Internazionale, di corsa verso Atene
Resoconto dell'attività mondiale dell'atletica di vertice che spazia in lungo e in largo su piste e pedane. Storie di giganti La migliore serie di disco dell'anno: l'ottiene Virgiljus Alekna, campione olimpico e mondiale, a Kaunas, casa sua. 68.31, 68.86, 68.56, 67.95, 69.14 (mondiale stagionale). L'ultimo lancio lo fa con lo sguardo sulla pedana di Atene, già in vista. Anche gli occhi scuri di Yipsi Moreno guardano nella stessa direzione, dove l'orizzone ha il colore dell'oro. Il Grand prix di Siviglia mette in pedana tutte le migliori. La cubana riafferma (era in discussione?) la sua supremazia con 73.81 (quest'anno sette gare: peggior risultato 72.92), e batte la Montebrun (70.90), la connazionale Crawford (70.44) e la Kuzenkova (70.14). Sesta Ester Balassini, ad alto livello come nelle ultime uscite (68.75) che ha ribattuto la primatista del mondo Melinte, tornata finalmente su livelli discreti (67 metri). Nell'altra arena delle martelliste la misura di 64.50 ha dato il quarto posto a Clarissa Claretti: affermazione e duplice record di Spagna per la piccola Castells, il migliore a 68.87. Restiamo a Siviglia, dove il divertimento non è davvero mancato: la simpatica faccia di Wilfred Bungei ha trafitto l'esordio di Borzakovskiy, ed il kenyano con 1:44.69 ha segnato anche il limite mondiale del 2004. Per il russo 1:44.79, e sotto l'1 e 45 anche Reina (di dieci centesimi) e Justus Koech (di nove). Dopo la sconfitta patita dal ragazzino Brimin Kipruto ad Hengelo, Paul Kipsiele Koech ha ritrovato la vittoria ed anche la cima della specialità (le siepi), afferrata in 8:05.31. Nelle altre gare gran bel 1500, dove Saidi Sief ha battuto il giovane Songok in 3:34.72. Il tunisino Labidi (da diverse stagioni a ridosso dei migliori) ha sparato 45.19 sui 400 ed è il segno di una nuova Africa che si affaccia sul giro di pista. La Tunisia, lo Zimbabwe, le Mauritius di Milazar. Nei cinquemila di Bitok (13:13.80), decima piazza per Salvatore Vincenti in 13:32.69. Dai concorsi gran 68.50 per Gerd Kanter nel disco. Con Alekna e Tammert, i tre baltici dominano il mondo. L'Europa calda è tenuta in alto dalla Spagna e da Mario Pestano, secondo con 66.59. In molti oltre i 20 metri nel peso. Olsen è il migliore con 20.86. Martello a parte, grande protagonista delle gare femminili di Siviglia è stata ancora l'ucraina Babakova, 1.98 in alto. Molto veloci i 100 ostacoli, con sette atlete sotto i 13" e dove la Felicien (12.73) ha perso dalla giamaicana Ennis-London (12.68). Gregorio rimbalza sul mondo Il triplista brasiliano Jadel Gregorio ha stabilito la miglior prestazione mondiale stagionale del salto triplo a San Paolo, nella quattro giorni di kermesse dei campionati nazionali. 17.72 per entrare nel top 20 di sempre e restare a soli 17 centimetri dal leggendario 17.89 del compianto de Oliveira, già record del mondo in quel di Messico '75. Il colossale Gregorio, che ricordiamo essere alto più di due metri e pesare attorno ai cento chili (!), è stato d'argento ai recenti mondiali indoor di Budapest. Sempre nel corso dei campionati, nella giornata di apertura, aveva fatto suo anche il titolo del lungo con 8.22. Prestazioni interessanti qua e là dalla rassegna sudamericana: nei 100 10.13 per de Lima e 10.15 per André da Silva (condito da un 20.49 sui 200) e 55.94 della ostacolista Teodoro (primato sudamericano). La (Cocha) Bamba Altura boliviana, fine maggio e reportage da Cochabamba con lieve ritardo. Delle condizioni favorevoli beneficiano le gare di velocità (13.30 di Redelen dos Santos sui 110 per esempio) ed il lungo, che trova un inatteso personaggio nel venezuelano Castillo, che era approdato oltre gli otto metri per la prima volta 15 giorni fa. Al termine di una serie normale (due volte 7.97 ed un 7.92), estrae dalla sabbia un magnifico 8.34 nonostante il vento contrario oltre il metro. I campionati giapponesi di Tottori Alcune ottime prestazioni e diversi primati nazionali hanno nobilitato una delle edizioni migliori della rassegna nipponica: iniziamo con un'atleta che giapponese non è, ma poiché è giunto al quarto diecimila in meno di due mesi, merita ancora l'attenzione che gli riserviamo ad ogni prestazione. Si tratta del 18enne kenyano Martin Irungu Mathathi, che vince ancora con un tempo sotto i 28 minuti (27:41.09), davanti al maturo Daniel Njenga (che è maratoeta da 2:06:16, Chicago 2002). Il titolo nazionale va a Ryuji Ono (27:59.32) che ha 19 anni e si impossessa anche del limite asiatico junior. Sembra tornato su livelli elevati e costanti Tamesue, al titolo con 48.74 sugli ostacoli. I campionati si sono svolti nell'arco di tre giornate. nella prima i diecimila femminili, con sette atlete sotto i 32 minuti e titolo alla solita Fukushi in 31:32.09. Dicevamo dei record nazionali: la Nakata lo realizza nell'eptathlon con 5962 punti, e un Daichi Sawano in stato di grazia porta quello dell'asta a 5 e 80. Primati anche su 200 ed 800 femminili, ma siamo lontani dal vertice internazionale, dove siede su uno scranno pregiato Koji Murofushi: per lui 82.09. Un altro atleta di grande livello, il velocista Suetsugu, coglie i cento metri in 10.10 (Asahara 10.09 in batteria), ed è notevole anche l'8.20 del lunghista Terano. E l'America? C'era il Grand Prix a Portland (Gresham per la precisione), che non ha lesinato cose belle ed altre mostruose, ma l'attesa è rivolta ai campionati universitari del prossimo weekend. Nella tappa IAAF in Oregon, Chris Cantwell incrementa ancora fino a 22.54 (ottavo all-time) ed avvicina nel gotha americano di ogni tempo Kevin Toth, recentemente appiedato e non più della partita. Gara d'altri tempi: Nelson e Godina hanno lanciato a 21.68 e 21.67, e salutiamo l'ingresso nel club dei ventimetristi di Vincent Mosca (20.23). Nella velocità, come lo scorso anno, John Capel ha ripreso a vincere i confronti diretti. L'iridato dei duecento vola in 10.07 controvento (Greene assente); Jenny Adams (12.66) abbassa di un centesimo lo stagionale di sette giorni fa a Palo Alto (12.76 per Miesha McKelvy). Sugli 800 ancora un successo per Nicole Teter (1:59.24) come in California la settimana scorsa. La sua banda suona il Rock Non poteva scegliere posto migliore (Eagle Rock) per firmare con 44.66 il miglior 400 della settimana: è Andrew Rock, 22 anni ed un metro ed ottantotto. La banda del giro americano è in fase di rinnovamento: il migliore della vecchia guardia è Brew con 45.09; i vari Harrison, Young e Washington sono ai box e per ora i nomi sono quelli di una gioventù emergente. Wariner, Williamson, Rock, Barton, Everhart, Willie. I trials di luglio ci diranno la verità. Nord Europa e Germania Venerdì a Dessau fa capolino Makarov, che da queste parti ha già lanciato oltre i 90 metri in passato. Discreto 82.28. Sempre dalla Germania i 78° campionati per i marciatori a Hildesheim: molto buoni i riscontri femminili (1:27:56 per Sabine Zimmer e 1:29:43 per la Seeger). Ad Andreas Erm (1:20:13) il titolo maschile. In Norvegia 10.59 per Massimiliano Donati, che perde dall'atleta del Gambia Jangsuma Saidy (20.69 recentemente): nel disco 64.50 di Riedel. A Kil (Svezia) debutto per Holm: lo svedesino volante si inerpica a 2.30 e trascina a 2.27 lo junior Linus Thornblad. Sempre in Svezia, ma a Stoccolma in occasione della maratona, secondo posto per l'italiano Mostafa Errebah in 2:16:34 (vittoria al kenyano Riri in 2:16:12). In Polonia il festival dell'atletica europea di Bydgoszcz, che sta per ospitare la Super League di coppa Europa. I migliori risultati dal saltatore Sposob che porta il mondiale stagionale dell'alto a 2.34 (una settimana dopo il 2.32), dal canadese Tadili sugli 800m (1:45.21), di origini magrebine, da tre polacchi sotto gli 8 minuti e 25 nelle siepi vinte da Nyamu in 8.19.63, e dai concorsi, dove Belonog ha vinto il peso con 20.84 e dove Annus ha ottenuto l'ennesimo over-80 nel martello con 80.36. Dalle donne 54.91 per Sandra Glover sui 400hs e 43.13 della staffetta nazionale ucraina. Sui 200, a proposito, la nera inglese Oyepitan ha fatto un'altra vittima di lusso dopo Muriel Hurtis: con 22.99 ha bruciato di un centesimo per la potente ucraina Maryna Maydanova. Dai Balcani Nova Gorica sabato e domenica: gran primato per Vodovnik (20.56 nel peso), ed interessante 10.20 per Osovnikar sui 100; il sorprendente sloveno è stato quinto ai mondiali indoor (corsi in 6.58) ed ha iniziato la stagione all'aperto col piede giusto. Russia e dintorni Riecco lo suadrone russo, al primo provino serio all'aperto con la Russian Cup disputatasi a Tula: dai 400 femminili e dal lungo le cose migliori. Olga Kotlyarova vola in 49.94 (52.86 lo scorso anno...), ed in un'altra serie Olesya Krasnomovets sbriciola il personale con 50.19, dopo aver stupito nelle indoor, seconda ai mondiali sbucando praticamente dal nulla. Nel lungo Irina Simagina si porta a 6.99 (era già progredita in inverno con 6.95 al coperto). Al solito, il mezzofondo ed i concorsi femminili esprimono le altre cose importanti: sugli 800 Cherkasova in 1:58.53 e Khrushchelyova in 1:58.76 tallonano Maria Mutola che sta in cima alle liste stagionali. Sui 3000 ottimo 8:34.85 di Liliya Shobukhova. Vanno forte anche le ostacoliste: sotto i 55 secondi la Bikert (54.39) e la Bakhvalova (54.94). Dal settore lanci la Korzhanenko frantuma il mondiale stagionale del peso con 20.42 e nel martello la ventenne Lysenko va al personale con 68.68. Alla Zabruskova il giavellotto con 61.37. Non si sono corsi i 1500 ma il miglio: Zadorozhnaya ottima con 4:21.57, ancora la novità Shobukhova in 4:22.14 e la recordwoman delle siepi Samitova terza in 4:22.68. Dall'Ucraina invece arriva la migliore prestazione mondiale stagionale del disco femminile, domenica: la realizza Olena Antonova con 67.30 (serie tutta in progressione, anche 65.37 e 66.30). Sulla falsariga delle ultime uscite la Syekachova nel martello (71.11), meno splendenti i lanci maschili. In precedenza, ma comunicataci in settimana, la coppa d'Ucraina sempre a Kiev: martellate di Krykun (81.66) e Rubanko (80.44) e per la Syekachova (72.81, primato nazionale). Sui 400 donne gran 50.92 per Antonina Yefremova. Anche il mezzofondo si muove, con la Tobias-Sidorenko (4:04.97). Veloci le ragazze della staffetta in 43.15. Prove olimpiche Aldilà dei risultati della settimana (un altro 67.03 della discobola Kelesidou, il 4.41 del record nell'asta della Tsiliggiri, ed altro che vedremo fra poco) la notizia è l'annunciata presenza di Konstadinos Kederis, campione mondiale, olimpico ed europeo, ai campionati greci. Era ora. Dalla scorsa settimana (notizia tardiva), 65.20 di Stella Tsikouna nel disco e 67.85 di Lia Derveni nel martello. Abbiamo anche un pesista al limite del 20 metri: è Stamatoyiannis che lo manca per soli due centimetri. Prove multiple ovunque Ad Arles il challenge IAAF, andato ad atleti francesi. Laurent Hernu ha vinto il suo decathlon con 8122 punti e Marie Collonville l'eptathlon con 6260 punti. Ad una sola settimana da Goetzis si è ripresentato Stephen Moore (che aveva fallito l'asta con 3 errori in Austria); l'americano stavolta ha fatto le cose per bene e si è classificato secondo con 8085 punti.. Terzo l'estone Rahnu con 8062. In gara Paolo Mottadelli, quindicesimo con 7438, e Christian Gasparro che non ha proseguito le fatiche dopo il salto con l'asta. Sull'ideale podio femminile anche l'ucraina Dobrynska (6183) e la ceka Hejnova (6174). Del successo viennese di Paolo Casarsa è visibile da ieri in prima pagina sul sito federale un'intervista con l'atleta. Gli 8056 punti dell'azzurro gli valgono, al momento, la sedicesima posizione mondiale (la fatica in numeri: 11.09/0.5, 7.09/0.3, 15.48, 2.00, 50.28, 14.30/1.4, 49.59, 4.80, 61.63, 5:02.31). Anche in Polonia è tempo di supermen e superwomen: va oltre quora seimila (6079) Magdalena Szczepanska ai campionati nazionali di Szczecin, mentre è modesto il decathlon che vede il successo di Modelski con 7603. Nel resto della domenica polacca 68.11 dell'olimpionica Skolimowska nel martello. Coppa russa di prove multiple a Krasnodar: fanno il vuoto i due Nikolay: Tishchenko con 8043 si impone su Averyanov (7972); buone anche le prestazioni femminile con la Sokolova a 6275 punti a la rientrante Koritskaya a 6015. Per chi segue gli junior in queste specialità, 7631 per Sysoyev (nei lanci attrezzi del peso di categoria), e 5544 per la Kasitskaya. Svizzera chiama Italia: brillano Giaconi e Fortuna, Cattaneo a 13.33 Trasferta a Lugano: molti atleti italiani in gara e vediamoli tutti o quasi, in ordine: sui 100 uomini terzo Andrea Rabino in 10.33 (1.1),quarto Checcucci (10.39) e quinto Verdecchia (10.54); perdono dai due africani Sanou (10.23) e Alamou (10.32). In altra serie sono terzo e quarto Anceschi (10.53) e Simoni (10.54). La Semeraro nell'asta non va oltre i 3 e 80: vince la tedesca Ryshich (la sorellona Nastja, non la sorellina Lisa) con 4.41. Anna Visigalli è seconda nell'alto con 1.80, sconfitta dalla Corinne Muller (1.89); quarta Valeria Marconi (1.75). Cento donne: Grillo settima nella serie delle migliori (11.71, vince la camerunense Atangama in 11.32), Sordelli vincente nella serie "B" (11.62), davanti a Sighele (11.70, vincerà la serie minore dei 200 in 24.18), Cola (11.72), Capano (quinta in 11.85) e Pistone (11.86). Triplo a Silvia Cucchi delle Fiamme Oro (13.02/1.5) e secondo posto per la junior Elena Vanessa Salvetti (12.66 ventoso e 12.56 legale). Progredisce Micol Cattaneo: per lei vittoria sugli ostacoli e 13.33 con vento a +1.4 (settima di sempre in Italia, affianca Margherita Nicolussi). Erica Barani è terza in 13.53. Con 13.90 il sesto posto di Iselda Torres, ed ancora settima Sara Balducchelli (14.18, classe 1987) e Alessandra Guerra (14.33). Ancora velocità con Manuela Grillo, quarta sui 200 in 23.83, dove era presente anche Virna De Angeli, quinta in 24.24 (sordelli 24.50, sesta). Ancora dagli uomini: 7.95 e terzo posto per Trentin (vento 1.0, vince Chimier delle Mauritius con 8.10); quarto Dacastello con 7.82 (0.6), ottavo Rimoldi con 7.60 (1.7). Buon riscontro vittorioso per Giaconi (13.60/0.6) e dal quinto posto al settimo Pizzoli, Alterio e Favaro (13.76, 13.81 e 13.95). Nel disco miglior lancio stagionale per Diego Fortuna (61.28) ed alle sua spalle Andrei (50.65) e Lomater (58.63). Pegoretti è secondo sui 1500 di Damiao (3:40.02 per il portoghese, 3:40.82 per l'italiano). Sui 200 vittoria per Francesco Cundo (21.90). In Inghilterra, a Loughborough, nell'ambito di un incontro tra il club locale, la Gran Bretagna junior, Scozia, Galles, le due Irlande ed una selezione internazionale, Natasha May, sorella minore di Fiona, ha saltato 6.11 in lungo con vento di 1.0. Ragazzate Festival high school a Sacramento: primo premio a Jasmin Baldwin, magnifica doppietta (11.33 e 22.86) e di nuovo doppia affermazione sulla piccola star Shalonda Solomon (che con 11.41 e 22.92 non è che vada così male). La Baldwin è al primo anno junior, la Solomon diventerà grande l'anno prossimo. Epistole da terre lontane Il tedesco Heinrich Hubbeling, un amico che copre con i suoi dettagliati bollettini l'attività del sud Est asiatico e del medio Oriente, ci fa sapere che dopo quasi settanta anni (!) è stato battuto il primo giugno il primato delle Filippine del lungo maschile, uno dei più vecchi primati nazionali del pianeta. A succedere a Nino Ramirez (7.65 nel 1936!) è Henry Dagmil, miglioratosi fino a 7.83. Aspettando San Giovanni Prima dell'ultimo capitolo del challenge IAAF di marcia a Sesto San Giovanni, l'appuntamento era in Spagna, a La Coruna: in gara Rossella Giordano, ritiratasi, e Lorenzo Civallero, decimo in 1:23:37. Affermazioni per Francisco Fernandez (1:19.19) che batte sua Maestà Korzeniowski (1:19:35) ed il tunisino Ghuola (1:20.38), che anni orsono si fregiò di una miglior prestazione mondiale. Gran tempi per le romene Stef-Iovan (1:27:41) e Cimpean (1.27:52). Assieme alla Giordano, ritiri anche per Gillian O'Sullivan e soprattutto Yelena Nikolayeva. Ritiri veri A 39 anni ha detto basta Helena Fuchsova-Dziurova, biondissima ceka protagonista di 400 ed 800 metri (in particolare nelle indoor). In attesa dell’era dei diecimila metri che potrebbe essere ri-aperta da Kenenisa Bekele ad Ostrava questa sera, e del debutto spagnolo di Hicham El Guerrouj, rimandiamo al prossimo appuntamento all’inizio della prossima settimana. Risultati all’interno delle graduatorie mondiali aggiornate saranno fruibili nella sezione statistiche prima del prossimo weekend. Marco Buccellato
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