Il Regolamento Tecnico Nota 8. di Giuseppe Spanedda.
La Camera d’Appello
Non viene dedicata molta attenzione a questa funzione che, se esercitata correttamente, semplifica lo svolgimento delle manifestazioni.
Compito della Camera d’Appello ( CALL ROOM) è quello di controllare il transito tra la zona di riscaldamento ed il campo di gara, per assicurare che gli atleti, dopo essere stati controllati in Camera d’Appello, siano presenti e pronti per la loro gara all’orario previsto.
La Camera d’Appello riceverà quindi preventivamente l’elenco degli atleti iscritti ad ogni gara, ed alla Camera d’Appello gli atleti si debbono rivolgere per essere controllati, ammessi alla gara e accompagnati in campo. L’atleta che si presentasse in campo senza essere transitato alla Camera d’Appello non sarà ammesso alla gara.
La Camera d’Appello ha il compito di controllare tra l’altro che l’atleta indossi la maglia sociale ( o nazionale) e in caso di mancanza procederà come previsto dalla vigente normativa, che i pettorali siano indossati correttamente e corrispondano alle liste di partenza, che le scarpe (compreso il numero e le dimensioni dei chiodi) siano conformi al Regolamento, e che non venga portato in campo materiale non autorizzato ( telefonini, gesso, etc). (rif. Art. 138 R.T.I.)
L’arbitro della Camera d’Appello, in caso di questioni disciplinari, ha giurisdizione dalla zona di riscaldamento sino al luogo di svolgimento della gara (rif. Art 125 del R.T.I.)
Occorre quindi fare in modo che, una volta che è stato stabilito dal Delegato Tecnico che nella manifestazione è previsto l’utilizzo della Camera d’Appello i Giudici in prima istanza ma anche e soprattutto i Dirigenti delle Società sappiano e si rendano conto che solo presentandosi tempestivamente alla Camera d’Appello gli atleti saranno ammessi alla manifestazione alla quale sono iscritti e che il controllo effettuato presso la Camera d’Appello semplifica e risolve le eventuali anomalie, irregolarità o errori di iscrizione. E ciò avviene tempestivamente, senza provocare ritardi nelle piste e nelle pedane.
Nelle precedenti note, a partire dalla N. 4, per attivare un possibile colloquio con i lettori delle note, era stata inserita la nota aggiuntiva di seguito riportata.
A partire dalla Nota n. 7 sono stati inseriti alcuni volontari errori, appunto per suscitare reazioni e risposte, fino ad oggi non pervenute.
La possibilità resta ancora in essere ma, in mancanza di segnalazioni o richieste, sarà definitivamente archiviata.
L’errore inserito nella nota n. 7 è il seguente:
- se il concorrente tocca con una qualsiasi parte del corpo una qualsiasi parte del fermapiedi diversa dal suo lato esterno;
Naturalmente il concorrente può toccare tranquillamente il lato interno, ad eccezione dello spigolo superiore che è considerato appartenere alla parte superiore e quindi off limits.(art. 188.14 c ). Come indicato al momento in cui si è intrapresa questa iniziativa di divulgare le norme del R.T.I., sui cui contenuti esistono ancora molte cose da esporre, si vuole consentire ai soggetti interessati di proporre quesiti o domande, con esclusione di problematiche relative a fatti accaduti e già decisi definitivamente, in mancanza di reclami o per decisione sugli stessi.
A tal scopo è stata attivata la cartella di posta elettronica giuseppespanedda@tin.it alla quale potranno essere indirizzate le richieste. L’apertura della casella di posta è subordinata alla identificazione del mittente, che deve necessariamente essere un tesserato o una società affiliata FIDAL, e alla proposizione dei quesiti in maniera chiara. Non sarà dato riscontro a comunicazione anonime o con nickname o pseudonimi, mentre saranno rimessi alla Magistratura Ordinaria o agli Organi della Giustizia Sportiva gli scritti offensivi o diffamatori. La casella di posta elettronica potrà essere chiusa in qualunque momento, ove se ne verifichi l’inutilità o qualora si riscontrino comportamenti non in linea con le norme del vivere civile.
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