Internazionale, Chicago esalta Wanjiru
In primo piano la bellissima maratona di Chicago, resa quest'anno ancor più spettacolare da un epico epilogo della corsa maschile in cui Sammy Wanjiru ha riscattato il ritiro primaverile a Londra con una prestazione da incorniciare. In sommario anche i Giochi del Commonwealth di Nuova Delhi, ancora in corso di svolgimento, e i principali motivi di interesse dell'attivitò internazionale degli ultimi giorni.
La Chicago Marathon
La maratona di Chicago è stata nobilitata da prestazioni superlative, culminate in campo maschile con l'eccezionale tratto finale: vittoria contesa da Samuel Wanjiru, campione olimpico che quest'anno si era ritirato a Londra, e dall'etiope Tsegay Kebede, che proprio nella maratona londinese aveva colto un favoloso successo. Negli ultimi due chilometri e mezzo i due si sono affrontati a viso aperto per l'entusiasmo del pubblico del circuito e di quello televisivo. Strappo dopo strappo, alla fine è uscito vincitore Wanjiru, che a mezzo chilometro dall'arrivo ha inferto la mazzata decisiva staccando l'etiope, incapace di reagire all'ennesimo allungo del kenyota. Per Wanjiru un crono di 2:06:24, per Kebede 2:06:43, prestazioni notevolissime considerata la temperatura poco meno che estiva.
Shobukhova, la migliore dell'anno
Assai più netto il successo di Liliya Shobukhova in campo femminile. La russa ha centrato il primato nazionale e la quindicesima prestazione assoluta di sempre (decima posizione all-time), oltre che il miglior crono del 2010 (2:20:25). Perfetta nella distribuzione (1:10:00 a metà gara), e senza avversarie in grado di competere con i ritmi folli che hanno contraddistinto la sua corsa. Come Wanjiru, aveva trionfato nella maratona dell'Illinois anche la scorsa stagione. Per l'etiope Atsede Bayisa un eccellente secondo posto in 2:23:40. terza, con primato personale ampiamente migliorato, la 36enne russa Maria Konovalova-Pantyukhova in 2:23:50. Quinta la Mikitenko, quarta la sorpresa statunitense Davila in 2:26:20. L'ex-olimpionica Joan Benoit Samuelson, cinquant'anni passati da un po', ha chiuso in un notevole 2:47:50. La classifica delle World Marathon Major 2009-2010 vede Wanjiru al comando nel ranking maschile con 75 punti (10 su Kebede), e l'irraggiungibile Shobukhova in quello femminile. Con 85 punti l'atleta russa totalizza oltre il doppio della seconda in classifica, la tedesca Mikitenko (41).
Eindhoven Marathon
L'ex-campione del mondo dei 10000 metri Charles Kamathi, secondo a Milano, si è imposto brillantemente a Eindhoven in 2:07:38, stesso tempo di Nicolas Chelimo Kipkorir. Terzo il 32enne Paul Biwott in 2:07:40. La maratoneta etiope Atsede Habtamu, prima la scorsa stagione a Berlino, ha colto un nuovo importante successo in 2:25:35. Seconda la connazionale Tsega Gelaw in 2:30:07.
Le altre maratone e corse su strada
Il kenyota Japhet Kipkorir ha preso il comando della maratona australiana di Melbourne a metà percorso e non ha più ceduto fino al traguardo, vincendo in 2:11:04, primato della corsa. A Bruxelles vittoria di Levy Matebo in 2:13:30. A Buenos Aires primo posto per l'argentino Rodrigues in 2:17:31. A Poznan, in Polonia, Samson Kimeli Chebii vince in 2:19:14. Komon ancora in evidenza: dopo aver stabilito il primato del mondo 15 giorni fa, il kenyano Leonard Komon si è nuovamente imposto in una corsa su strada di 10 km, stavolta a Berlino. Di tutto rispetto la prestazione (27:12).
Giochi del Commowealth
Al termine dei primi sei giorni di gare, finalmente risultati tecnicamente interessanti, dopo un inizio un po' sottotono e un clima concitato in alcune finali, come quella dei 100 femminili, che ha visto prima la squalifica di Sally Pearson per falsa partenza un'ora dopo lo svolgimento della gara, e nelle ultime ore la privazione dell'oro della nigeriana Osayomi, positiva per uno stimolante. La Pearson si è rifatta ieri, vincendo l'oro nei 100 ostacoli in 12.67 (primato dei Giochi) sulla canadese Whyte (12.98). Di ieri anche il successo di Cydonie Mothersill nei 200 in 22.89 e dell'olimpionico Steve Hooker nell'asta con 5.60.
Nelle prime sei giornate tree triplette kenyane, sugli 800 maschili (vittoria di Lalang), nelle siepi femminili (prima la Chemos), e in quelle maschili (Matelong) senza particolari riscontri tecnici. Il campione europeo dei 400 ostacoli ha vinto una bella finale contro Van Zyl (48.52 e 48.63). Ancora ostacoli di marca britannica col successo di Andy Turner nei 110 in 13.38. Nel disco oro all'australiano Harradine con 65.45, argento all'indiano Gowda (63.69), un atleta allenato dalll'ex-campione del mondo di getto del peso John Godina. Nancy Lagat ha vinto prima i 1500 metri in 4:05.26 poi (ieri) gli 800 in due minuti e un centesimo.
Kipsiro, doppia beffa
Le altre gare: saltata mezza Giamaica nei 100 maschili per infortunio, l'ha spuntata il sopravvissuto Lerone Clarke in 10.12 su Mark Lewis-Francis (10.20 ma 10.15 nei turni eliminatori). Kipchoge e gli altri kenyani hanno perso i cinquemila per mano dell'ugandese Kipsiro, che solo poche ore fa ha concesso il clamoroso e storico bis sui 10000 metri, imponendosi in una serrata volata in 27:57.39 su Daniel Salel (27:57.57) e Joseph Birech (27:58.58).
Il canadese Amrstrong ha vinto il peso con 21.02. Notevole il 50.10 di Amantle Montsgo (Botswana) nei 400 donne. Domenica scorsa il successo dell'australiano Lapierre nel lungo con 8.30. A sopresa, i 400 maschili sono andati al poco conosciuto 32 enne kenyano Mark Mutai in 45.44. La neozelandese Adams ha dominato il peso femminile con un ottimo 20.47. Si chiude giovedì, mentre domani tocca alle finali delle staffette: in batteria si sono ben mossi i canadesi (38.45) e la rappresentativa inglese (38.67).
Asia in pista
Ieri a Niigata (Giappone) 27:50.64 del kenyano Kuira sui 10000 metri. Nei diecimila femminili 31:44.93 della Sugihara sulla Nakazato (31:53.22). Nelle gare più brevi 1:46.18 di Yokota negli 800. In Corea (campionati nazionali) grande prestazione del marciatore Kim Hyun-Sub, che ha abbassato il record nazionale dei 20 chilometri a 1:19:36.
Il mondiale di mezza maratona
In calendario sabato prossimo in Cina, a Nanning. Leit-motiv, come nelle passate edizioni, il duello tra Zersenzy Tadese, eritreo, e i kenyani. Tadese ha vinto ben quattro volte il mondiale, e detiene il record della specialità, portato quest'anno a 58:23. Oltre ai kenyani, ugandesi, tanzaniani ed etiopi tenteranno l'ascesa al podio. In campo femminile solita orda africana, capitanata dalle kenyane e dalle etiopi.
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