Internazionale, Gebre riconquista l'Australia



Nel giro d'orizzonte settimanale sull'atletica internazionale ci occuperemo di corse su strada, cross, attività su pista e sulle notizie riguardanti la prossima stagione al coperto. 

Corse su strada 

Alcuni risultati interessanti sono scaturiti dalla mezza maratona di Nagoya, in Giappone: nella gara maschile eccellente 1:00:11 di Gideon Lemukok Ngatuny, atleta kenyota di 23 anni rivelatosi su pista al termine della stagione 2006 e quarto ai Mondiali di Cross dell'anno scorso (settimo nel 2008). Ngatuny, che era all'esordio nella specialità, ha preceduto il connazionale Samuel Ndungu, accreditato in 1:01:17. Positiva anche la prestazione di Hiromi Ominami, prima nella mezza femminile in 1:09:31. 

Gebre c'è sempre 

Un primato, uno qualsiasi, è in pericolo ogni volta che corre Haile Gebrselassie: stavolta il pluriprimatista ha corso la più veloce quindici chilometri di sempre relativamente al suolo australiano, precisamente a Melbourne. Gebre si è imposto in 42:40, precedendo un altro nome di grande richiamo come Patrick Makau Musyoki, secondo in 43:15, tornando a vincere nel continente dove si laureò campione olimpico dei diecimila, nel 2000.

La notizia non è di grande risalto, almeno non quanto quella della sconfitta di Craig Mottram da parte di un connazionale. A precedere Mottram, e salire sul podio della manifestazione, è stato infatti l'altro australiano Birmingham. Nella 15 km femminile successo di Catherine Ndereba in 50:43.  Per le maratone della settimana, in attesa della kermesse di Fukuoka, due segnalazioni da Shanghai (dove si sono imposti l'etiope Asfaw in un ottimo 2:09:28 e la russa Timofeyeva in 2:26:19) e da Beirut, dove a vincere è stato il 20enne Alemayehu Shymue (Etiopia) in 2:12:47. Shumye aveva già vinto a Varsavia in settembre in 2:11:50. 

News dalle piste 

Sempre dal Giappone pervengono buoni risultati di atleti africani: a Yokohama l'etiope Jarso ha corso i diecimila metri in 27:32.52, mentre la kenyana Philes Ongori Morra ha ottenuto un sensazionale 30:29.21. Il risultato non ha però un valore ufficiale perché ottenuto in una gara maschile, dove la Ongori è stata l'unica donna a scendere in pista. A Tokyo, nella giornata di sabato, il campione del mondo junior dei tremila siepi Jonathan Ndiku ha debuttato sui diecimila metri in 28:08.28. 

Sprint colombiano 

A Cali sensibile miglioramento per il giovane velocista Grueso. Nel corso dei Giochi Nazionali dello Sport ha prima vinto i 100 metri in 10.17, poi concesso il bis sui 200 in 20.67. Nel primo caso, dove Grueso ha migliorato il primato nazionale, va segnalato anche il nuovo record under 20 del diciannovenne Gomez, secondo con 10.32. 

Bekele k.o. 

E' degli ultimi giorni la notizia che l'infortunio patìto da Kenenisa Bekele alla vigilia della 15 chilometri di Nijmegen (dove fu soltanto terzo proprio perché frenato dalle cattive condizioni fisiche) ha avuto conseguenze più gravi di quanto si pensasse. Bekele potrebbe essere messo fuori gioco per i prossimi mesi da una frattura da stress, compromettendo sia la stagione indoor che quella campestre.  

Gelo-Cross 

Nei cross del fine settimana europeo, tra piogge e morsi del freddo, brillano le affermazioni del kenyano Kamakya in Francia (a Volvic e Bolbec, due cross vincenti in due giorni) e della giovane inglesina Twell, vincitrice a Liverpool sabato scorso. Negli altri appuntamenti del week-end vittorie di Veerle Dejaeghere nel nativo Belgio, di Tariku Bekele e Linet Masai a Llodio (Spagna) e del kenyano Maregu a Gujan-Mestras. A Llodio il cast più importante: tra i battuti Leonard Komon, Kidane Tadesse, Mark Kiptoo. Tra le ragazze superate dalla Masai troviamo invece l'ungherese Kalovics, la kenyana Muriuki, la lusitana Monteiro. 

Indoor, arruolati e assenti 

Svezia: Carolina Klüft gareggerà nella imminente stagione al coperto solo nel salto in lungo, con obiettivo primario gli Euroindoor di Torino. Non vedremo invece la saltatrice in alto Green, ancora convalescente dopo l'infortunio al piede destro di cui è stata vittima nel finale di stagione.  Russia: niente europei per il vicecampione olimpico dell'asta Lukyanenko, che parteciperà a poche riunioni.

Inglesi: niente indoor per Germaine Mason, ex-giamaicano ed argento olimpico nel salto in alto, recentemente operato al ginocchio negli States. Romania: out Oprea per il triplo, alla lista degli infortunati si aggiunge il nome di Ionela Tirlea, che vede a rischio la partecipazione ai Campionati Europei. 

Lutti 

Ben tre atleti di alto livello sono prematuramente scomparsi nei giorni scorsi: si tratta del marciatore russo German Skurygin, della discobola bulgara Tsvetanka Khristova e dell'ostacolista ceko Ales Hoffer. Skurygin fu medaglia d'argento sulla 50 chilometri di marcia ai mondiali di Parigi 2003 dietro il polacco Korzeniowski. Prima di ciò il suo nome fu legato soprattutto alla squalifica subìta ai mondiali di Siviglia del 1999: quasi un anno dopo il successo in terra di Spagna, Skurygin fu privato della medaglia d'oro per uso di sostanze dopanti. Il metallo più pregiato andò al collo di Ivano Brugnetti, inizialmente d’argento.  

Ales Hoffer fu l'ostacolista ceko che si laureò campione d'Europa indoor dei 60 metri ostacoli nel 1988, ed è scomparso a pochi giorni dal suo quaranteseiesimo compleanno. Tsvetanka Khristova era la detentrice del primato bulgaro di lancio del disco, un risultato d'altri tempi (un 73.22 risalente al 1987). In carriera si era laureata iridata a Tokyo 91, a quasi dieci anni dal titolo europeo conquistato ad Atene, ma vanno ricordati anche l'argento olimpico di Barcellona ed il bronzo di Seul. La Khristova fu appiedata per quattro anni, nel corso della lunga carriera, a causa di una squalifica per doping, ma è stata attiva fino alla stagione 2007. Tutti e tre gli atleti scomparsi avevano 45 anni. 

Fukuoka 

Per l'ultima grande 42 chilometri della stagione, in programma domenica prossima in Giappone, sono iscritti Felix Limo, Jon Brown, Chema Martinez, Tsegaye Kebede ed i giapponesi Matsumiya, Aburaya, Ogata e Irifune. Pacemakers di lusso, il tanzaniano Ramadhani ed il kenyano Kales. A Singapore è in calendario una maratona internazionale nella quale tornerà il campione del mondo di Osaka, Luke Kibet. 

Marco Buccellato




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