Internazionale: Cina con Pechino all'orizzonte
Fari puntati sulla decima edizione dei Giochi Nazionali cinesi, ricchi di prestazioni sorprendenti e di personaggi nuovi e seminuovi. Il solito panorama sulle maratone d'autunno completa questa edizione delle notizie dell'atletica internazionale. Dalla Cina con furore Un quasi-record del mondo e due mondiali juniores hanno spettacolarizzato i risultati tecnici dei Giochi Nazionali cinesi conclusisi a Nanjing sabato scorso. L'impresa assoluta è stata sfiorata da Yu Chaohong, che per l'inezia di tre secondi ha fallito il primato del mondo sui 50 chilometri di marcia. Il marciatore cinese non è uno sconosciuto: era stato selezionato per le Olimpiadi di Atene, dove aveva destato grande impressione mancando il podio per una manciata di secondi, classificandosi al quarto posto. Il suo 3h36'06", nuovo primato asiatico, segue nella lista all-time il 3h36'03" che Robert Korzeniowski ottenne ai mondiali di Parigi del 2003, attuale record del mondo. Il risultato del russo Nizhegorodov, 3h35'29" ai campionati russi di Cheboksary del 2004, non è stato infatti omologato come tale. La 50 chilometri di marcia ha portato anche altre prodezze cronometriche: innanzitutto le prestazioni del secondo e del terzo classificato, Zhao Chengliang con 3h36'13" e Gadasu Alatan con 3h40'23", ma anche il miglior risultato mai ottenuto da un atleta di categoria junior, il 3h41'30" del diciannovenne Ni Liang. Benissimo anche lo stupefacente Li Gaobo (16 anni) che ha marciato e vinto i 20 chilometri in 1h18'22". Nel corso della stagione il piccolo fenomeno ha fatto ancor meglio nell'appuntamento del Challenge IAAF a Cixi, sempre in Cina, con 1h18'07". L'altro exploit giovanile è uscito sulla ruota dei 400 ostacoli femminili, grazie a Wang Xing, nemmeno 19 anni, che con 54"40 ha migliorato il precedente limite di Lashinda Demus. La Wang era uscita in batteria ad Helsinki per squalifica, ed a Nanjing è stata battuta da Huang Xiaoxiao, che con 54"18 ha confermato la brillante impressione suscitata ai mondiali, dove ha chiuso la finale al quinto posto. Liu e gli altri Il protagonista mediatico della manifestazione è stato comunque lui, il campione olimpico e primatista del mondo dei 110 metri ostacoli Liu Xiang, un personaggio che gode in patria di un seguito inusitato e la cui popolarità è diventata un fenomeno commerciale e di comunicazione. Ottima la resistenza del ragazzo all'enorme pressione cui è sottoposto, ed ottima la resa tra gli ostacoli: 13"10. Sarà difficile trovare altri come lui nel tempo che resta fino ai Giochi di Pechino 2008, ma qualche sorpresa verrà certamente fuori dal grande serbatoio delle province. La maggior parte degli atleti e delle atlete che hanno ottenuto prestazioni di alto livello quest'anno è ancora sotto i vent'anni, e tanto patrimonio di semi riserverà il fiorire di più di un talento. Degli altri risultati delle gare maschili val la pena di citare il record nazionale di Meng Yan sui 400 ostacoli (49"19), e quello del giovane colosso Zhang Qi nel peso (primo over-20 della storia con 20,15). Dalle ragazze meno qualità specifica ma una densità a livello medio-alto davvero spaventosa. Nemmeno la notizia della positività all'antidoping di Sun Yingjie, una delle protagoniste dell'incredibile tour de force maratona-diecimila metri di sabato e domenica di due week-end fa, ha tolto valore alla manifestazione. Xing Huina, l'oro olimpico di Atene dei 10000, ha prima vinto la sua gara, come visto nella scorsa edizione della rubrica, poi è stata squalificata sui 1500 (dopo essere giunta prima al traguardo) a causa di una gomitata, ed ha chiuso le fatiche della settimana vincendo anche i 5000 metri. Bandiera gialla Altre protagoniste: Huang Xiaoxiao, che prima di vincere i 400 ostacoli si era imposta anche sul piano in 51"95, la 19enne Liu Qing che si è permessa il lusso di doppiare la vittoria sui 1500 ai danni della Xing Huina (in 4'04"00), con quella sugli 800 (in 1'59"74), l'astista Zhao Yingying, anche lei 19 anni, al primato asiatico junior con 4,40 (ma ha già fatto meglio in sala durante l'inverno), ed il thrilling del lancio del disco con la vittoria di Li Qiumei (64,89) all'ultimo lancio su Huang Qun (64,53). Infine, la solita sfilata di marciatrici sotto l'ora e trenta minuti (stavolta ben sei, di cui due junior, compresa la vincitrice): titolo a Bai Yanmin in 1h27'37". Maratone confinanti Aldilà della kermesse made in China il week-end è stato ricco di maratone ed attività su strada. L'espressione tecnicamente migliore si è avuta indubbiamente a Venezia, mentre all'estero i risultati non sono stati cronometricamente esaltanti. A Reims, in Francia, i primi cinque classificati si sono succeduti nello spazio di poco meno di un minuto: l'etiope Kasine Adillo ha vinto in 2h12'02" dando oltre trenta secondi al kenyano Philip Kirui. A seguire l'altro etiope Fekadu Degefu ed il duo del Kenya Johnstone Changwony-Simion Maiyo. Per le donne, affermazione della francese Oliveras in 2h36'09" davanti alla russa Tatyana Mironova. Anche a Losanna la locale maratona è stata appannaggio di uno specialista etiope, Tesfaye Eticha (2h12'41"), l'unico a correre la distanza con una soluzione cronometrica apprezzabile: Philip Muia (ventitreenne kenyano) e Urguessa Weyessa (ventiduenne etiope) hanno chiuso alle sue spalle con tempi ben superiori alle due ore e quindici minuti. A Lubiana, in Slovenia, dominio dei maratoneti del Kenya grazie al successo di Samuel Njoroge in 2h15'47" e per i piazzamenti di Joshua Kipchumba, Joseph Rutto e David Kipkirui. Non significativa la prova femminile, chiusa più vicina alle tre ore che alle due ore e mezzo. Kenya d'Oriente Altri atleti kenyani sono ancora in attività all'interno degli stadi, precisamente in Giappone: a Niigata James getanda (28'16"55) e Samuel Ganga (l'ennesimo diciannovenne) hanno fatto il vuoto sulla concorrenza locale sui diecimila metri. Tra non molto Hachioji ospiterà una autentica festa dei diecimila metri, con iscritti moltissimi atleti con personali inferiori ai ventotto minuti. Kenya a casa sua La maratona internazionale di Nairobi ha proiettato alla notorietà degli addetti ai lavori il nome di Samson barmao, ventitreenne poco conosciuto capace di imporsi in 2h12'15" sul ben più noto Ben Kimondiu, che in carriera ha conosciuto un momento magico vincendo la maratona di Chicago nel 2001. Barmao è allenato da Bernard Barmasai, ex-primatista mondiale dei 3000 siepi, ed ora discreto maratoneta. La vittoria della corsa femminile è andata a Caroline Cheptanui in 2h36'08", atleta che gode di una certa popolarità anche in Italia per essersi classificata seconda nella maratona di Venezia edizione 2003. Lalova si fa nuova La fortissima sprinter bulgara Ivet Lalova, neo-primatista europea under 23 dei cento metri nella stagione appena trascorsa, sta seguendo un periodo di riabilitazione in un centro specializzato a Bonn. La Lalova ha subito un gravissimo infortunio in Grecia e dovrebbe riapparire in pista a recupero completato per la prossima estate. La Spagna che corre Podismo domenicale in molte località, con diversi nomi importanti: la mezza maratona di Granada ha visto il successo di Abdelkader El Mouaziz in 1h07'08". Il marocchino è tutt'ora uno dei migliori interpreti della maratona, e nel corso della stagione ha impreziosito il suo già ricco palmarès londinese con un brillante quarto posto, proprio davanti a Stefano Baldini. A Santiago de Compostela e Sabadell le altre due corse di 48 ore fa: nella prima, successo per Peter Kamais su Hillary Kipchumba; nella seconda Haron Pune, tanzaniano, ha battuto in volata Peter Korir. Il giorno prima, a Barakaldo, interessante guizzo della spagnola Alfonso (4'08"94 sui 1500 in questa stagione), che sulla distanza del miglio ha battuto atlete del calibro di Marta Dominguez ed Alina Proca, romena. A José Antonio Redolat, grande di Spagna, il successo nel miglio maschile. Domenica prossima appuntamento con l'Eurocity Marathon di Francoforte, ed il lunedì replica sui 42 chilometri a Dublino. Altre corse su strada e le prime battute del cross faranno da apripista all'evento sportivo-mediatico di maggior richiamo del mese, la maratona di New York, che cadrà in calendario la settimana successiva. Marco Buccellato
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