Internazionale: Bekele, anteprima scozzese
Il debutto stagionale di Kenenisa Bekele e l'intensificarsi dell'attività indoor occupano larga parte del consueto bollettino internazionale dell'atletica. Vedremo quanto accaduto nell'attività campestre, i risultati delle maratone e delle corse su strada dell'ultimo week-end ed un'ampia copertura delle competizioni indoor. Infine, la ripresa dell'attività in Australia. Bekele non perdona Il pluricampione del mondo di cross Kenenisa Bekele ha esordito a Edinburgo (sede dei Mondiali in marzo) superando di un secondo la coppia di avversari più accreditati, l'eritreo Tadese ed il kenyano Kipchoge. Tadese si era laureato iridato di cross la scorsa stagione a Mombasa, approfittando del ritiro di Bekele, ed ha mal digerito la sconfitta di sabato. Bekele (ancora giovanissimo con i suoi 26 anni da compiere in giugno, sposato da poche settimane) ha sostenuto un test assai positivo che gli ha fatto apparentemente cambiare parere sul proseguimento della stagione invernale. Nell'intervista del dopo-gara Bekele ha dichiarato che potrebbe correre ai Mondiali Indoor di Valencia e disertare quelli di cross in programma proprio ad Edinburgo, per i quali l'orientamento iniziale era quello della riconquista del titolo iridato. Ogni decisione sul proseguimento dell'inverno di Bekele pare rimandata al prossimo fine settimana. Etiopia anche nel cross femminile, con il terzo successo consecutivo (come per Bekele) della giovanissima Burika, perfettamente ripresasi dopo il grave infortunio patìto nella seconda metà del 2007, che ha nettamente preceduto la kenyana Linet Masai (iridata junior) e Vivian Cheruiyot, seconda la scorsa stagione. Eccezionale la gara della baby-britannica Twell, giunta quarta con lo stesso tempo della Cheruiyot davanti all'esperta ungherese Kalovics. Cross spagnoli: ancora Soi Due importanti cross sono stati disputati nel fine settimana spagnolo, entrambi aggiudicati da specialisti kenyani. A Elgoibar si è imposto Leonard Patrick Komon, un ventenne, su Bernard Kipyego Kiprop e Cuthbert Nyasango (Zimbabwe). Nelle immediate retrovie gli spagnoli, rappresentati da Juan de la Ossa, Higuero e Martinez. Prisca Jepleting Cherono ha vinto il cross femminile sull'etiope Wude Ayalew e la russa Konovalova. Nelle gare riservate alle categorie giovanili, presenze italiane consolidate dal quinto posto di Ahmed El Mauzory e dal tredicesimo di Marco Passeri tra gli uomini, e con l'ottavo posto di Valeria Roffino, il decimo di Veronica Inglese e l'undicesimo di Marika Rubino tra le ragazze. A Fuensalida nuova vittoria di Edwin Soi Cheruiyot, recente trionfatore al Campaccio, sull'etiope Feleke. Solo quarto Sergey Lebid. Ad Eunice Jepkorir la gara femminile, nella quale Marta Dominguez non ha saputo far meglio del quarto posto, superata con netto margine dalle portoghesi Monteiro e Felix. Maratone e corse su strada Leonard Mucheru Maina, dall'ottobre scorso nuovamente atleta del Kenya dopo qualche stagione passata sotto la bandiera del Bahrein con il nome di Mushir Salem Jahwer, ha vinto la Tiberias Marathon in Israele col primato della corsa di 2:10:32. Ha preceduto Kennedy Mburu (2:10:37), Jackson Kipkoech (2:10:57) e Samuel Muturi (2:11:15). Primo non-kenyano è l'etiope Teshome Gelana, quinto, in 2:11:58. Nelle maratone americane del week-end successo del neozelandese Aish e della etiope Zekiros a Phoenix, rispettivamente con 2:13:20 e 2:31:14, e gran tempo di un'altra etiope nella Chevron Marathon di Houston, Dire Tune Arissi, che ha vinto in un ottimo 2:24:39. David Cheruiyot, kenyano, si è aggiudicato la maratona maschile in 2:12:31. Sempre a Houston si è corso per il titolo statunitense di mezza maratona, con successi di James Carney in 1:02:21 e Kate O'Neill in 1:11:57. Il mare d'inverno La località di Egmond aan Zee, in Olanda, presenta in calendario una mezza maratona che si corre, per parte del tracciato (ben sette chilometri dei ventuno previsti), a ridosso del mare. Il successo di domenica scorsa è andato all'etiope Mulugeta Wami in 1:04:33. Tra i nomi più noti, il kenyano Paul Kimaiyo Kimugul (terzo nell'ultima Stramilano) ed il neo-canadese Jon Brown, notissimo maratoneta ex-britannico, rispettivamente quarto e settimo. Tra le donne vittoria di Shiru Deriba, una etiope di stanza in Olanda, con 1:13:21 (fu quarta nella maratona di Amsterdam in ottobre) sulla kenyana Hilda Kibet. Russia: Ukhov 2.35, Simagina 6.94 Dopo il debutto a 2.34 (assieme a Silnov), Ivan Ukhov ha fatto ancor meglio a Chelyabinsk superando quota 2.35 (Silnov 2.30). Si tratta del miglior risultato della settimana, al pari del 6.94 ottenuto nel lungo femminile da Irina Simagina (argento olimpico) a Mosca sabato scorso nella Coppa di Natale. Con una serie tutta oltre i 6.80 ed un debutto a fine 2007 di 6.88, la Simagina è già all'inseguimento dei sette metri. Da Mosca anche 5.70 di Kucheryanu nell'asta e 17.02 di Plotnir nel salto triplo, davanti al giovanissimo Adams (16.86, personale), primo russo di colore a balzare agli onori della cronaca, abbastanza conosciuto anche in Italia per aver gareggiato all'European Youth Olympic Festival di Lignano nel 2005. Per Borzakovskiy un'altra vittoria sui mille metri in 2:24.21, mentre tra le ragazze risultati interessanti sono venuti dalle distanze solitamente poco praticate come i 300 metri (37.26 della Pospelova) ed i 500 (1:08.52 di Natalya Nazarova). Per finire, nell'alto, 1.94 della Kivimyagi-Novoseltseva, vincitrice a parità di misura sulla Shkolina. Nelle prove multiple arriva il primo over-6.000 punti della stagione nell'eptathlon (6.005), opera di Aleksandr Pogorelov a Mosca. Nel pentathlon ottimo 4.640 di Anna Bogdanova. Indoor negli USA La stagione indoor USA produce poche cose da segnalare: a Fayetteville (assente l'annunciato J-Mee Samuels, che a Osaka ha rappresentato gli States sui cento metri), il miglior risultato è venuto dai 60 ostacoli maschili (7.57 di Hicks). Chris Johnson, sprinter di modesta notorietà, ha vinto i sessanta in 6.62 superando colleghi di specialità più famosi come Micheal Rodgers (diverse apparizioni in Italia la scorsa stagione), Trell Kimmons e Ivory Williams (entrambi protagonisti della scena internazionale da junior). Il saltatore Sellers non è andato più su di un modesto 2.19. Si è rivisto il veterano Walder, 36 anni, negli anni '90 quotatissimo saltatore in lungo, che ha saltato 7.57. Rientrava dopo una sospensione di due anni subìta nel 2004. A Kent, tradizionale fucina di ottime prestazioni indoor nei lanci, 24.28 di A.G. Kruger nel peso con maniglia. Due stagioni orsono si era imposto nello stesso meeting con un centimetro in meno di quanto ottenuto sabato. Nella specialità tradizionale per i lanciatori (il peso) il miglior risultato è giunto da Adam Nelson (esordio con 20.71 a Hanover). Buona la doppietta di Aleesha Barber a State College (nessuna apparente parentela con le pin-up Me'Lisa e Mikele) che ha vinto i 300 in 38.18 ed i 55 ostacoli in 7.75. La città di Lexington, nel Kentucky, dispone un impianto dello sviluppo di 291 metri che permette la disputa di specialità del settore lanci a livello indoor, come il lancio del disco. Venerdì scorso, negli ampi spazi della Nutter Field House, Doug Reynolds ha lanciato a 62.14 e Rashaud Scott a 61.98, misura che l'atleta non ha mai avvicinato all'aperto. Nelle gare di corsa 8.09 per l'atleta della Guinea Fofanah sui 60 ostacoli e doppietta di Dallas Robinson nella velocità con 6.64 e 21.10. Dai lanci esordio della trinidegna Borel-Brown con 17.40 a Blacksburg. Evora plana a 17.11 Il miglior risultato tecnico femminile del fine settimana indoor europeo (Russia esclusa) è l'1.97 della tedesca Ariane Friedrich nel salto in alto, ottenuto a Stadtallendorf, due giorni dopo aver compiuto il ventiquattresimo compleanno. Vantava in precedenza un miglior salto di 1.94, e grazie al sensibile miglioramento si è issata in vetta alle graduatorie mondiali stagionali. La Friedrich, nel 2003, si era laureata campionessa europea junior. In Portogallo ha esordito il campione del mondo di salto triplo Evora, che a Pombal ha raggiunto la misura di 17.11, mondiale stagionale. La tedesca Hingst ha superato i 4.60 nell'asta a Ludwigshafen. In Scozia, nella Kelvin Hall di Glasgow, Allan Scott ha esordito sui 60 ostacoli a suon di mondiale stagionale (7.52). Italia all'estero Claudio Stecchi (classe 1991) ha vinto con 4.57 la competizione di categoria al meeting di asta di Oyonnax, in Francia. La progressione: 4.22 alla seconda prova, 4.42 e 4.57 alla prima e tre errori a 4.72. Nelle gare élite vittorie della britannica Dennison con 4.35 e dell'under 23 francese Renaud Lavillenie con 5.58. Sydney Track Classic La stella del meeting è stata l'ostacolista-velocista Sally McLellan, una ventiduenne dal fisico straordinario già a grandi livelli la scorsa stagione: nel debutto stagionale ha vinto gli ostacoli in 12.81 ed i cento piani in un ventoso 11.26. La McLellan vanta personali di 11.14 e 12.71, risalenti al 2007, e potrebbe correre sia i 60 che i 60 ostacoli ai prossimi mondiali indoor. Nelle altre gare, "personal best" per il pesista Martin (20.63) e 20.56 del neozelandese Dolphin sui 200 metri. Saladino ad Atene Il meeting di Atene, in programma tra un mese esatto, conterà sulla presenza del campione del mondo di salto in lungo Irving Saladino. A sfidarlo, in pedana, il leader mondiale stagionale 2007 Louis Tsatoumas, assente ai mondiali di Osaka per infortunio. Dal lungo femminile invece arriva la conferma che Tatyana Lebedeva salterà la stagione indoor a causa del recente intervento chirurgico cui si è sottoposta alla fine dell'estate. Chambers ci riprova Ormai prossima al rientro, invece, Lashinda Demus, quattrocentista ad ostacoli divenuta recentemente madre di due gemelli. Obiettivo primario è l'Olimpiade, ma la rincorsa parte da lontano, cioè dalla corrente stagione indoor per la quale ha programmato alcune apparizioni. Infine, un ennesimo rientro, quello di Dwain Chambers, che dopo l'esperienza nel football rigioca la carta della velocità: il noto velocista londinese sarà ai blocchi dei 60 metri sabato prossimo in occasione dei South of England Championships, alla ricerca del passi per i Trials britannici pre-mondiali. Simpson si ritira Brandon Simpson, uno dei più forti quattrocentisti giamaicani dell'ultimo decennio, che optò per la cittadinanza del Bahrain alcune stagioni fa, ha annunciato il ritiro dalle competizioni in una intervista rilasciata alla testata Jamaican Observer. Simpson, 26 anni e mezzo, ha addotto le ragioni del ritiro a problemi fisici causati da infortuni. Tre volte sul podio mondiale con la staffetta 4x400 giamaicana ed oro ai mondiali junior 2000 sempre con la staffetta, lascia l'attività con un primato personale di 44.64 ottenuto al meeting di Rieti edizione 2006. Coming up Per la ricca Standard Chartered Dubai Marathon di sabato prossimo, oltre alla presenza confermata di Haile Gebrselassie, che condizioni permettendo andrà all'attacco del record del mondo della maratona, sono state sciolte le riserve relative alla presenza di Lornah Kiplagat, che sarà regolarmente al via dopo aver raggiunto la sede della gara giovedì prossimo. Cross importanti toccheranno sedi spagnole e francesi, mentre l'attività indoor conterà appuntamenti importanti in Germania a Wuppertal, in un meeting di salti, e a Nordhausen (lancio del peso), con l’abbondante attività USA ed in Russia, con i campionati moscoviti. Blanka Vlasic debutterà sabato a Hustopece, nel primo dei meeting di salto in alto del Moravian Tour. La seconda tappa del circuito avrà luogo a Trinec lunedì prossimo. Donald Thomas, iridato dell'alto maschile, esordirà al coperto sul suolo europeo a Goteborg la settimana successiva. Tutti i numeri dell'attività indoor (da fine ottobre ad oggi) sono disponibili nella sezione statistiche con le liste mondiali 2008, in calce alle quali sono presenti anche i risultati outdoor di queste due prime settimane dell'anno. Marco Buccellato
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