Internazionale: Bekele-show, Kanter oltre i 70



Archiviata l’edizione 2007 del Golden Gala, il circuito IAAF è tornato 48 ore dopo con il meeting di Sheffield, nel quale Kenenisa Bekele è tornato a splendere dopo una prima metà d’anno tormentata. Dopo la vetrina di Sheffield, qualche numero da Ostrava e Debrecen e la consueta sorvolata sui risultati provenienti da tutto il mondo. Una giornata uggiosa Nonostante le cattive condizioni climatiche Kenenisa Bekele ha inferto a Sheffield una sonora lezione al bianco più pericoloso per la comunità africana dei corridori, quel Craig Mottram temuto, rispettato ed assai considerato. Alla fine del 3000 metri che ha portato Bekele al nuovo personale di 7:26.69, il distacco sull'australiano è stato di cinquanta metri. L'etiope è transitato in 2:29.57 al primo mille metri, 5:02.72 ai duemila prima di prendere il largo e concludere con un ultimo chilometro squassante cronometrato in 2:23.97! Spezzando la distanza in due frazioni, Bekele ha condotto il primo 1500 in 3:46.6, il secondo in 3:40.1. Appunti da Sheffield Altri brillanti protagonisti della gara di Sheffield sono stati gli specialisti made in USA; dietro Mottram (7.35.00) si sono messi in evidenza il poco conosciuto Solinsky (7:36.90) ed il solito Dathan Ritzenhein (7:39.03). L'aria fredda e piovosa che ha restituito all'atletica di vertice Bekele ha bagnato le polveri a Tyson Gay, ma si tratta solo di una impressione. Al gelo e col vento contrario, lo statunitense è stato pur capace di correre in 10.13. Sempre nello sprint gran volata a due di Wallace Spearmon ed Usain Bolt. Al termine dell'ennesimo confronto diretto 20.08 per entrambi, con valore aggiunto del primato d'Irlanda di Paul Hession (20.44). Gli inglesi hanno vinto soltanto due gare, i 1500 maschili con Andy Baddeley (ottimo 3:34.74 e vittoria su Bernard Lagat) ed i 400 femminili con Nicola Sanders (51.01), che aveva però di fronte le americane di classe 2. Interrotta per la incessante pioggia, l'asta maschile ha sancito il primo posto dell’australiano Steve Hooker con 5.65. La scuola del talento Ecco i "World Youth Best" stabiliti nella quinta edizione dei Campionati del Mondo Under 18, conclusi domenica scorsa ad Ostrava. Tra i ragazzi hanno brillato due ostacolisti USA, Wayne Davis (13.18 con gli ostacoli da 91,4 cm) e Willian Wynne (49.01 con quelli da 84cm). In campo femminile l'unico primato è arrivato dalla marcia, grazie al grandioso 20:28.05 di Tatyana Kalmykova. Non poteva mancare all'appello delle medaglie d'oro il sensazionale ucraino Nesterenko, vincitore del disco con 68.54 (70.67 in qualificazione). Altri risultati tecnicamente rilevanti sono arrivati dagli 800 femminili, vinti dalla romena Lavric in 2:04.29, dai 3000 di Mercy Cherono (8:43.94) e dalla straordinaria australiana di origini russe Parnov, che nell'asta ha vinto l'oro con 4.35 superando la stellina greca Stefanidi. Nel triplo femminile vittoria della cubana Alcantara con 13.63, ma già accreditata di un incredibile 14.21. Il medagliere: top-score per gli USA con 14 centri, di cui sette d'oro, a seguire il Kenya con 6 ori (undici volte sul podio) ed i russi con quattro ori e dieci medaglie complessive. L'Italia, grazie ai bronzi di Elena Vallortigara e Vito Di Bari, si piazza trentesima. Molto bene anche la Giamaica (nove medaglie) e la sorprendente Croazia, che porta a casa tre argenti. Debrecen, provincia moscovita Anche in questo caso due bronzi per i colori azzurri, con Abate sui 110 ostacoli e Meucci nei diecimila. Il piazzamento italiano nel medagliere (decimo posto) conforta vista la concorrenza e non rende piena giustizia all'impegno ed alla qualità mostrati da diversi atleti, miglioratisi in quello che era il principale appuntamento di categoria della stagione. Scontato da dire, ma la Russia ha fatto tutto ciò che poteva per impressionare grazie a forza d'urto e valore dei singoli. I suoi 334 punti, nella speciale classifica, rapportati a quelli della nazione seconda classificata (la Germania con 140), parlano da soli. La squadra russa degli anni a venire è già largamente in cantiere. In termini di medaglie d'oro, la Russia ne ha portate via quindici, due volte e mezzo quelle della Gran Bretagna (sei), che dopo la Russia è la nazione che ha raccolto il maggior numero di primi posti. Ai russi sono andate complessivamente 35 medaglie, tredici ai tedeschi, undici ai britannici, dieci ai francesi e nove ai polacchi. Alcuni records dai campionati Il britannico Williamson ha vinto i cento metri in 10.10, ribaltando l'esito degli Europei Junior di due anni fa, quando fu sconfitto dal connazionale bianco Pickering, qui battuto con tutti gli onori in 10.14. Star dei campionati il vice-capolista stagionale del decathlon, il bielorusso Krauchanka (che preferisce essere chiamato Kravchenko), già vincitore nel super-decathlon di Goetzis, che ha vinto come da pronostico le prove multiple col nuovo primato della manifestazione (8.492 punti). La staffetta veloce inglese ha eguagliato il primato europeo di categoria correndo in 38.95 (senza Williamson), e quella russa ha migliorato il record precedente nella 4x400 in 3:02.13. Scontato il primato della manifestazione nelle siepi femminili (9:39.40 della polacca Kowalska), han fatto lo stesso la romena Morosanu sui 400 ostacoli (54.50), la discobola russa Karsak (64.40 e clamorosa vittoria sulla più quotata Pishchalnikova, oro europeo a Goteborg), la giavelottista tedesca Stahl (62.17) e la marciatrice russa Shemyakina (1:28:48). Per finire in bellezza, nella 4x400 anche la ragazze della Russia hanno vinto l'oro a suon di primato europeo under 23, con 3:26.58. Risultati dal mondo Questa settimana partiamo dal continente americano: a San Salvador i Campionati del Nord e Centro America, con alcune individualità di spicco in Jordan Vaden (sotto i venti secondi sui 200 la scorsa stagione), cronometrato in 20.17, l'ostacolista Faulk (13.35), e le giamaicane della staffetta veloce che hanno preceduto le quotate statunitensi. A Windsor si sono disputati i campionati canadesi: la finale di maggior significato tecnico, inficiata dal troppo vento a favore, è stata quella dei cento ostacoli femminili, dove l'ex-campionessa del mondo Felicien ha superato Angela Whyte in 12.50 (contro 12.55). Nelle gare maschili 45.10 di Tyler Christopher sui 400 e 1:44.93 di Gary Reed sugli 800 metri. Al canadese di origini italiane Massimo Bertocchi il decathlon, con titolo conquistato a quota 7.704 punti. A Bogotà, in Colombia, lambisce gli 80 metri un giavellottista argentino, Pablo Pietrobelli, che realizza il primato nazionale con 79.45. Europa: Kanter-Alekna sfida a distanza Negli ultimi meetings finlandesi 20.53 del pesista Haggblom ed 83.20 di Koski-Vahala nel lancio del giavellotto. In Francia testarda affermazione di Tahri a Metz, che dopo aver visto annullare il risultato ottenuto in Golden League a Parigi a causa dei pasticci combinati dai giudici, ha fatto il vuoto rimediando una posizione d'avanguardia nella gerarchia stagionale delle siepi in 8:09.06. A Bron 11.18 della Harrigan (Isole Vergini Britanniche), 18.03 della simpatica pesista Manfredi e 13.50 nel triplo di Thaimi O'Reilly (gara vinta dalla N'Zola con 14.47 ventoso). Ad Albertville secondo posto del martellista azzurro Marco Lingua (75.95) dietro il russo Zagornyi (78.60). Il duello si è ripetuto a Chambèry con esito identico: primo Zagornyi con 77.08, secondo Lingua con 75.05. Dai lanci ancora un grande risultato da Gerd Kanter, che a Kopavogi, in Islanda, ha lanciato a 70.36 (serie: 63.68, 63.96, 65.61, 69.96, 70.36, 67.91). Venerdì scorso Alekna ha replicato a Klaipeda, in Lituania, con 69.90. In Russia il titolo nazionale dei diecimila metri femminili è andato alla campionessa europea Inga Abitova in 31:26.08. Nella stessa località (Zhukovskiy) si sono contemporaneamente disputati anche i campionati di prove multiple, con esiti favorevoli a Sysoyev (8.267 punti) ed alla Bogdanova (6.289). Ancora dai diecimila, a Barakaldo vittoria di Ejegayehu Dibaba (31:18.97) davanti all'altra etiope Kiros (31:20.66). Per finire, l'Africa: ai campionati algerini 8.11 del lunghista Nima (sesto al Golden Gala). Il mauriziano Buckland, vittima di una frattura da stress, non prenderà parte ai mondiali. I sudafricani Van der Merwe (400 metri) e Van Vyk (disco) hanno invece abbandonato l'attività per dedicarsi al rugby. Prodigi si nasce Vale la pena di segnalare il miglior risultato mondiale al limite dei 10 (dieci) anni (!) della bambina ungherese Zsofia Bacskay, classe 1997, cha a Varazdin ha lanciato il martello a 34.14. Ancora dalle categorie iper-giovanili, la statunitense Shannon Reynolds (classe 1993..) ha corso i 400 metri in 53.10! Le graduatorie mondiali stagionali, complete di pressoché tutto quanto mostrato nel corso del 2007, sono fruibili all'interno della sezione statistiche. Nel prossimo fine settimana l'atletica internazionale offrirà i campionati d'Europa junior ad Hengelo, i campionati tedeschi ad Erfurt, i meetings di Madrid, La Roche-sur-yon, Tallinn e Lapinlahti. Da oggi via ai Giochi Africani, e sempre oggi, in Grecia, il prestigioso meeting di Rethymno, con Wariner, Spearmon, Bolt, Alekna, Kanter e la Lebedeva. Per l'Italia, Lingua, Bettinelli, Carabelli, Bani e Tschurtschenthaler. Marco Buccellato


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