Internazionale: Madrid e Creta in vetrina, Roma n.
Risalgono a poche ore fa i meetings di Madrid e Khania, nell'isola di Creta. La rubrica di news internazionali parte con questi ultimi eventi, per poi ripercorrere quanto successo in precedenza, nelle giornate che hanno fatto da contorno alla magnifica edizione del Borotalco Golden Gala di venerdì scorso. Madrid A riposo molti dei migliori americani, il risultato tecnico più importante è venuto, ancora una volta, dai 110 ostacoli: autore quel Dayron Robles che ormai è entrato di diritto nella nobiltà della specialità. il ventenne cubano ha stupito ancora con 13"08, superando Aries Merritt (13"19), ed implicitamente sgombrando il campo sulle perplessità relative ai tempi stupefacenti ottenuti la scorsa settimana a Losanna. Il tutto con vento praticamente nullo. In Spagna è stata anche la serata dei pesisti: fanno festa nella fattispecie gli americani, con Cantwell (21.79), Hoffa (21,45) e Taylor (21,26). Era in vena anche Alekna, Mister Disco, che con un lancio di 68,05 ha respinto ancora una volta le velleità di Kanter (66,34). Gloria anche per Pestano, terzo con un ottimo 65,84. Il ruggito della lepre Osmar Barbosa dos Santos, brasiliano 38enne e discreto specialista degli 800, sta eseguendo con abnegazione ed efficacia il ruolo di pacemaker nelle grandi prove di 800 metri maschili di questi giorni: dopo aver condotto l'andatura alla campana dell'Olimpico in 49"85 (rispetto al passaggio di 50"00 che gli era stato chiesto), portando Laalou e gli altri a risultati eccellenti, rieccolo orchestrare il ritmo anche nella serata madrilena: ottimi i riscontri anche in questo caso: Bungei 1'43"69, Ramzi 1'44"05, Laalou 1'44"25, Kombich 1'44"28, Yiampoy 1'44"29. Sempre più Lebedeva Non tradisce mai, Tatyana Lebedeva: in Spagna prosegue la campagna del triplo ed allunga la striscia di vittorie con un nuovo risultato oltre i quindici metri (15,02). Stavolta le arriva un po' più vicino la massiccia Trecia-Kaye Smith, giamaicana di lungo corso, con 14,84. Ancora al di sotto delle aspettative Simona La Mantia, settima con 13,65. C'erano anche le nostre martelliste: in pedana la migliore è risultata Clarissa Claretti, sesta con 68,48. Solo nona Ester Balassini con una misura che non otteneva da chissà quanto: 63,16. Peccato, viste le buone premesse conquistate col successo di sabato scorso in Grecia. Dieci metri più in là c'è Yipsi Moreno, mundialista de Cuba, con 73,77, che ha sentito l'anima della Skolimowska animarsi fin troppo con 73,44. A completare il podio il ritorno della cinese Zhang Wenxiu, terza con 71,89. Nelle altre gare femminili 22"73 di Allyson Felix sui 200 (ritorno al passo di Muriel Hurtis, quinta in 23"97), successo senza strafare della Calatayud in 2'01"03 e 54"20 di Sandra Glover sui 400 ostacoli, 38 anni e molto da dire. Grandi salti in Grecia Nel meeting di Khania di poche ore fa in evidenza le gare di salti, come si evince dalle cifre. Lungo maschile a Garenamotse (Botswana) con 8,25, l'americano Quinley secondo con 8,15. Terzo l'australiano Lapierre (volato ad 8,19 a Nuoro) con 8,04. Ancora maglio nel triplo: Gregorio 17,34, l'altro americano Aarik Wilson al personale con 17,32, quasi-record per il grenadino Randy Lewis (17,22). Ottime anche le donne: 6,80 per l'ucraina Rybalko e l'australiana Thompson, 14.33 per l'uzbeka Zhuravlyeva. Nel resto del meeting, una notizia importante: il ritorno dopo infinite tribolazioni di Kostas Gatsioudis, giavellottista greco dal grande passato. Vuole andare a Goteborg, ma al debutto si accontenta di 75,40, e di un modesto quinto posto. Nelle gare di corsa continua a stupire Vanya Stambolova, uscita quasi dal nulla dal serbatoio dell'Est. La 23enne bulgara vantava un 56"29 sui 400 ostacoli lo scorso anno, miglioramento che succedeva al 61"11 del precedente primato personale datato 2002, quando era junior. Quest'anno l'esplosione sul piano, prima nelle indoor, ora all'aperto, con una progressione che migliora ad ogni gara. Dopo il primo meno-50 di Parigi, si è superata a Roma. Ieri sera in Grecia il boom con 49"64. Retrospettiva settimanale Aldilà dell'ultima ora madrilena e cretese, ecco le note più interessanti dagli ultimi sette giorni dell'attività internazionale: iniziamo da una Merlene Ottey ancora sorprendente. La plurimedagliata ex.giamaicana, ora sotto i colori della Slovenia, ha disputato un meeting a Villach, in Austria, perdendo in finale dalla sprinter locale Bettina Muller con 11"64 ma trovando un 11"42 ventoso in batteria. Mokoena furoreggia in Finlandia Il sudafricano Mokoena, lunghista di infinito talento, dopo qualche battuta a vuoto sembra aver rodato i meccanismi della sua azione: in Finlandia si è prima portato a 8,26 con vento favorevole, infine ad 8,39 con vento legale. Nel primo dei due meetings (a Lappeenranta) anche 80,49 del polacco Ziolkowski nel martello. Ziolkowski volerà poi in Grecia per stabilire con 82,31 il nuovo mondiale stagionale (secondo l'ungherese Pars con 80,33), nello stesso meeting in cui Ester Balassini ha trovato un nuovo successo internazionale con la misura di 70,54 (terza la Claretti con 69,84). Altre italiane erano impegnate a Nikiti: Assunta Legnante (17,73) e Cristiana Checchi (17,68), batture dalla polacca Zabawska (18,15). Nel secondo meeting finlandese (a Lapinlahti) si è rivisto un altro sudafricano, Mulaudzi, correre in 1'44"99 gli 800 metri. Siepine La polacca Wioletta Janowska ha stabilito la migliore prestazione mondiale sui 2000 siepi a Danzica in 6'03"38. Il precedente limite apparteneva a Docus Inzikuru (6'04"46), risultato ottenuto a Milano la scorsa stagione. Sempre da Danzica ottimo 65,24 dell'altra Wioletta, la discobola Potepa. Dai salti 6,69 della Trybanska, al quarto primato in poche settimane. Round-up europeo Week-end di campionati nazionali importanti: in Svezia (nella sede di Sollentuna) Kajsa Bergqvist si è spinta fino a 2,04; venerdì a Roma era rimasta sotto i suoi abituali livelli con 1,97. Vittorie degli altri astri conclamati e nascenti: Holm ha vinto l'alto con 2,27, il nero Jeng l'asta con 5,70. In Germania, fuori gioco lo sprinter Unger per un serio infortunio, fari puntati su Thomas Blaschek (13"38 sui 110 ostacoli), la solita Betty heidler (73,59 nel martello), e soprattutto il terribile duo Nerius-Obergfoell, che nel giavellotto ha infilato un magnifico doppio risultato da 65,71 e 64,07. Da notare ancora la qualità dei 400 maschili, con cinque specialisti sotto i quarantasei secondi, il gran 66,29 della Dietzsch nel disco (alla luce della vicenda-Sadova la tedesca è ora la naturale favorita per il titolo euopeo), ed il 4,55 di Silke Spiegelburg, ex-bambina prodigio dell'asta. Rassegna nazionale pure nel Regno Unito: i numeri tecnicamente migliori sono usciti dai 110 ostacoli (13"24 di Andrew Turner, pur se con l'eccessivo aiuto del vento), dal salto in lungo maschile (gran 8,26 del rosso Rutherford, campione europeo junior a Kaunas) e dal triplo (17,50 del coloratissimo Idowu). Panorama senza illuminazione nelle gare femminili: è tornata Ashia Hansen, all'ennesimo comeback nel triplo con 13,65, ma dopo il ritiro della Holmes e della Merry ed il tramonto di alcune stars non è più aria di grandi cose: si salvano la Sanders sui 400 (50"74), la Pavey sui 5000 (15'07"38) ed un gruppetto di ottocentiste da due minuti. La Russia brinda nella sua Coppa Dopo il trionfo di Malaga, molte protagoniste dell'atletica russa sono tornate a ruggire nella Russian Cup di Tula: tra i risultati, alcuni eccezionali, 76,93 della Khanafeyeva nel martello (con un 75,81 della Khoroskikh), 22"53 della Rusakova-Kresova sui 200 (e 22"60 della Pospelova), 11"18 della 40enne Khabarova (la Ottey bianca, vien da dire..), 1'58"70 della Kotlyarova sugli 800. In rapporto ai valori tecnici della specialità, il numero più rumoroso è venuto però dal lungo, dove Lyudmila Kolchanova ha allungato di un centimetro il recente personale portandolo a 7,11! Eccellente anche il 6,93 della seconda classificata, Natalya Lebusova. Ultime perle dai 400 piani: 49"49 di Olga Zaytseva, 49"99 per la Veshkurova. Terza la Firova in 50"08. E gli uomini? Pochi ad altissimo livello, ma di sicuro affidamento: iniziamo da Ukhov, venti anni, 2,32 nell'alto, per proseguire con la nuova dimensione trovata da Igor Peremota sugli ostacoli (stavolta corre in 13"47), e per concludere con il ritorno di due "vecchietti" del settore lanci: Ilya Konovalov (martello a 78,23) e Dmitriy Shevchenko (disco a 64,75). Piccole donne saltano Nei campionati asiatici junior di Macao, 1,90 della uzbeka diciannovenne Radzivil ed 1,88 dell'appena diciottenne kazaka Yevseyeva. Nella non lontana Pechino, in agosto, saranno tra le protagoniste dei mondiali junior. Varie dal mondo A Calgary primato canadese maschile nel martello da parte di Jimmy Steacy con 75,96. Da Veszprem (Ungheria) primato kuwaitiano per il martellista Al-Zankawi (76,56). Dalla Francia (Dreux) i campionati under 23, junior ed allievi. Si è distinto il velocista Aleré con una doppia volata da 10"27 e 20"46. Ad Aviles (Spagna) i campionati nazionali dei 10000 metri: vittorie per Juan Carlos de la Ossa in 27'50"11 e Marta Dominguez in 32'46"23. I figli di Asafa A Port-of-Spain si sono conclusi i campionati junior centroamericani: tutte le vittorie nello sprint nelle categorie under20 ed under17 (sia maschile che femminile, con la sola eccezione dei 400 maschili under 20, andati a Trinidad), sono state appannaggio dei giovani talenti giamaicani. Il ricambio è assicurato. Roma si conferma al numero uno La classifica aggiornata dei meetings internazionali porta il Borotalco Golden Gala romano al vertice dell'attività mondiale, come segnalatoci ufficialmente da Alfons Juck, che è conosciutissimo giornalista, statistico e manager slovacco. Lo score dei primi dieci meetings della stagione (sulla base delle prestazioni tecniche ottenute) è ora il seguente: 1. Roma (IAAF GL) 86.825, 2. Losanna (IAAF SPG) 86.619, 3. Parigi (IAAF GL) 86.286, 4. Atene (IAAF SGP) 85.929, 5. Oslo (IAAF GL) 84.810, 6. Eugene (IAAF GP) 84.453, 7. Gateshead (IAAF GP) 83.718, 8. Doha (IAAF SGP) 83.083, 9. New York (APM) 83.012, 10. Ostrava (IAAF GP) 82.892. Il top ten conclusivo della scorsa stagione ha sancito il Golden Gala come miglior meeting del mondo, con la seguente classifica: 1. Roma 86.425, 2. Bruxelles 86.094, 3. Parigi 85.829, 4. Zurigo 85.822, 5. Losanna 85.281, 6. Berlino 84.902, 7. Atene 84.875, 8. Londra 84.594, 9. Sheffield 84.313, 10. Eugene 84.267. Nella sezione statistiche sono presenti le liste mondiali aggiornate apoche ore fa, prima dei meeting di Madrid e di Khania. La settimana internazionale riparte domani con Naimette-Xhovemont (Belgio), poi appuntamenti a Karlstad, Rethymno, ancora Belgio con Heusden-Zolder, Salonicco. Per i campionati nazionali, sarà la volta di quelli di Francia a Nancy. Marco Buccellato
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