragazza di Palmanova), sia Vanessa Alesiani (13.16 per la marchigiana, al momento seconda europea in stagione, ma la situazione è fluida). Decisamente meno esaltante la situazione del settore maschile, mentre nell’alto femminile sembra interessante la vicentina Giovanna Demo, classe ’87, salita a 1.78 nelle indoor. Detto di Laura Gibilisco, c’è da confermare che il settore lanci appare comunque in grande fermento: intanto è arrivato un buon 69.09 a Savona per Lorenzo Rocchi, sempre nel martello (il carrarese dell’Assi, seguito anche da Nicola Vizzoni, aveva stabilito il primato allievi lo scorso anno). Il neo-finanziere Eugenio Mannucci, pesista viterbese, per ora si è espresso meglio con l’attrezzo dei senior (16.80) che con quello della categoria e non avrà purtroppo lo stimolo del pordenonese Maicol Spallanzani. Altra assenza “pesante” da registrare, quella del giavellottista ascolano Daniele Baiocchi, che sulla pedana di Grosseto era stato ottavo ai Mondiali dello scorso anno. Un duello da non perdere nel disco: protagonisti due ragazzi al primo anno di categoria come l’ascolano Alessandro Botti, primatista allievi, ed il rivale di sempre, la fiamma gialla Federico Apolloni. Minimi difficili per i giavellottisti, mentre si schiererà nel peso l’italo-romeno Franco Casiean, possibile protagonista a Kaunas nel decathlon. Il marciatore di Ostia Giorgio Rubino, reduce dal sorprendente podio in Coppa Europa, non sarà della partita e lascerà campo libero a rivali come il lucano Donato Pierri o il saluzzese Carlo Alberto De Casa. E, a proposito di marciatori piemontesi, c’è da dire che il migliore in pista da noi è stato finora il torinese di adozione Orest Laniku (40:57.91), il quale probabilmente rivaleggerà a Kaunas con Rubino, ma per conquistare una medaglia all’Albania, sua terra di nascita. Le ragazze della marcia devono ancora esprimersi al meglio: per ora il nome da tener presente potrebbe essere quello di Martina Gabrielli (detentrice della MPN dei 50km su strada!).


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