Il Golden Gala sul tetto del mondo
In cima alla classifica, con un margine che non lascia spazio a discussioni. Il Golden Gala taglia un altro straordinario traguardo, piazzandosi provvisoriamente in testa alla graduatoria che, prendendo in considerazione i migliori risultati ottenuti sul campo, mette in fila tutti i meeting internazionali del globo. La riunione di Losanna, seconda al momento, è distanziata di 2400 punti; quella di Doha, terza, di oltre 2900, distacchi a dir poco significativi. Roma comanda con 93.350 punti (la somma di 86565 punti per le performance ottenute, e 6785 per il valore degli atleti mandati in campo), Losanna segue con 90.950 (84.310, più 6.640), Doha è sul podio con 90.448 (85.288 e 5.160). Ne dà notizia il sito internet specializzato in statistica dell'atletica all-athletics.com, in un report che esalta la mole di grandi risultati ottenuti allo Stadio Olimpico venerdì scorso. A trascinare la riunione italiana, le grandi gare di sprint (il 9.77 di Tyson Gay e il 10.75 di Kerron Stewart), l'8,61 di Dwight Phillips nel lungo, il 3:56.55 di Maryam Jusuf Jamal, il 49.46 di Sanya Richards, il 12:56.23 di Kenenisa Bekele nei 5000 metri. Ma ciò che fa davvero la differenza, è la grande "consistenza" generale del Golden Gala, meeting che non ha proposto nemmeno una prova priva di protagonisti di livello mondiale. Per comprendere il valore della serata romana, un dato è forse più significativo di tanti altri: lo scorso anno, solo il meeting di Zurigo ha ottenuto di più, totalizzando 93.595 punti. Appena 245 più di quelli collezionati da Roma venerdì sera.
Nella foto, Tyson Gay al Golden Gala 2009 (Giancarlo Colombo per Omega/FIDAL)
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