Il Convegno FIDAL alla Sds
L'aula Magna del Centro di Preparazione Olimpica ‘Giulio Onesti' ha ospitato il convegno "L'allenamento dei giovani atleti - problematiche della specializzazione", organizzato dal Centro Studi FIDAL e dalla Scuola dello Sport. La relazione fondamentale è stata tenuta dal prof. Robert Malina, noto studioso di livello internazionale dei temi legati allo sport, autore di 600 pubblicazioni e co-autore, con Bouchard, del famoso testo ‘La preparazione di un campione'. La premessa fondamentale posta dall'esperto statunitense è l'analisi delle problematiche generali dei giovani, rispetto all'ambiente fisico e sociale in cui vivono. E qui c'è subito una sorpresa: negli USA non è più la televisione il passatempo preferito dei giovani. Cresce, infatti, l'impegno in attività organizzate (hobby, arti, sport). Malina affronta il tema dei programmi per i giovani sportivi che non sono coerenti con gli obiettivi posti e, sull'argomento, è categorico: i diversi modelli organizzativi (soprattutto sulla ricerca del talento) si sono dimostrati inefficaci e, talvolta, dannosi. Questo perché, escludendo una irrisoria presenza nell'elite dello sport, migliaia di giovani che seguono "progetti organizzati" vengono letteralmente bruciati (burnout) a causa dei motivi più diversi, non ultimo quello degli infortuni. E in questo quadro sorprende il vezzo di porre l'accento solo sui successi (scarsi) e non sui fallimenti (moltissimi). Gli altri interventi hanno affrontato i temi degli sport individuali (Antonio La Torre, FIDAL), dei giochi sportivi (Marco Mencarelli, FIPAV) e della fisiologia dell'esercizio (Marco De Angelis, Istituto di Medicina e Scienza dello sport).
La Torre, con una relazione briosa, ha colto forti collegamenti con il piano della revisione scientifica proposta da Malina, ed ha esposto un bilancio evidente dei risultati dei talenti, mostrando cosa è successo nell'atletica giovanile italiana (dal 2000 al 2007) e in quella mondiale: fino al 2005 si è assistito alla scomparsa di circa il 70% dei vincitori di medaglie ai campionati juniores, dal 2005 c'è stata una inversione di tendenza (l'esempio di Bolt su tutti). Mencarelli ha portato le esperienze legate alla gestione dei talenti in uno sport di squadra, sottolineando e ribadendo la relazione tra lo sviluppo tecnico (anche anticipato) dei giovani, quale asse portante e fondamentale nella formazione di un futuro campione. Molto interessanti i risultati del Club Italia di pallavolo femminile che ha incluso, nel percorso formativo, competizioni mirate alla verifica delle qualità richieste. Infine De Angelis, con un approccio tanto originale quanto efficace, ha posto l'attenzione sulla necessità di calare l'uomo nel suo ambiente e studiarne i processi di adattamento sino alla completa maturazione. Il cammino che l'uomo ha fatto per adattarsi all'ambiente dovrà essere considerato anche nei percorsi che la metodologia dell'allenamento deve riservare ai giovani. Non si potrà così prescindere dalle attività fisiche e dagli stimoli specifici sin dalla nascita se si vogliano costruire i presupposti alla pratica sportiva di alto livello in età adulta.
Il fronte dei convegni si sposta giovedì 4/12 all'Università di Tor Vergata con una lezione magistrale di Robert Malina sul tema ‘obesità in bambini ed adolescenti: tendenze attuali e implicazioni per lo sport' (Aula Dulbecco, Facoltà di Medicina e Chirurgia, ore 16).
Nella foto, il professor Robert Malina
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