Internazionale: Daegu chiude il 2009 della pista
Con il meeting coreano di Daegu di venerdì scorso è calato il sipario sui grandi meetings internazionali del 2009. Il calendario ora proporrà la stagione autunnale della maratone ed alcune importanti manifestazioni di area, come i campionati asiatici, oltre ad eventi locali in Giappone e Cina. Fuori pista e fuori strada, regnerà il cross, signore dell'inverno.
Gli ultimi meetings
Il 2009 delle riunioni internazionali si è chiuso in Oriente con i meetings di Kawasaki e Daegu, l'impianto che ospiterà i campionati del mondo tra due anni, e che ha offerto le cose migliori, ad iniziare dalle volate dei velocisti statunitensi. Carmelita Jeter ha chiuso la stagione con 10.83 controvento (oltre mezzo secondo alla seconda classificata), mentre Tyson Gay ha nuovamente battuto Asafa Powell (9.94 contro dieci netti, anche per gli uomini vento contrario). Per lo statunitense si tratta della ventunesima prestazione della carriera sotto i dieci secondi. Asafa resta a sessanta. Per la Jeter un finale di stagione pirotecnico (nessuna sconfitta nel dopo-Berlino), condito da prestazioni cronometriche mai viste per continuità e qualità.
Nelle altre gare 4.60 della Isinbayeva, un bell'ottocento metri maschile con Kamel vittorioso in 1:45.09, e l'86.95 del finlandese Wirkkala nel giavellotto. Ancora, 12.60 della Foster negli ostacoli, imbattuta nel lungo post-mondiale, l'ottimo 66.37 della Abakumova (giavellotto) ed il buon lungo femminile con la Lebedeva vittoriosa all'ultimo salto di 6.78 sulla statunitense Jimoh (6.74). Nel meeting giapponese di Kawasaki (due giorni prima) Gay si era imposto in 10.13.
Attività in piste e pedane
Si sono disputati nell'arco di tre giorni i Corporate Team Championships di Okayama, dove molti dei kenyani che vivono e si allenano in Giappone sono stati chiamati all'appello dai propri teams di appartenenza. Tra i migliori risultati quelli sui diecimila maschili, con vittoria per soli tre centesimi di Gideon Ngatuny in 27:29.08 su Josephat Muchiri Ndambiri(27:29.11 per l'appunto) e John Thuo (27:30.08, stesso tempo dell'etiope Jarso, quinto a Berlino nelle siepi), e quelli dei cinquemila delgiorno successivo, con Ndambiri vittorioso in 13:11.46 sul diciottenne Ndiku (13:11.99). Tra le donne doppietta di Philes Ongori sulle stesse distanze ma senza crono memorabili. Il ceko Vadlejch ha nuovamente migliorato il primato nazionale junior di lancio del giavellotto a Domazlive, ottenendo la misura di 81.95.
Maratone nel mondo
Il miglior risultato della settimana è del kenyota Kenneth Mburu Mungara (già terzo a Praga in maggio), che nella Waterfront Marathon di Toronto ha bissato il successo dello scorso anno col nuovo record della corsa (nonché miglior tempo mai fatto registrare in Canada). Per il 36enne africano 2:08:32, e netto successo sugli etiopi Chala Lemi Demie (2:08:49) e Asfaw (2:09.23) e sull'altro kenyota Luka Kipkemboi Chelimo (2:10:27). Primo europeo il veterano ucraino Antonenko, undicesimo in due ore e venti. In campo femminile tripletta etiope: prima al traguardo Amane Gobena in 2:28:31 (seconda quest'anno a Los Angeles), davanti a Mulu Seboka in 2:29:38, terza Haile Kebebush in 2:30:48 (identico piazzamento conseguito anche nella maratona di Roma). A seguire le kenyane Muthoni e Cheromei e sesta la prima delle europee, la russa Volgina. Nella maratona di Varsavia successo di Teshome Gelana Etana (Etiopia) in 2:12:03 sul polacco Draczynski (2:12:56).
Il miglio di New York
La classica manifestazione della Fifth Avenue si è risolta con i successi di Shannon Rowbury (bronzo mondiale sui 1500 metri femminili) e del britannico esordiente Baddeley, che si è imposto su grossi nomi quali Bernard Lagat, Manzano e Lalang. I tempi, che hanno l'importanza che hanno in un miglio su strada, sono stati rilevati rispettivamente in 4:24 e 3:52.
Komon vicino al mondiale
Leonard Patrick Komon ha corso i dieci chilometri di Utrecht in 27:10, a nove secondi dal mondiale che il connazionale Kogo ottenne nel mese di marzo, sempre in Olanda. Komon è uno dei quindici atleti che nel corso della stagione si sono espressi sotto i tredici minuti nei cinquemila metri in pista. Al Golden Gala romano giunse terzo in 12:58.24. Nadia Ejjaffini (Bahrain, tesserata in Italia col Runner Team 99) ha vinto la corsa femminile in 32:37 con largo margine sulla lituana Drazdauskaité.
I programmi delle celebrità
Haile Gebrselassie ha nel mirino la maratona olimpica del 2012. Nel frattempo cercherà di abbattere altri tre primati del mondo per arrivare a quota trenta. Tra i tre candidati più probabili i primati dell'ora e dei ventimila metri, oltre che la mezza maratona (di cui detiene il record del mondo Samuel Wanjiru). Gabrselassie tornerà ai 42 chilometri in gennaio a Dubai, ma lo rivedremo sulla mezza distanza ancora prima, tra un mese in Portogallo, poi l'ultimo dell'anno a Trier, in Germania. Liu Xiang, tornato in pista recentemente a Shanghai, non ha affatto concluso il suo 2009: il cinese sarà infatti in pista nei mesi che seguiranno ai Giochi Nazionali, ai Campionati d'Asia ed ai Giochi del Sud-Est asiatico.
Ritiri
E' di poche ore fa l'annuncio definitivo del ritiro dall'attività di Yuliya Pechonkina-Nosova, primatista del mondo dei 400 ostacoli, costretta a saltare l'appuntamento mondiale (ma anche quello olimpico) a causa di ricorrenti problemi respiratori. Un'altra tedesca lascia l'attività, dopo i nomi di Nerius, Dietzsch e dell'eptatleta Kesselschlaeger. Si tratta di un'altra specialista delle prove multiple, Claudia Tonn, che è stata anche una lunghista di valore. Ritiro confermato anche per la norvegese Kjersti Tysse Platzer, argento olimpico sui venti chilometri di marcia.
Coming soon
Dopodomani inizierà il programma di atletica dei Giochi Francofoni di Beirut. Annunciati alcuni transalpini di alto livello come la Montebrun. Si avvicina il mondiale di mezza maratona a Birmingham, in calendario l'11 di ottobre, dove non ci saranno specialisti tedeschi, come annunciato da Detlef Uhlemann, responsabile tecnico di settore (fonte marathonscene.com).
Marco Buccellato
Nella foto Yusuf Saad Kamel, primo a Daegu, oro a Berlino nei 1500 metri (Giancarlo Colombo per Omega/FIDAL)
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