Il primato di Pietro

10 Settembre 2015

Dal 1979 ad oggi solo in 9 atleti sono riusciti a correre i 200 metri più velocemente del 19.72 del record mondiale di Mennea

di Giorgio Cimbrico

Mennea era proprio forte. A 36 anni dall’impresa messicana - e a poco più di due dalla scomparsa -, Pietro continua ad abitare in quei quartieri alti che nell’atletica sono rappresentati dai primi dieci della storia e di sempre. Ever, dicono gli inglesi. Lui è l’unico di pelle chiara (“ma io sono nero dentro”, diceva estraendo uno dei suoi enigmatici sorrisi), l’unico europeo in questo vertice dove trovano posto sei americani, due giamaicani, un namibiano. Il più prossimo del Vecchio Continente è il savoiardo Christophe Lemaitre, 17° con 19”80.

Da quel 12 settembre 1979 soltanto nove uomini hanno fatto meglio, accumulando 34 prestazioni al di sotto del 19”72. In media, meno di una all’anno. E’ un’altra preziosa sfaccettatura del diamante estratto e ripulito dal barlettano durante la sua lunga disfida con il mondo. In linea teorico-virtuale, a Pechino Pietro sarebbe finito secondo dietro un Bolt da 19”55 e davanti, per due centesimi, a un Gatlin da 19”74.

In questa lunghissima parentesi che racchiude generazioni di campioni e una infinita sequela di scontri per titoli olimpici e mondiali, quel tempo rimane acceso come un potente faro. In grandi eventi, solo il Michael Johnson di Atlanta 1996 corse più veloce, trascinando Fredericks al suo climax. Poi venne Bolt con la sua serie ininterrotta sulla distanza più amata, con due record mondiali stordenti, con sei prestazioni tra 19”19 e 19”66 scandite da Pechino a Pechino. Cominciando a tirare le prime somme, il Lampo, capobranco della tribù che ha superato Pietro, è l’unico in doppia cifra. Tra parentesi il record personale. In caso di parità di prestazioni, vale l’ordine alfabetico:
Usain Bolt (JAM) 14 (19.19)
Justin Gatlin (USA) 4 (19.57)
Tyson Gay (USA) 4 (19.58)
Yohan Blake (JAM) 3 (19.26)
Walter Dix (USA) 3 (19.53)
Michael Johnson (USA) 3 (19.32)
Xavier Carter (USA) 1 (19.63)
Frankie Fredericks (NAM) 1 (19.68)
Wallace Spearmon (USA) 1 (19.65)

Con un’accoppiata di 19”72 dell’annata 2010, Dix e Gay possono mettere a bilancio anche un pareggio con il più veloce azzurro di tutti i tempi. Al margine dell’aristocrazia, per un solo centesimo, rimarrà per sempre Mike Marsh che nella semifinale di Barcellona ’92 corse una mirabile curva e un eccellente rettilineo prima di offrire al pubblico di Montjuich una frenata negli ultimi quindici metri, salutata da un profondo sospiro di sbigottimento: 19”73. Il giorno dopo Marsh vinse la medaglia d’oro in 20”01 e il record di Pietro, già vecchio quasi tredici anni, continuò a occupare il vertice. Sino al 23 giugno 1996 e al 19”66 di Michael Johson, detto l’Espresso di Waco che 39 giorni dopo, sulla stessa pista di Atlanta, spalancò la distanza a nuove dimensioni. Quel 19”32 non sembrava neanche un tempo sui 200, disse qualcuno in tribuna, provando un brivido dopo tanto caldo umido.

TOP-10 europea all-time europea - 200 metri
19.72 Pietro Mennea (ITA) 1979
19.80 Christophe Lemaitre (FRA) 2011
19.84 Francis Obikwelu (POR) 1999
19.85 Kostas Kenteris (GRE) 2002
19.85 Churandy Martina (HOL) 2012
19.87 John Regis (GBR) 1994
19.88 Ramil Guliyev (TUR) 2015
19.89 Jaysuma Saidi Ndure (NOR) 2007
19.98 Marcin Urbas (POL) 1999
19.98 Adam Gemili (GBR) 2013

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