Guliyev non scherza sui 200: 19.90 a Oslo
07 Giugno 2018L'iridato torna sotto i 20 secondi nella quinta tappa della Diamond League. L'ostacolista Samba (47.60) e l'altista Barshim (2,36) si esaltano. Fassinotti quinto (2,25), Pedroso settima sui 400hs in 55.47, ritirato Meucci nei 10.000.
di Marco Buccellato
Ai Bislett Games di Oslo, quinta tappa della IAAF Diamond League, sui 200 il turco campione del mondo Ramil Guliyev torna sotto i 20 secondi in 19.90 (1.0) e trascina sotto il muro anche il canadese Brown (19.98). È la migliore prestazione europea del 2018, la quarta a livello mondiale e soprattutto uno squillo sonoro in vista della prossima rassegna continentale a Berlino (6-12 agosto). Ancora protagonisti gli atleti del Qatar: nei 400hs Abderrahman Samba in 47.60 batte nuovamente l’iridato norvegese Warholm (48.22). Nell'alto 2,36 di Mutaz Barshim che sconfigge il russo campione del mondo indoor Lysenko (2,33). Tre gli italiani in gara: Marco Fassinotti è quinto nell'alto con il record stagionale di 2,25 e un buon primo tentativo a 2,30. Settimo posto della primatista italiana Yadis Pedroso in 55.47 sui 400hs dominati da Dalilah Muhammad in 53.65. Serata storta per Daniele Meucci ritirato nei 10.000 metri vinti dal keniano Kiptarus in 28:05.34. Grande sprint con l'ivoriana Murielle Ahouré che vola in 10.91 (1.6) e batte di un centesimo Dina Asher-Smith, capace di migliorare il primato britannico. Conferma di Salwa Aid Naser sui 400 metri, vinti in 49.98. Sui 100hs vince la giamaicana Danielle Williams (12.60/1.1). Peso dal finale pirotecnico con doppio record del meeting di Ryan Crouser prima (22,21) e di Tom Walsh poi (22,29). Nel mezzofondo Caster Semenya domina gli 800 metri in 1:57.25 e Hyvin Kiyeng conferma il successo del Golden Gala sui 3000 siepi in 9:09.63 davanti all'iridata Coburn (9:09.70). Ancora Kenya con Elijah Manangoi nel miglio in 3.56.94. Nel triplo vittoria con 14,93 (vento 2.5) della colombiana Caterine Ibargüen. Disco al campione del mondo Andrius Gudzius con un eccellente 69,04. Il britannico Chris O'Hare vince i 1500 metri in 3:35.96 con coprotagonista il 18enne Jakob Ingebrigtsen, alla seconda prestazione europea under 20 all-time di 3:36.06. Sandi Morris vince il salto con l'asta con 4,81.
SAMBA HAPPY DANCE - I 400 ostacoli seguono il copione già visto a Roma. Il remake di Oslo è da brividi, con Karsten Warholm ancora turbo fino all'ottavo ostacolo e l'ombra lunga e inesorabile di Abderrahman Samba a prendersi la scena, addirittura finendo a braccia alzate, in un altro spettacolare crono (47.60). Warholm ha illuso il pubblico di casa per poi chiudere in un ottimo 48.22, seppur visibilmente affaticato. Dopo i due prim'attori è ancora il turco ex-cubano Copello a emergere, terzo in 48.54. Samba trasuda felicità e ansia zero. Mima un chitarrista prima dello start, si muove da ballerino dopo il finish.
BARSHIM 2,36 QUINTO FASSINOTTI - Il duello principale dell'alto, tra Mutaz Barshim e Danil Lysenko, vira nelle mani del russo che supera 2,30 e 2,33 alla prima prova (Barshim alla seconda), prima che il qatariano estragga il coniglio dal cilindro con un 2,36 da molla umana. Per Lysenko misura sfiorata e degnissimo secondo posto. I 2,40 di Barshim (tre prove, due discrete) sembrano rimandati.
Marco Fassinotti sale di un centimetro rispetto all'esordio di Rieti con 2,24. L'altista torinese dell'Aeronautica supera con difficoltà 2,20 con tre prove, poi a 2,25 centra il successo al secondo assalto. A 2,30 la gara di Fassinotti si chiude con la quinta posizione e un bel primo tentativo, a parità di misura con il bahamense Thomas (terzo) e con il siriano Ghazal (quarto).
PEDROSO 55.47 - La primatista italiana Yadis Pedroso (Aeronautica) chiude settima sui 400hs in 55.47, lieve regresso cronometrico rispetto al 55.43 di Roma, in una gara dove le avversarie sono andate davvero forte. Successo dell'olimpionica Muhammad con il personale stagionale di 53.65 e anche l'altra ostacolista USA Little sotto i 54 in 53.94. In chiave Berlino, 55.07 dell'elvetica Sprunger, 55.16 della due volte iridata Hejnova e record nazionale della norvegese Iuel in 55.26. Il 10.000 metri di Daniele Meucci è finito dopo circa otto minuti. Il pisano dell'Esercito è stato in coda al gruppo di testa, dopo un avvio regolare da 2:47 a chilometro con ritmo dettato dal britannico Vernon, poi dopo i 2000 ha perso contatto e si è ritirato prima di un terzo di gara, assieme al tedesco Gabius. Finale con volata a tre e risolta con un testa a testa avvincente in favore del keniano Kiptarus, primo in 28:05.34 con soli tre centesimi sull'australiano McSweyn. Terzo lo svizzero Wanders in 28:07.15, quinto il primatista europeo di maratona Moen in 28:37.15.
SPRINT SENZA CONFINI - Costa d'Avorio, Turchia, Bahrain. I 100 metri donne offrono la migliore prestazione europea dell'anno centrata dalla britannica Dina Asher-Smith, seconda con il record nazionale abbassato a 10.92 (vento 1.6) e fino all'ultimo in gioco per il successo, andato alla formidabile ivoriana Murielle Ahouré in 10.91. Terza in 11.06 Michelle-Lee Ahye, numero uno di Trinidad. Oslo offre sprint regale anche sui 200 uomini, con finale spettacolare del turco campione del mondo Ramil Guliyev, che sfiora il personale vincendo in 19.90 (1.0) accompagnato nell'impresa dal canadese Aaron Brown, che a sua volta infrange il muro in 19.98. Incerto fino alla curva ma ottimo nel lanciato il bronzo iridato Richards, terzo in 20.19. Sui 400 vince ancora Salwa Aid Naser, stella del Bahrain, che rispetto al successo del Golden Gala alza la posta cronometrica in un ottimo 49.98 dopo aver scavato un solco tra sé e le americane a metà rettilineo. Partita prudente come la Naser, ha trovato un bel secondo posto l'iridata di Londra Phyllis Francis in 50.47, terza la splendida figura d'atleta di Shakima Wimbley in 50.53. Bel finale anche sui 100hs che hanno confermato la buona vena di Alina Talay. La bielorussa recupera una partenza strepitosa della danese Pedersen e sembra avere il successo in mano, ma nel finish è raggiunta e superata dalla ex campionessa del mondo Danielle Williams (12.60/1.1), che la precede di tre centesimi. Terza Queen Harrison, migliore delle americane, in 12.71.
PESO BOTTA E RISPOSTA - Polveri accese nelle ultime battute del peso uomini con doppio record del meeting. Avanti l'olimpionico Ryan Crouser con 22,21, risposta del campione del mondo Tom Walsh con 22,29, che torna a battere lo statunitense.
A oltre un metro (21,20) l'altro lanciatore USA e vincitore della Diamond League 2017 Darrell Hill. Niente primato del meeting per Caster Semenya, apparsa appena meno brillante (ma comunque imbattibile) rispetto alla strepitosa prestazione di Eugene. Per la sudafricana un 1:57.25 sufficiente a precedere nettamente la burundiana Francine Niyonsaba (1:58.57) e l'etiope Habitan Alemu (1:58.58). Jakob Ingebrigtsen esalta il pubblico di casa con un altro nuovo gioiello. Il norvegese è terzo sui 1500 metri in un eccellente 3:36.06, seconda prestazione europea all-time under 20, a mezzo secondo dal record dello spagnolo Estevez. Vince il britannico O'Hare in 3:35.96, davanti allo statunitense Andrews, secondo con un solo centesimo di vantaggio su Ingebrigtsen. Pochi minuti e l'agonismo delizia ancora il pubblico di Oslo con il bellissimo 3000 siepi donne vinto da Hyvin Kiyeng in 9:09.63 sulla campionessa mondiale Emma Coburn, che ha provato fino all'ultimo a riprendere la keniana giungendole nell'ombra in 9:09.70. Terza l'altra keniana Jepkemei in 9:16.87.
LE ALTRE GARE - Ottimo il disco vinto dal campione del mondo Gudzius, che all'effort dell'iraniano Hadadi (67,54) ha risposto con 69,04 prima e la fotocopia di un 69,00. Terzo lo svedese Stahl con 67,04. Caterina Ibargüen mette la zampata al primo turno del triplo, con un 14,89 delegittimato solo dal vento oltre la norma (2,5), ma ampiamente confermato tecnicamente dal 14,83 (0.7) del quinto turno. Il mondiale stagionale resta nelle caviglie di Tori Franklin, oggi seconda con 14,57 (0.2). Terza la giamaicana Kimberly Williams con 14,50 (0.6). Nell'asta successo di Sandi Morris con 4,81, davanti alla russa Sidorova, salita col miglior risultato stagionale a 4,71, e alla svedese Bengtsson, 4,61 come l'altra americana Nageotte. Nel giavellotto donne il duello tra la primatista asiatica Lyu Shiying e la campionessa d'Europa Tatsiana Khaladovich si è risolto in modo esaltante per la bielorussa, che ha iniziato sottotono ma è esplosa all'ultimo lancio con un formidabile 67,47, record nazionale e nona prestazione europea di sempre. Surclassata la cinese, in testa dall'avvio con 65,11. La tappa della Diamond League si chiude con il bel successo di Elijah Manangoi sul miglio in 3:56.95 davanti a un altro atleta del Bahrain, Said Mikhou (3:57.10), e all'etiope Taresa Tolosa (3.57.92).
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