Gyor, prima gioia! Bertini marcia di bronzo
05 Luglio 2018Gli Europei under 18 si aprono con il terzo posto della bolognese sui 5000. Musci e Ferrara in finale nel peso, Zuccaro nel martello, in semifinale i velocisti Guglielmi, Manini, Menchini e Foudraz
di Nazareno Orlandi
Che inizio: prima finale e prima medaglia per l’Italia Team agli Europei under 18 di Gyor (Ungheria). È un bronzo, e a vincerlo è la 17enne bolognese Simona Bertini nei 5000 di marcia al termine di una grande rimonta, in una mattinata molto calda, con il termometro vicino ai 30 gradi all'Olimpiai Sport Park. La giovane marciatrice che per l'occasione ha sfoggiato una ciocca azzurra sul caschetto, ha chiuso in 24:18.80, primato personale migliorato di oltre otto secondi. Bertini ha beneficiato all’ultimo giro dello stop in pit lane inflitto alla turca Evin Demir che in quel momento veleggiava al terzo posto, con l’azzurrina sempre più vicina e insidiosa. La medaglia d’oro è andata alla bielorussa Anna Zubkova (22:45.47), l’argento alla greca Olga Fiaska in 23:39.12. L’altra azzurrina Martina Casiraghi ha completato la sua prova al decimo posto in 25:28.17. L'effetto-Bertini ha galvanizzato gli azzurrini che nelle altre specialità hanno superato il turno in blocco: nelle batterie dei 100 Federico Guglielmi (10.86/-0.8) e Federico Manini (10.99/0.6) e al femminile Rebecca Menchini (11.99/-1.0), tutti di nuovo in pista nel tardo pomeriggio per le semifinali, e poi nei 400 Eleonora Foudraz (55.89) e nel martello Sara Zuccaro, vicina al personale con 61,65, nel peso il capitano Carmelo Musci (19,01) e Riccardo Ferrara (17,92). Non ce l'ha fatta, invece, Michele Fina nel giavellotto (61,39). Nella sessione pomeridiana si assegna un altro titolo (alle 19.32), quello dei 3000 uomini: l'Italia Team schiererà Francesco Guerra e Alain Cavagna. Tra gli altri, è attesa all'esordio nel lungo Larissa Iapichino, in pedana alle 18.06 per le qualificazioni.
TV E STREAMING - Tutte le emozioni e le sfide dei Campionati Europei under 18 di Gyor saranno trasmesse da giovedì 5 a domenica 8 in diretta tv sui canali Eurosport (a questo LINK gli orari di programmazione) e in diretta video streaming sul portale Eurovision al seguente indirizzo: http://www.eurovisionsports.tv/eaa/.
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LA GARA - La marcia è una garanzia e lo ribadisce a ogni livello. La prima fase di Simona Bertini è più controllata (passaggio al primo chilometro 4:49.99 in 17esima piazza) ma è nel finale che la 17enne studentessa al liceo Scientifico Sportivo a Bologna ha sorpreso tutti per afferrare una medaglia che lei stessa non credeva possibile. Da metà gara ha cominciato la risalita sul gruppetto sfilacciato delle migliori (ai 3000 quinta in 14:31.98) e a tre giri dal termine il gap si era assottigliato a soli 13 secondi sulla turca Demir zavorrata da due "cartellini" (come Bertini). A 350 metri dal finish la svolta: la Demir, con l'azzurra in pressing e sempre più vicina, ha ricevuto la terza proposta di squalifica, scontata con lo stop nella pit lane, e il sorpasso si è materializzato proprio nel rettilineo conclusivo. Con 24:18.80 ha migliorato ulteriormente il suo personale dopo il progresso dei Tricolori di Rieti (24:26.98). Può essere soddisfatta anche l'altra marciatrice azzurra, la lombarda Martina Casiraghi, decima all'arrivo (25:28.17) e protagonista di una un'andatura regolare e di un buon esordio al primo anno di categoria.
CHE FESTA - Allenata dal marciatore Luca Montoleone e in forza alla società bolognese Francesco Francia, l'ex calciatrice Bertini (giocava con la maglia del Bologna femminile) è incredula dopo il traguardo nel giorno del debutto in azzurro: “Devo ancora realizzare! A un a medaglia non ci stavo proprio pensando, partivo con l’ottavo accredito, speravo almeno di migliorarmi e di ottenere il pass per i Giochi Olimpici giovanili di Buenos Aires. Ero molto stanca nel finale, sfinita, ma negli ultimi 100 metri mi hanno urlato che era stata fermata la marciatrice turca per 30 secondi nella pit lane: allora ho fatto uno sprint e ho vinto il bronzo. È il primo anno senza problemi fisici, è una stagione piena di soddisfazioni”. Che culminerà, appunto, nell'evento a cinque cerchi in Argentina tra l'11 e il 17 ottobre, dopo averle già riempito il cuore e i muscoli di gioia con il titolo tricolore di Rieti, il secondo posto ai Tricolori indoor di Ancona, la terza posizione a Caracalla nei 10km su strada e il successo al Brixia Meeting.
VIDEO | GYOR, DAY-1: LA GIOIA DI SIMONA BERTINI, BRONZO NEI 5000 DI MARCIA
VELOCISTI AVANTI - L'effetto-Bertini ha fatto volare gli azzurrini: nei 100 hanno superato il turno Federico Guglielmi, Federico Manini e Rebecca Menchini, nei 400 sul velluto Eleonora Foudraz. Il veneto Guglielmi ha messo piede in semifinale con 10.86 controvento (-0.8) e il primo posto nella quinta batteria davanti al turco Uysal (11.02) e al polacco Szachniewicz (11.04). Contava iniziare a dare del "tu" alla pista e l'obiettivo è pienamente centrato. Il lombardo Manini ha staccato il pass per la semifinale del pomeriggio in virtù del 10.99 (+0.6) buono per il terzo posto della quarta batteria, vinta dal poliedrico norvegese Lillefosse (10.75), astista da 5,45 e sprinter da 10.55. Il miglior tempo delle batterie lo ha comunque siglato l'olandese Bouju (10.61/0.9). Ha spinto il giusto anche la piemontese Menchini, al secondo posto della prima batteria con 11.99 (-1.0) in scia alla britannica Hunt (11.92). È stata l'altra britannica Pemberton la migliore del primo turno (11.79/0.4), mentre lo spettacolo della sfida tra reginette di velocità ha perso una delle favorite d'obbligo, la russa neutrale Akiniymika accreditata di 11.44, k.o. dopo quaranta metri nella sua batteria.
Primo round archiviato senza intoppi anche per la valdostana Foudraz, 55.89 nei 400, quarta nella sua batteria, in una specialità già illuminata dalla campionessa del mondo di Nairobi 2017, la ceca Malikova: 54.09 per iniziare. Domani l'azzurrina sarà in azione nella seconda semifinale, quella delle 19.55, in settima corsia, e proverà a sforbiciare il PB di 55.40.
LANCI OK - Il capitano c'è. Carmelo Musci ha centrato la finale diretta del peso al secondo ingresso in pedana, accarezzando quasi alla perfezione la misura richiesta di 19 metri. Sul display il primatista italiano indoor ha fatto stampare un 19,01 che lo porta dritto dritto tra i migliori dodici d'Europa, dopo il 17,22 d'apertura. Quella del pugliese è la quarta misura della mattinata. Promosso anche il calabrese Riccardo Ferrara con l'ottava prestazione delle qualificazioni, il 17,92 lanciato al secondo tentativo dopo il debutto a 17,40. I rivali più accreditati per le medaglie nella finale di domani hanno buttato giù la maschera: su tutti il bielorusso Aleksandrovich, oggi 19,86, miglior accredito con 20,14, e i polacchi Gozdziewicz (19,58) e Marok (19,39).
Un brivido nel martello. Nel Gruppo B di qualificazione l'attrezzo è uscito dalla gabbia da uno spiraglio rimasto aperto tra il sostegno e la rete, e ha colpito lievemente un giudice della vicina pedana dell'alto. La gara, quindi, si è fermata qualche minuto per i soccorsi e per sistemare la gabbia, ma a quel punto Sara Zuccaro aveva già ipotecato il passaggio in finale grazie a una prima bordata da 61,65, terza misura in carriera, non lontana dal suo limite attuale di 61,91 stabilito a Modena il 25 aprile. Nella sua serie anche un nullo e un 59,38, nell'impianto già frequentato dalla marchigiana lo scorso anno all'Eyof quando fu quinta. Oggi può sorridere per la decima misura assoluta, un bell'incoraggiamento in vista della finale di domani alle 19.57 nella quale promette di giganteggiare l'ucraina Ivanenko, già 74,36 per il nuovo record dei campionati. Invece si è fermata al primo turno l'esperienza di Michele Fina, fuori nelle qualificazioni del giavellotto con 61,39, diciassettesima misura complessiva. Il dodicesimo, il ceco Florian, ha lanciato 64,91, e il più "lontano" di tutti per ora è il rumeno Carare (72,38).
LA STELLA - Di "rising stars" ne vedremo tante. Ma la riccioluta Maria Vicente è senz'altro una delle donne-copertina di questi Europei under 18. La spagnola campionessa del mondo dell'eptathlon a Nairobi nel 2017, è ripartita a tutto gas nella prima delle sette fatiche con un super 13.25 (+0.1) nei 100hs, record nazionale di Spagna under 18 e terzo tempo mondiale dell'anno. Poi nell'alto è salita allo stagionale di 1,72 per il terzo posto: così guida la classifica dopo due prove con 1966 punti, trenta in più della multiplista Komarova (Ana) che ha primeggiato nell'alto con 1,84.
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