Il racconto della Gaeta Urban Trail
10 Ottobre 2024di Moreno Saddi
A Gaeta (Latina), domenica 6 ottobre ha preso vita la prima edizione della Gaeta Urban Trail. La manifestazione podistica corsa su un’affascinante percorso misto di 12,5 km, è stata organizzata dall’ASD Polisportiva Gaeta 1931, con il patrocinio del comune di Gaeta, della Camera di Commercio di Frosinone e Latina, l’azienda speciale della camera di commercio ‘Informare’, del Parco Riviera di Ulisse, in collaborazione con la FIDAL, l’ASI, Palazzo Nari (residenza d’epoca), l’Istituto Nautico Giovanni Caboto, le ‘Frecce del Golfo’, Centro Italia Soccorsi e la Polizia Locale di Gaeta, Radio Show Italia. Lo svolgimento della gara è stato controllato dalla giuria del Gruppo Giudici Gare del C.R. FIDAL Lazio con la supervisione del Giudice Antonia Veneziano. Il servizio di cronometraggio a cura di Cronometrogara.
Non poteva che essere una gara mozzafiato, per lo scenario offerto dalla città di Gaeta, che sorge su di una penisola protesa nell’omonimo golfo, con un ricco patrimonio di storia e natura.
LE CARATTERISTICHE DELLA GARA - La partenza da via Annunziata nel centro storico della città medievale di Gaeta, il percorso misto su pavimentazione eterogenea di 12,5 km: formato da asfalto, pavimentazione di roccia vulcanica, sentiero sterrato largo e mulattiere, basolato e sanpietrini, single track e scalinate, con variazioni altimetriche fino a 350 metri di dislivello.
Un centinaio di atleti, hanno intrapreso un primo chilometro pianeggiante sulle strade del centro storico fino al Duomo Cattedrale di Sant'Erasmo, poi un paio di passaggi tra scalinate e vicoli di Gaeta Medievale alta fino ai castelli Aragonese e Angioino, e quindi salita su Monte Orlando dal versante Nord Est. Dopo lo scollina mento, la discesa restando nel parco Riviera di Ulisse fino al santuario della S.S. Trinità, per poi risalire ancora transitando sui sentieri delle falesie a picco sul mare fino al mausoleo di epoca romana del console Lucio Munazio Planco dal versante Sud Ovest, dove con la punzonatura dei pettorali si è registrato il traguardo volante che ha assegnato il primo trofeo Gran Premio del Mausoleo. Gli atleti hanno poi ripercorso in discesa il versante Nord Est a ritroso fino a sbucare sul mare del Golfo di Gaeta a Punta Stendardo.
Da qui l’ultimo chilometro attraverso Gaeta Medievale bassa fino all'arrivo di via Annunziata.
L’OSPITE D’ONORE – Gli organizzatori sono riusciti a far partecipare nella prima edizione di questa manifestazione, un’atleta d’eccezione come il classe 1948 Marco Olmo, ex campione del mondo di Ultra Trail (a cui è stato assegnato il pettorale numero 1): due volte vincitore dell’Ultra Trail du Mont Blank di 167 Km attraverso Francia, Italia e Svizzera. Vittorioso anche alla Desert Marathon in Libia, Verdon Trail in Francia, Desert Cup in Giordania, Transgrancanaria in Spagna, Ultra Bolivia Race in Bolivia e l’Ultra Africa Race in Mozambico. Olmo è tesserato per la società Atletica Roata Chiusani.
IL TRAGUARDO DELLA GAETA URBAN TRAIL – A livello femminile, l’estenuante percorso di gara, incorona meritatamente la casertana Antonietta Peluso delle Fiamme Argento, conclude la sua fatica con il tempo di 1h02:38. Secondo posto per la torinese Elena D’Accone (Team Esp Mentecorpo Running, 1h08:22), che non ha potuto contrastare lo strapotere della Peluso. Terza classificata la frusinate Graziella Caracci (Runcard, 1h09:19). Ricco il premio per le atlete con rimborso spese, abbigliamento sportivo e una Gift Card; premiazione che è stata effettuata dal sindaco di Gaeta Dott. Cristian Leccese.
Il podio maschile vede la netta supremazia di Davide Di Cicco della Polisportiva Ciociara Antonio Fava, a suo agio in questa gara muscolare, vinta con il crono di 51:04. Seconda piazza per Nicola Antetomaso (Running Club Latina, 53:47). Terzo gradino del podio per Marcello Peronti (Olimpia Lazio, 53:58). Anche per loro un ricco premio come per le donne. Il presidente della Camera di Commercio di Frosinone e Latina Dott. Giovanni Acampora, ha premiato i vincitori in campo maschile.
La manifestazione con tantissimi sponsor, oltre alla medaglia consegnata all’arrivo: ha ripagato anche le fatiche dei vincitori di categoria, con ottimi premi in natura.
‘Trofeo Gaeta Urban Trail - Gran Premio del Mausoleo’, viene premiato dall’ultramaratoneta Marco Olmo, il traguardo volante conquistato dagli atleti vincitori assoluti della Gaeta Urban Trail: Antonietta Peluso e Davide Di Cicco, che si portano a casa una confezione di vini.
Olmo in questa gara molto breve per le sue caratteristiche si è classificato al 46° posto in 1h11:35.
La classifica di Società, vede prima sul podio la Poligolfo Formia con 31 atleti, seconda la Ultra Trail Monti Aurunci (6) e terza l’Atletica Colleferro Segni (5); premiate dal presidente della Polisportiva Gaeta 1931 Cosmo Ciano.
L’APPROFONDIMENTO SULLE BELLEZZE ATTRAVERSATE LUNGO IL PERCORSO
IL SANTUARIO - Di notevole interesse il passaggio all'interno del Santuario della Santissima Trinità, meglio conosciuto come Santuario della montagna spaccata, che ha richiesto il coordinamento dell'organizzazione gara con il Rettore incaricato del Pontificio Istituto Missione Estere, al fine di non interferire con le funzioni religiose della domenica e i visitatori del Santuario.
PARCO DI MONTE ORLANDO - Il transito gara nel Parco di Monte Orlando con le sue caratteristiche paesaggistiche ambientali e storiche architettoniche ha richiesto un'autorizzazione aggiuntiva dell'Ente Parco della Riviera di Ulisse mediante una valutazione di incidenza ambientale della manifestazione.
EX-CONVENTO PALAZZO NARI - Il palazzo Nari, situato praticamente sulla linea di partenza del Gaeta Urban Trail, è un ex convento situato a Gaeta medievale, primo convento autorizzato dal Vaticano alla produzione di ostie, immerso in un contesto storico di pregio accanto alla Cappella d'Oro e la Chiesa dell'Annunziata. Il palazzo ha ospitato decine di atleti iscritti alla gara a prezzo convenzionato con l'organizzazione.
CAPPELLA D'ORO E OSPEDALE DELL'ANNUNZIATA - La linea di partenza e arrivo gara è stata collocata sotto l'arco borbonico che sovrasta via Annunziata, passaggio di connessione tra i due bastioni che racchiudono la strada, usato dalle monache di clausura del convento per raggiungere l'ospedale. Nella stessa area si sono svolte le premiazioni, a pochissimi metri dalla cappella dell'Immacolata Concezione conosciuta come Cappella d'Oro della chiesa dell'Annunziata.
ISTITUTO NAUTICO CABOTO–GAETA - Oltre i tesserati della Polisportiva Gaeta, l'intero percorso gara è stato presidiato in tutti i way point sensibili dai Docenti e gli Allievi dell'istituto Nautico Caboto, scuola tecnica di secondo grado storica della città di Gaeta che vanta una forte tradizione marinaresca. Grazie ad un accordo tra la scuola e l'associazione sportiva Polisportiva Gaeta, la collaborazione dei ragazzi è stata riconosciuta con l'assegnazione di crediti formativi scolastici.
(Si ringrazia Giovanni L’Imperio/Polisportiva Gaeta 1931)
File allegati:
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