In mostra l'arte di Dino Panato

09 Ottobre 2018

Fotografo della serie A, delle Olimpiadi e dei principali appuntamenti mondiali di varie discipline, recentemente scomparso. Dino Panato sarà ricordato con una mostra alla Sala Winkler“

 

Tutti l'abbiamo visto a bordo pista. Al Campo Scuola piuttosto che negli anni precedenti allo Stadio Briamasco o nel centro di Trento. Tutti l'abbiamo conosciuto e ammirato, salutato e imparato a capirne i modi. Tutti noi ne sentiamo mancanza. Dino Panato, celebre fotografo trentino, ci ha lasciato negli scorsi mesi, ma oggi la sua arte rivive nella mostra allestita nella Sala Winkler della sede della Provincia Autonoma di Trento, in Piazza Dante, nel contesto della prima edizione del Festival dello Sport.

Dino è stato un grande interprete della fotografia e del giornalismo. Un punto di riferimento per il mondo sportivo, tra Olimpiadi, calcio, pallavolo e tanti altri sport, ma anche nella documentazione dei principali eventi che hanno segnato la storia del Trentino negli ultimi 30 anni. Oggi, come primo atto del Festival dello Sport, in programma dall’11 al 14 ottobre a Trento, è stata inaugurata una mostra che raccoglie una sessantina di scatti realizzati da Dino Panato nel corso della sua lunga carriera. La mostra, che sarà aperta al pubblico dal 6 al 14 ottobre, dalle 9.00 alle 18.00, è ospitata nell’Atrio Winkler del Palazzo della Provincia in Piazza Dante a Trento.

 

 

Dino  Panato avvia  l’attività  di  fotografo  nel  1981  ed  apre  a  Trento,  insieme  alla  moglie  Franca,  il  Fotostudio  l'Immagine.  Subito  comincia  la  sua  collaborazione  con  il  giornale  locale  "Alto  Adige".  Grande  appassionato  di  sport,  nel  1983  inizia  a  collaborare  con  l'agenzia  milanese  DFP  dei  fratelli  Enrico  ed  Aldo  Liverani:  gira  i  campi  di  calcio  di  serie  C  del  Triveneto,  con  qualche  puntatina  in  serie  B,  fino  al  1994  (con  una  breve  pausa  in  cui  si  rapporta  direttamente  con  La  Gazzetta  dello  Sport).  Nel  1995  collabora  con  l'agenzia  di  Franco  Richiardi,  e  questo  si  rivela  un  periodo  particolarmente  interessante  e  formativo,  perché  coincide  con  le  prime,  pionieristiche  trasmissioni  di  foto  direttamente  dai  campi  di  calcio  alle  redazioni  dei  giornali. 

Le  fotografie  venivano  scattate  con  supporto  chimico  ma,  dopo  lo  sviluppo  nelle  camere  oscure  degli  stadi,  venivano  scansionate  e  spedite digitalmente,  point  to  point,  all'agenzia,  che  a  sua  volta  le  distribuiva  ai  giornali.  È  la  transizione,  affascinante,  che  prepara  il  terreno  alla  grande  rivoluzione  della  fotografia  digitale. A  luglio  del  1995  la  prima  grande  esperienza  professionale:  le  Olimpiadi  del  centenario,  ad  Atlanta,  con  il  figlio  Daniele  che  fa  il  tecnico  per  la  trasmissione  delle  foto  in  tempo  reale,  grazie  al  neonato  Internet.  In  seguito  tante  manifestazioni  sportive:  i  Mondiali  di  sci  alpino  a  Sestriere  del  1997,  rugby,  pallavolo,  calcio  di  serie  A  e  B,  Champions  League  in  Italia  e  in  Europa.  Nel  2000  le Olimpiadi  di  Sydney.  Qui  il  suo  lavoro  viene  notato  dallo  staff  dell'agenzia  Grazia  Neri,  sicuramente  tra  le  più  prestigiose  al  mondo,  ed  entra  nel  pool  dei  suoi  fotografi  sportivi,  seguendo  i  Campionati  di  calcio  di  serie  A  e  B.  Documenta  i  più  grandi  eventi  sportivi  come  Finali  di  Champions  League  tra  cui  Manchester  e  Istanbul.  ed  è  inviato  sui  campi  di  tutta  Europa  per  seguire  le  partite  delle  squadre  italiane  in  Champions.  Nel  2002  l'USSI  Trentino-Alto Adige  gli conferisce il  Nettuno  d'oro,  Premio  giornalista  dell'anno  per  il  2001.  Nel  2008, nuova avventura olimpica,  con  i  suoi  scatti  racconta le  Olimpiadi  di  Pechino  e  vive  la  soddisfazione  di  veder  scelte  alcune  sue  foto  dell’Inter  per  il  libro  del  Centenario. 

Nel  2012  passa  all’agenzia  Getty  Images  continuando  a  seguire  le  partite  di  serie  A  in  tutta  Italia  e  le  Olimpiadi  di  Londra, domve diventa il  fotografo  di  Casa  Italia.  A  Trento,  la  sua  agenzia  continua  a  collaborare  con  il  quotidiano  Alto  Adige,  che  nel  frattempo  è  diventato  Trentino,  e  diventa  corrispondente  provinciale  dell'ANSA.  Per  più  di  un  decennio  ha  curato  la  parte  fotografica  degli  uffici  stampa  di  Ciaspolada,  Stella  Alpina,  Film  Festival  Città  di  Trento,  Premio  Pezcoller,  le  feste  Vigiliane,  Riva  fiere.  Nel  2017  un  suo  scatto  delle  Olimpiadi  di  Atlanta  viene  scelto  per  il  libro  del  centenario  di  Nikon.

La mostra propone una selezione delle sue immagini più significative, dal record dell'ora di Francesco Moser ai successi olimpici di Usain Bolt, passando per alcune istantanee dedicate alla bellezza e all'intensità di sport come il calcio, il rugby e il ciclismo.      



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