Internazionale: ecco la Russia mondiale
Usain Bolt ha tenuto banco a Londra, ma la settimana internazionale è stata caratterizzata anche dai campionati russi e da prestazioni superlative quali quelle di Marta Dominguez e di Nelson Evora. In sintesi, ecco quanto successo oltre confine nel continente europeo ed in quello africano.
Londra, duello rinviato
A debita distanza nelle corse individuali, Usain Bolt e Tyson Gay non si sono incrociati in pista neanche per la disputa della staffetta, in programma nella seconda giornata dell'Aviva London Grand Prix. La selezione mista, composta da tre gaiamaicani (con Bolt in ultima frazione) più l'antiguano Bailey, ha in ogni caso avuto la meglio sugli statunitensi (Trammell, Spearmon, Crawford ed Edwards) in 37.46, uno dei migliori crono di ogni epoca, contro 38.05. Di Bolt c'è poco da dire: a bassa temperatura e contro quasi due metri di vento, il 9.91 è un risultato pienamente in linea con quello di Parigi (9.79).
Nelle altre gare del venerdì londinese grande impressione dal finale dei 110 ostacoli di Ryan Brathwaite, gioiello delle Barbados, che piomba su Dayron Robles e quasi lo agguanta (due centesimi li divideranno). La Isinbayeva ha perso per un errore in più rispetto alla polacca Rogowska, a quota 4.68. Nella seconda giornata Gay ha fornito un'ottima impressione, chiudendo in deciso rallentamento in venti netti. Dalle notizie dei giorni precedenti il meeting di Londra, e dalle immagini televisive del dopo-gara, sembra che lo statunitense non sia perfettamente a posto, ed in queste condizioni appare decisamente improbabile pensare al doppio impegno berlinese, una infinità di gare tra batterie, semifinali, eccetera.
Tra gli altri risultati della seconda giornata ricordiamo il 10.92 della Jeter (nessuna giamaicana a fare opposizione), i mondiali stagionali della Dibaba sui 5000 (14:33.65) e della Demus nei 400 ostcaoli (53.65). Molto bella la gara di lungo, dove la Lebedeva (6.90) è stata battura dalla portoghese Gomes (6.99), con terzo posto per la campionessa europea indoor Balta.
Campionati russi a Cheboksary
Sbrigata in breve la pratica della selezione dei risultati maschili (2.35 per Ukhov e Rybakov nell'alto, 2.33 di Tereshin, 17.22 del triplista Spasovkhodskiy e ottanta metri del martellista Zagorniy), eccoci a quanto mostrato dalla moltitudine di ragazze in odor di mondiale: a rassegna conclusa, possiamo dire che in diverse gare, rispetto agli ultimi anni, il livello medio delle prestazioni è stato inferiore, ma le punte sono state più di una e di livello assoluto. La campionessa europea indoor dei 400, la 22enne Krivoshapka, ha vinto il titolo nazionale ma ha impressionato soprattutto in semifinale con 49.29, tra i migliori crono europei di sempre, secondo al mondo quest'anno. In finale anche la Kapachinskaya è scesa sotto i cinquanta secondi con 49.97.
La Savinova, altro oro di Torino, ha vinto gli 800 ma nella batterie Anna Alminova si era espressa a 1:57.86 (mondiale stagionale) e la Klyuka ad 1:58.23. giunta poi seconda in finale, mentre la Alminova (oro sui 1500 ancora a Torino) ha rinunciato per andarsi a prendere i 1500 in 3:58.41. Straordinarie le gare di mezzofondo: cinquemila alla Konovalova-Pantyukhova in 14:42.06, strepitosi i diecimila con sette atlete sotto i 32 minuti (e anche sotto la pioggia) con Liliya Shobukhova a 30:30.93 e la stessa Konovalova seconda in 30:32.53. Solo quarta la campionessa europea Abitova.
Pechonkina e Lysenko di nuovo in ballo
Due ritorni importanti: quello della primatista del mondo dei 400 ostacoli Pechonkina (54.86) e quello della primatista del mondo di martello, Tatyana Lysenko, alla prima apparizione dopo la fine della squalifica per doping (76.41). La Chicherova ha confermato di aver superato le difficoltà fisiche di inizio stagione, tornando a valicare i due metri nel salto in alto.
Sorpresa nel peso, per il 20.07 della Avdeyeva. Dopo l'Europeo indoor di Torino (sesta) aveva gareggiato solo una volta, senza raggiungere i diciotto metri. L'aria di Berlino mette le ali. Anche alla 31enne Bazhenova, ora signora Alekhina, che aggiunge 80 centimetri al personale stagionale e vince il titolo russo del triplo con 15.14, record mondiale stagionale. Al suo attivo già due partecipazioni ai mondiali ed una finale europea indoor.
La Russia per Berlino
Oggi è stata comunicata la composizione della squadra russa per i Campionati del Mondo di Berlino. Non si tratta dell'elenco definitivo, per il quale l'ultimatum è la disputa coppa russa di inizio agosto, dove verranno sciolti gli ultimi punti interrogativi. Certa la partecipazione della primatista del mondo del lancio del martello, Tatyana Lysenko. In campo maschile l'elenco dei selezionati comprende i nomi di Borzakovskiy, Ukhov, Rybakov, Tereshin (Silnov è k.o.), Makarov, Borchin (marcia), Nizhegorodov, Kirdyapkin, Andronov (tutti cinquantisti).
Molto più appetibile la zona medaglie per buona parte della squadra femminile: a Berlino troveremo Krivoshapka, Kapachinskaya, Savinova, Klyuka, Kofanova, Alminova (solo sui 1500 metri), Shobukhova, Samitova-Galkina, Zarudneva-Ivanova, Pechonkina-Nosova, Chicherova, Slesarenko, Isinbayeva, Golubchikova, Lebedeva (sia lungo che triplo), Meleshina-Simagina, Kucherenko, Alekhina-Bazhenova, Pyatykh, Avdeyeva, Sadova, Lysenko, Abakumova, Chernova, e le marciatrici Kaniskina e Kirdyapkina.
Lapinlahti
Tero Pitkämäki si è imposto nella gara più attesa del programma, il lancio del giavellotto, con 87.79, misura ottenuta nel lancio di apertura. In settimana, a Joensuu, aveva impressionato Wirkkala, vincitore con 87.23. Ottimo il velocista USA Leroy Dixon, 10.07 in batteria e 10.06 in finale.
Campionati francesi
Nessun acuto particolare dalla rassegna di Angers. In particolare si annota il crepuscolo di alcune star del passato, come la Arron (11.69 nei cento), la Barber (quarta nel lungo) e la Hurtis (second sui 100 e addirittura quarta nei 200). Da segnalare il rientro di Baala, che in un 1500 tattico ha preceduto Tahri), la vittoria di Mesnil su Lavillenie nell'asta, il ritorno oltre i 17 metri del portento Tamgho (17.11). Il marciatore Diniz ha riportato il titolo dei venti chilometri in 1:22:50. Ospite nel peso, Valerie Vili (suo marito Bertrand ha vinto il disco), dominato con 20.18 (serie 19.82, nullo, 19.42, 19.27, 19.95, 20.18).
Barcellona, arriba Dominguez
Marta Dominguez è sempre più siepista e più veloce. Sabato ha migliorato ancora il primato nazionale dei 3000 siepi in 9:09.39, mondiale stagionale strappato alla campionessa olimpica e primatista del mondo Galkina-Samitova. Quarto lancio notevole (21.64, primato personale) del campione olimpico di getto del peso Majewski ed ottimo 22.36 di un'altra titolata olimpica, Veronica Campbell-Brown.
Occhio al panamense Edwards. Dopo il 20.00 in Grecia, vince ancora in 20.25 su Doc Patton e sul giamaicano Mullings. Mokoena è tornato in Spagna, dove quest'anno ha già realizzato primati africani a raffica nella amgica notte di Madrid, per vincere con 8.29.
Trials kenyani: Jelimo battuta
Finalmente una prova secca e vincente per David Rudisha, gioiello degli 800 metri, che in 1:47.00 supera il campione del mondo Alfred Kirwa Yego e Jackson Kivuva. Obiettivo raggiunto anche per il campione olimpico dei 1500 metri Asbel Kiprop in 3:32.82 (secondo Haron Keitany in 3:33.59 su Choge, 3:33.86, in pratica tutti e tre i migliori, con crono eccezionali considerata l'altitudine). Nei cinquemila metri primo Vincent Kiprop Chepkok ni 13:19.8, secondo Ebuya in 13:20.2, stesso tempo per Eliud Kipchoge (terzo in 13:24.2) e Edwin Cheruiyot Soi. Nelle siepi affonda Koech (sesto) ed emergono gli altri favoriti Brimin Kipruto (8:20.03), Richard Mateelong (8:20.60) ed Ezekiel Kemboi (8:24.15).
Missione compiuta per Janeth Jepkosgei, che a parte la vittoria su Pamela Jelimo (1:59.31 contro 1:59.49) ha dimostrato di essere di nuovo a regime, a dispetto delle deludenti esibizioni delle ultime settimane. Nei 1500 seconda l'olimpionica Nancy Jebet Langat 4:13.00, nei 5000 nessuna sorpresa con l'affermazione di Vivian Cheruiyot in 15:25.21 su Sylvia Kibet (15:25.42), mentre nelle siepi è finita appena quarta Ruth Bisibori, staccatissima dalla terza.
Campionati nigeriani
Risultati nella norma, con due appunti interessanti: quello del bronzo olimpico del lungo, la Okagbare, che si è accaparrata nella stessa giornata i titoli dei cento in 11.16 e del salto in lungo con 6.73, e della ostacolista Odumosu, al record nazionale in 54.80.
Olsson c'è
La scorsa settimana avevamo chiuso il report con Christian Olsson, per cui era prevista una gara in settimana per testarne l'efficienza dopo tanti malanni. Lo svedese, campione olimpico ad Atene, ha esordito con un ottimo 17.24 in patria.
Campionati algerini
I migliori sono all'estero per meetings. Ad Algeri c'era però Antar Zerguelaine, recentemente visto vincere un gran bel 1500 a Losanna, che siè imposto negli 800 metri in 1:46.66.
Odor di mondiale
In ombra per tutta la stagione, ecco riapparire a poche settimane dai mondiali lo sloveno Osovnikar, velocista bianco tra i più quotati a livello internazionale. A Wolfsberg, in Austria, è stato sospinto dal vento a 10.04. Con un po' di ritardo invece si apprende che il campione nazionale americano di disco, Casey Malone, pochi giorni prima dei Trials aveva ottenuto in Colorado la misura di 68.49, quarta prestazione mondiale dell'anno.
Torna la Miankova
La campionessa olimpica di martello, poche gare quest'anno e tutte ad almeno dieci metri dagli standard della memorabile stagione 2008, è tornata a far parlare di sé sabato a Minsk, lanciando a 75.28. Non demorde nemmeno la 44enne Yatchenko, 62.60 nel disco. A proposito di veterane, per la Dieztsch sono state sciolte le riserve e gareggerà a Berlino. Domenica un test a Zeulenroda, 60.26 ma finalmente una intera serie a ridosso dei sessanta come non le capitava da mesi. Prima l'australiana Samuels con 62.25. Sempre a Zeulenroda zampata del vecchio Friedek nel triplo (16.95) e 13.38 dell'ostacolista John.
Campionati portoghesi: Evora vola!
La star è sempre lui, il campione olimpico di salto triplo, che vince il titolo nazionale con uno straordinario 17.82, condito da un vento di due metri e mezzo. Vento amico anche all'ora degli sprinters: Obikwelu (meno male che quest'anno doveva fare due gare di club e amen) vince in 10.06 su Abrantes (10.13). Nella marcia la Feitor è terza, battuta dalla Henriques (43:50.73) e da Vera Santos.
Campionati ucraini
Due giorni a Yalta, sul mare, con alcune cose buone in tema premondiale. La Sekachova vince il martello con 72.33, Rubanko la gara maschile con 79.69, e tra le cose da segnalare mettiamo anche il 17.17 di Savolaynen nel salto triplo, un centimetro meglio di Semenenko, con Yastrebov terzo uomo a diciassette metri. Ottima la Petlyuk, doppietta nel mezzofondo veloce in 1:59.30 e 4:06.51. Tutti i numeri della stagione, compreso il ricco fine settimana appena trascorso, sono compresi nella nuova edizoine dlla graduatorie mondiali stagionali, fruibili da alcuni minuti nella versione top 60.
Marco Buccellato
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