Il messaggio del presidente della Fidal Toscana Alessio Piscini
27 Marzo 2020Care società e cari atleti, tecnici, dirigenti e giudici,
vi scrivo da casa, essendo tra i fortunati che possono svolgere la mia professione a domicilio, e voglio per prima cosa esprimere la gratitudine del Comitato Regionale e mia personale verso tutti quelli fra voi che stanno continuando ad esercitare la propria attività in questi dolorosi e complessi giorni, e in particolare ai medici, agli infermieri, agli appartenenti alle forze dell’ordine, ai lavoratori dei presidi sanitari e farmaceutici e ai volontari, che stanno mettendo a repentaglio la propria incolumità personale per il bene pubblico.
Come sapete bene, lo sport italiano ha dovuto da tempo sospendere ogni attività; a seguito del doloroso e inevitabile rinvio delle Olimpiadi e dell’intervento del Presidente Giomi, voglio aggiornarvi sulle attività del Comitato Regionale e sulle nostre priorità.
Oggi, le priorità sono la tutela della salute collettiva e individuale: se i DPCM 8 marzo 2020 e 9 marzo 2020 consentono l’attività sportiva degli atleti di interesse nazionale, individuati secondo i criteri recentemente emanati dalla FIDAL, l’ordinanza del Ministero della Salute 22 marzo 2020 ha chiuso i parchi e vietato l’attività ludica e all’aperto salvo che in prossimità dell’abitazione.
Alla luce delle recenti normative, sono costretto a indicare come sia necessario attenersi scrupolosamente alle indicazioni governative; è doloroso, per me come per tutti voi: oggi, però, è essenziale evitare il perdurare dell’emergenza e fermare il contagio, anche per consentire al nostro amato paese di riprendere la propria forza.
Casomai, laddove possiate, andate a donare il sangue.
L’atletica italiana riprenderà, con la consueta passione, non appena sarà possibile; tutti i media ci ripetono che “ce la faremo”, ed è vero; però, quando avremo superato questa crisi, dovremo fare i conti con il dolore e i danni economici che in questi giorni si stanno conclamando: sarà importante impegnarsi allora, tutti insieme, per superarli entrambi.
L’atletica leggera toscana farà la sua parte, riprendendo l’attività in modo da consentire a tutti i tesserati di avere un periodo ragionevole per la riatletizzazione.
Stiamo lavorando, unitamente alla struttura nazionale, per questo.
Nel frattempo, esprimo la vicinanza alle nostre società, che devono stringere i denti e sopportare i costi della sospensione dell’attività e magari continuare a gestire un impianto; sul punto, con le istituzioni sportive, e in particolare il CONI CR Toscana e il settore nazionale della FIDAL, siamo in contatto per studiare il miglior sistema per consentire che questi danni siano minimi; ad oggi, è opportuno che conosciate e sfruttiate al meglio gli strumenti di legge per l’emergenza, sintetizzati nel file reperibile sul sito di Sport e Salute S.p.A. (https://www.sportesalute.eu/primo-piano/1891-decreto-cura-italia-sintesi-delle-misure-a-sostegno-del-mondo-sportivo.html); vi consiglio di continuare la dialettica associativa, rammentando che una ragionevole applicazione in analogia dell’art. 106 Decreto “Cura Italia” consenta di tenere valide assemblee e comunque riunioni anche in videoconferenza, magari utilizzando le piattaforme gratuite reperibili sul web.
Infine, per chi abbia i requisiti e in particolare chi non abbia altri redditi lavorativi, è necessario monitorare il sito di Sport e Salute S.p.A. (www.sportesalute.eu) per verificare la pubblicazione delle istruzioni operative e i chiarimenti per la presentazione della domanda di indennità per i collaboratori sportivi prevista dall’art. 96, Decreto “Cura Italia”, tenendo conto che saranno istruite secondo l’ordine cronologico di presentazione.
Scritto questo, un grande abbraccio a tutti.
W l’Italia e W l’Atletica Leggera.
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