Howe ci prova anche sui 200, 20.86 in batteria
Come se non fosse successo nulla. La finale del lungo, con le sue tensioni, lo svolgimento thriller, i festeggiamenti del dopo gara: scorie inesistenti per Andrew Howe. Si è presentato quindi sui blocchi delle batterie dei 200 metri con immutata voglia di vincere. Partenza cauta, buona spinta nella fase intermedia, finale in piena decontrazione: altrimenti sarebbe stato in pericolo anche il primato nazionale di categoria (20.74 di Alessandro Cavallaro nel ’99). Il risultato, di conseguenza, è stato eccellente: miglior tempo del primo turno, 20.86 con +0.9 di vento, primato personale (cancellato finalmente il 20.99 che lo rivelò nel 2001, e anche il 20.91 ventoso dello stesso anno). In assenza di Usain Bolt, il giamaicano primatista del mondo con 19.93, anche la partecipazione a questa prova sembra ora ricca di prospettive. Bisognerà vedere anche quanta benzina ha ancora in corpo l’azzurro. Nelle batterie dei 200 sono scesi sotto i 21 secondi anche il sudafricano Julius (20.91 con +1.3), i britannici Thomas (20.93 ventoso, +2.3) e Fifton (20.99, +1.9) e anche il canadese Hank Palmer, forse l’autentica rivelazione di oggi a giudicare dalla prova del campo (20.99 a spalla di Fifton, rallentando vistosamente). Mattinata senza acuti, per il resto della pattuglia azzurra: qualcosa di più si aspettava soprattutto dalla giovane romana Veronica Borsi, che ha mancato una promozione alle semifinali non agevole ma sicuramente possibile. La braccianese - che vanta un 13.75 in stagione - ha corso in 14.09 (vento a +0.4), sesta della sua batteria, e sarebbe bastato un 13.91 per passare al turno successivo. Ma per lei, ancora allieva, non mancheranno le occasioni di riscatto. Meno ambizioni aveva sicuramente la seconda italiana, la veneta Giulia Tessaro, che però avrebbe potuto almeno attentare al suo nuovo personale: una reazione in partenza da 0.343 (!) ha zavorrato il suo 14.28 finale. Giulia Arcioni, fermata nell'ultimo mese da un infortunio muscolare, ha preso ugualmente parte alle batterie, ottenendo 24.75. Era impegnato anche il decatleta Franco Casiean, che ha chiuso il parziale dopo la settima prova all’undicesimo posto (5.220 punti), proseguendo con 15.79 sui 110hs e 36.57 nel disco. A questo punto, pur con l’obiettivo del nuovo primato personale ancora possibile, l'azzurro ha abbandonato prima dell'asta. Nelle due immagini, Andrew Howe (in alto) e Giulia Arcioni (in basso). (Omega/FIDAL)
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