Internazionale, Dublino in "British Style"



Edizione settimanale delle news internazionali con il focus centrato sull'Europeo di cross-country di Dublino. A seguire le notizie dall'attività in pista, che regala ancora qualche buon risultato dall'Asia con i Giochi dell'Est e del Sud-Est asiatico,  il memorial Zatopek in Australia, le maratone negli Stati Uniti e le consuete notizie varie.

Numeri irlandesi

L'Eurocross in cifre "continentali": la Gran Bretagna esce ancora una volta tirata a lucido, con dodici medaglie conquistate sulle trentasei in palio, tra titoli individuali e a squadre, esattamente come un anno fa, e nonostante la giornataccia della Twell e l'oro preventivato e non arrivato da Farah. Gli atleti britannici hanno mancato l'accesso al podio solo nella gara maschile under 23. La Russia, così come la Spagna, torna a casa con quattro medaglie, tutte nel settore femminile, che per scelta tecnica era stato destinato a rappresentare l'ambizione generale della super-potenza atletica dell'Europa orientale. I sei ori individuali sono andati tutti a diverse nazioni: Spagna (pur se l'origine è etiope, come l'oro della Turchia), Norvegia, Russia, Belgio, Francia, Gran Bretanga.

L'oro della Yelling è il più originale. Nelle news internazionali di alcune settimane fa avevamo riportato la notizia del rientro all'attività della 35enne inglese ad un anno dal ritiro dalle competizioni, proprio in una campestre valida come selezione nazionale per l'Europeo di cross. Con una manciata di settimane di lavoro alle spalle, è arrivato il bis del titolo europeo a distanza di qualche anno. Alle portoghesi resta lo psicodramma di una medaglia d'oro collettiva che non si sa bene se, viste le ambizioni della vigilia, festeggiare o snobbare: legittimo oro di squadra, "score"  zero nel tabellino individuale: quarta, quinta, sesta.

L'oro che non esiste

Per la prima volta in centotredici anni di storia delle Olimpiadi dell'Età Moderna, una medaglia d'oro non è stata assegnata. E' quanto deciso dal CIO, e tocca all'atletica leggera fregiarsi dell'indesiderato primato. Dopo la squalifica retroattiva di Marion Jones (parliamo dei Giochi di Sydney 2000), le massime autorità sportive hanno preso la storica decisione di non assegnare l'oro alla seconda classificata dei cento metri, la greca Thanou (ora prima), a sua volta esclusa dai successivi Giochi di Atene assieme al connazionale Kederis, per essersi sottratta ai controlli antidoping.

All'argento sale perciò la giamaicana Lawrence, al bronzo Merlene Ottey, che raggiunge cos' quota nove medaglie olimpiche nel corso della lunghissima carriera. Cambiamenti anche nelle altre gare vittime dell'effetto-Jones: a Pauline Davis-Thompson, ora membro del consiglio IAAF, è assegnato l'oro dei 200, con la cingalese Jayasinghe neo-argento  ed un'altra giamaicana, la McDonald, di bronzo. Nel lungo sale sul podio la russa Kotova, medaglia di bronzo. Lavori in corso, invece, per l'allocazione delle medaglie delle due staffette femminili, per le quali i protocolli giuridici non si sono ancora completati. Quasi contemporaneamente la discobola romena Grasu ha ricevuto la medaglia di bronzo relativa ai Mondiali di Osaka 2007, grazie alla squalifica della russa Pishchalnikova. L'iniziale terza, la cubana Barrios, è salita all'argento.

I Giochi dell'Est asiatico

La sede è stata Hong Kong, con l'ultima gara della sua breve stagione per Liu XIang (13.66 nei 110 ostacoli). Niente di particolarmente eclatante da segnalare, con le eccezioni dei lanci del pesista cinese Zhang Jun (20.41, primato nazionale) e della discobola Li Yanfeng (leader mondiale stagionale con 66.40), che si è imposta con la misura di 64.66. Cina in vetta al medagliere con 26 ori, ma in fatto di podi il Giappone fa meglio con 52 contro 48.

E Quelli del Sud-Est

Iniziati sabato scorso nel Laos, e promettono di essere ben più interessanti: nelle prime due giornate si sono già registrati l'1.94 della tailandese Chaipetch, il 14.08 della connazionale triplista Muangjan ed il 10.17 del semisconosciuto indonesiano Wibowo sui 100 metri. La conclusione giovedì. Sempre dall'Oriente, il collega tedesco Hubbeling segnala che il discobolo iraniano Hadadi, prima di gareggiare vittoriosamente ai campionati asiatici, aveva messo a segno un ottimo 66.19 ai campionati nazionali di società.

Zatopek Classic

Discreto esito del tradizionale meeting di Melbourne, con le gare dei diecimila a far bella mostra nel nome del grande Emil. L'occasione è stata guastata da una serata molto fredda, caratterizzata a tratti da pioggia scrosciante. Si sono imposti il sempre più autoritario Collis Birmingham in 28:04.14 e la 27enne Wellings (32.19.08), reduce da due anni decisamente difficili dopo l'anno migliore della carriera, il 2006. In pedana di è rivista la bionda Samuels, regina del disco a Berlino, che ha sfiorato i 60 metri. Sempre dall'Australia allarme per Sally McLellan, che si trascina da mesi un infortunio alla schiena. Per lei niente ostacoli fino ad inizio estate: le eventuali apparizioni nella stagione casalinga saranno solo sul piano.

Maratone

Con Honolulu cala il sipario sul calendario delle maratone internazionali del 2009. L'esito cronometrico della corsa delle Hawaii è stato decisamente interessante per le donne, grazie alla vittoria della veterana russa Zakharova in 2:28:34. A farle compagnia sul podio la giapponese Shimahara (prima un anno fa) con 2:29:53 e Pamela Chepchumba in 2:32:41. Patrick Ivuti ha vinto (come l'anno scorso) la maratona maschile in 2:12:14, per un podio tutto kenyano. Nella maratona di Dallas en-plein firmato Kenya grazie ai successi di Edward Tabut (2:16:53) e Rose Jebet (2:48:21).

La storia di Calvin Harrison

La gloria sportiva e la deriva sociale di Calvin Harrison, medaglia olimpica con la 4x400 USA a Sydney, raccontate in un articolo apparso su nbcsandiego.com: il quattrocentista statunitense, ora quasi 36enne, è un "homeless". Vive in strada. Il ciclone-doping prima, alcune scelte sbagliate e sfortunate nella vita (l'indebitamento per difendersi dalle accuse di uso di sostanze illegali, la perdita del lavoro come personal trainer) lo hanno portato nel limbo della povertà, trascinando nella drammatica situazione la moglie e i quattro figli, il più piccolo di cinque anni. Il gemello Alvin, anche lui in squadra in quella maledetta Olimpiade, ora gareggia per la Repubblica Dominicana.

Indoor USA

Alcune riunioni senza rumori particolari: da segnalare però il ritorno di Mary Wineberg-Danner, una delle migliori quattrocentiste del mondo, che sulla pista di Kent (300 metri) ha corso un intero giro (300 metri appunto) in 39.42.

Marco Buccellato



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