Howe cresce ancora: a Torino vola a 8,26



Grande, e subito vincente sul suolo patrio, come si addice ad un medagliato mondiale che si rispetti. Andrew Howe non smentisce le attese, vince a Torino la prima gara italiana dell’anno nel lungo e stampa la seconda miglior prestazione nazionale di sempre, planando a 8,26 (vento +0.8). Giovanni Evangelisti ed il suo record italiano, l’8,43 di S. Giovanni Valdarno, sono sempre più vicini: ora il reatino di California è a 17 centimetri dal primato, un alloro che appare adesso decisamente alla sua portata. Il salto migliore è stato davvero bello: grande stacco (anche se fuori dalla tavoletta) ed una chiusura eccellente. “Sto entrando in forma – le parole di Howe – questo è il vero inizio della mia stagione. Il momento più importante sarà tra due mesi, a Goteborg: credo di aver cominciato nel modo giusto”. Molto saggiamente, poi, Howe ha scelto di non schierarsi al via dei 200 metri, contrariamente a quanto annunciato ieri: il ricordo delle peripezie patite in passato (anche per via di qualche scelta discutibile), deve aver fatto finalmente breccia. Salti italiani in grande serata, su una delle pedane – quella dei salti in estensione – più reattive della penisola. Fabrizio Donato torna a sorridere, così come aveva fatto a cavallo del buco nero di Mosca, unica momento no di un 2006 cominciato alla grande: a Torino atterra a 17,14, con un'altra prova oltre i 17 metri, 17,09. Si esaltano gli uomini, si esaltano anche le donne: Tatyana Lebedeva è una molla, la sua velocità di esecuzione sorprende, così come il risultato, un 15 metri esatti che apre alla grandissima il 2006 della specialità. Sulla sua scia, Magdelin Martinez si miglora di un pizzico (13,97), ma è ancora lontana dai suoi standard. Piace, in chiave italiana, anche Andrea Bettinelli, salito a 2,27 nell’alto (secondo dietro lo svedese Holm, 2,30, entrambi i Ciotti a 2,24), mentre fa un passetto indietro rispetto a Firenze Giuseppe Gibilisco, 5,40 all’attivo e tre errori a 5,60 (vittoria a Brad Walker con 5,70). Nelle corse, la cosa migliore è il 49.59 ottenuto da Gianni Carabelli nei 400 ostacoli, ma va certamente citato l’ennesimo progresso di Stefano Anceschi sui 200 metri, sceso a 20.86. Andrea Longo, molto atteso, è terzo nel primo 800 metri dell’anno corso sul ritmo, con 1:46.95, ma è bravo anche Maurizio Bobbato, finito in scia, a 1:47.09. File allegati:
- RISULTATI / RESULTS



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