Howe soddisfatto: "Voglio tornare a divertirmi"



"Era difficile tornare subito in gara - le parole di Andrew Howe dopo il successo nei 200 degli Assoluti di Torino - rimettersi in discussione dopo una delusione come quella patita ieri nel lungo. Ma io sono fatto così, voglio affrontare i problemi: sarebbe stato più facile scappare, e invece mi sono rimesso sui blocchi. Peccato, forse avrei fatto meglio a correre forte la batteria, un 20.20 era alla portata. Poi, la tensione è un po' calata, ci si è messa la stanchezza delle tre gare in due giorni, l'umidità, l'attesa, ed il tempo della finale, 20.52, è venuto fuori così". La relazione con il salto in lungo, secondo il reatino, è una specie di rapporto di coppia: "Diciamo che ho litigato con la fidanzata, e per un po' non ci sentiremo. Ma il lungo è il mio grande amore, tornerò a saltare, magari già dal prossimo anno, per i Giochi. E' nel lungo che sento di poter fare le cose migliori. Quest'anno però voglio esplorarmi nella velocità, ed anche tornare divertirmi. A parte tre o quattro atleti che sono di un altro livello, non vedo mostri in giro per il mondo. Anche guardando ai risultati dei Trials americani e giamaicani, non ho visto cose impossibili". Ora, l'esperienza con la staffetta azzurra, nel weekend al meeting svizzero di La Chaux de Fonds: "Abbiamo delle grandi chances con la 4x100, e voglio mettermi in gioco anche io. In Svizzera, se ci sarà la possibilità, mi piacerebbe anche correre una gara individuale, magari i 200 metri. Poi, in stagione, proverò a correrne altri a livello assoluto, magari nei meeting di Parigi o Londra, ovviamente se sarà possibile".

Marco Vistalli (Fiamme Oro) le sta provando tutte per sfrondare il suo personale nei 400. "Partire piano, partire forte, alla fine però faccio sempre 45.9 - scherza il bergamasco - comunque sto molto bene e credo si sia visto. Per questo motivo, correrò ancora a breve: spero di riuscire ad inserirmi in un meeting con avversari da 45 e pochissimi, in modo da farmi portare verso il crono che cerco, inferiore di almeno due, tre decimi". Silvano Chesani (Fiamme Oro) ha sfiorato i 2,31 nell'alto, quota che sente ormai alla portata: "Ero venuto qui proprio per questo - racconta il portacolori delle Fiamme Oro - tanto che avevo fatto anche la solita scommessa con la zia Paola, che di solito mi porta bene. Qui c'è andata vicino, ma non fino in fondo. Adesso vorrei confrontarmi con avversari di primo livello, il sogno sarebbe il meeting di alto di Eberstadt (Gertmania), ma non so se ci riuscirò". L'ultimo degli avversari ad arrendersi, Marco Fassinotti (Aeronautica, secondo con 2,25) rende l'onore delle armi al vincitore. "Può fare presto i 2,31, ce l'ha nelle gambe. Per quanto mi riguarda, sono contento dei progressi che sto facendo, un passo per volta. Le cose stanno tornando a girare nel giusto ordine, il mio obiettivo principale resta l'Europeo Under 23".

La donna dei Campionati è Marzia Caravelli (Cus Cagliari). L'inconsueta doppietta (100 ostacoli ieri e 200 metri oggi, entrambe le gare con il personale) è probabilmente una delle imprese di questi Assoluti torinesi. "So di stare bene, quindi se devo essere sincera, non sono proprio sorpresa di questa doppietta. Il mio obiettivo restano i 100 metri ostacoli, dove sento di potermi migliorare ancora. Correrò sabato a La Chaux de Fonds, su una pista che tutti dicono essere molto veloce". Un'altra donna da copertina è certamente Marta Milani (Esercito), al primo titolo tricolore assoluto all'aperto della carriera. "Sempre seconda, ed oggi finalmente prima. In realtà ho fatto una gara con parecchi errori: sono partita troppo piano, tanto che ai 300 metri ero lontanissima, non so nemmeno come sia stata capace di correre gli ultimi 100 metri in quel modo. Sono soddisfatta di questo inizio d'estate, manca solo il tempo, a questo punto, quel 51 secondi e rotti che sto inseguendo da tempo". Titolo e misura tra le migliori dei Campionati per Fabrizio Donato (Fiamme Gialle), re del salto triplo nazionale con un notevole 17,17. "Il tendine destro mi dà ancora un po' di fastidio - le parole del laziale - e soprattutto al quarto salto si è fatto sentire. Non pensavo di ottenere un risultato simile con il tipo di salto che ho fatto, ovvero solo rimbalzando. La cosa migliore è che sto ritrovando pian piano le sensazioni giuste, le corrette tensioni nervose, anche se devo confrontarmi con i miei acciacchi, e quindi cercare di non esagerare con gli impegni. Vediamo come mi sveglierò domani mattina: nel caso dovessi stare bene, vorrei andare a Losanna giovedì, dove spero di riuscire a trovare una gara con condizioni ideali". Torna a volare alto anche Anna Giordano Bruno, la matematica regina dell'asta nazionale: "A piccoli passi sto salendo verso buone misure. Le sensazioni sono sempre migliori, e credo di essere sulla strada giusta per crescere ancora. C'è molto da camminare, certo, ma già essere qui a saltare mi dà forza per continuare".

m.s.

Nella foto d'archivio, Andrew Howe (Giancarlo Colombo/FIDAL)

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