Internazionale, i giorni dell'Asia
Pressoché esaurita l'attività dell'anno solare, il calendario internazionale ha proposto questa settimana un'ottima edizione dei Giochi Asiatici (in via di completamento) ed alcune gare su strada e campestri, Europei a parte. Cina-export Ad un giorno dalla conclusione del programma di atletica leggera Giochi Asiatici di Doha, in svolgimento al Khalifa Stadium della capitale qataregna, la Cina guida il medagliere con otto ori e venti medaglie complessive. Il Giappone ed il Bahrain seguono con cinque ori, ma i nipponici sono il team che ha portato più atleti, finora, sul podio: ben ventuno. L'edizione (la quindicesima) in corso ha fornito finora risultati decisamente buoni, anche in considerazione dell'assenza di un buon gruppo di superstars dell'atletica asiatica, vuoi perinfortunio che per espressa rinuncia. Vediamo quali spunti di maggior spessore tecnico-agonistico meritano di essere presi in considerazione mentre sono in corso di svolgimento le ultime competizioni del programma. Gregory non perdona E' di oggi la notizia della vittoria sugli 800 metri maschili di Youssef Saad Kamel, alias Gregory Konchellah, che dall'alto della sua maestria tattica ha infilato avversari ben quotati come il kuwaitiano Mohamed Mutlak Al-Azimi e l'iraniano Ehsan Mohajer Shojaei: per l'ex-figlio del Kenya, ora supportato dai colori del bahrain, un buon 1:45.74 (nella stagione ha corsoin 1:43.61 a Rieti). Sempre dal mezzofondo maschile la netta sconfitta patita dal duplice campione del mondo Rashid Ramzi, battuto sui 1500 metri dal qataregno Dahame Najem Bashir e da Bilal Mansour Ali, tuttora dichiarato come diciottenne ma conosciuto in passato come David Yego, che da alcuni passati reports risulta essere in circolazione almeno da 3-4 stagioni. Per Bashir vittoria al cardiopalma con 3:38.06, per soli due centesimi di secondo. Un altro atleta protagonista di un cambio di nome e bandiera, Hasan Mahboob (Bahrain, ex Silas Kirui) si è imposto col nuovo record nazionale di 27:58.88 sui diecimila metri, al termine di un lungo testa a testa con Essa Ismail Rashed (Qatar), cronometrato in 27:59.15; Adam Ismail Khamis (ancora Bahrain, ma diciassettenne) ha centrato il bronzo nel nuovo limite nazionale junior di 28:02.08. Gran finale con Liu Xiang Oggi, per chi legge, è il giorno di Liu Xiang, il primatista del mondo (nonché campione olimpico) dei 110 metri ostacoli. In batteria si è espresso a 13.74 senza versare una sola goccia di sudore. In finale troverà come principale avversario il connazionale Shi Dongpeng. Con 48.78 il giapponese Narisako ha reso tecnicamente probante l'altra gara degli ostacoli, disputata domenica. Che lanci! Sultan Mubarak Al-Hebshi, un saudita ventunenne, ha sbaragliato il campo della pedana del peso grazie al nuovo record nazionale di 20.42, battendo Khalid Habash Al-Suwaidi, a lungo allenatosi nel centro tecnico federale di Schio, secondo con 20.05. Primato anche per Taipei, ottenuto in concomitanza con la medaglia di bronzo, da Chang Ming-Huang (19.45). Ehsan Hadadi è un discobolo iraniano che vive gran parte dell'anno in Germania, dove si allena e gareggia con discreta continuità. Ha vinto l'oro nel lancio del disco con la misura di 63.79. Chiudiamo la panoramica maschile con l'oro nel decathlon di Dmitriy Karpov, kazako ai vertici mondiali della specialità, che non si è smentito totalizzando 8.384 punti. Le tre gazzelle Guzel Khubbieva, Susanthika Jayasinghe e soprattutto Rakia Al-Gassra, un nome uscito negli ultimi mesi nel mondo orientale dello sprint, hanno dominato la velocità femminile. L'ordine d'arrivo dei cento metri è quello appena descritto, con la Khubbieva autrice di un buon 11.27, ma sui duecento è stata la Al-Gassra, ventiquattrenne del Bahrain, a dominare in 23.19. Nessun oro per la Jayasinghe, che era alla ricerca dell'antica visibilità internazionale con un successo a lungo inseguito. Maryam Jamal, ennesima neo-asiatica (si chiamava Zebenech Tola ed è nata in Etiopia), ha vinto gli 800 in un tranquillo 2:01.79, e da quanto si apprende è in gara anche sui 1500 metri, in programma oggi. Buono il 31:29.38 della giappomese Kayiko Fukushi, miglior asiatica della stagione sui diecimila metri anche in senso cronometrico (30:57.90 a Oita in settembre). Beffa per le giapponesi nella maratona, obiettivo tecnico dichiarato: ha vinto la cinese Zhou Chunxiu in 2:27:03, che numeri alla mano, nonostante la non straordinaria quotazione internazionale,è pur sempre la seconda maratoneta del mondo con il 2:19:51 ottenuto in marzo a Seul. Seconda Kiyoko Shimahara con 2:30:34,terza Kayoko Obata con 2:30:38. Zhang Wenxiu senza rivali Nei concorsi ha tenuto banco un elevato livello generale: su tutti il primato asiatico del lancio del martello di Zhang Wenxiu (74.15), che ricordiamo già finalista alle Olimpiadi ed ai Campionati del Mondo nonostante la giovane età. Quest'anno aveva lanciato a 72.98, ma aveva un primato, personale e continentale, di 73.24. Nella serie anche 72.50 e 71.86. ma non si può non ricordare il 6.81 della lunghista giapponese Kumiko Ikeda, l'1.93 della kazaka Aitova nell'alto, il 14.37 della cinese Xie Limei nel triplo. Ancora dai concorsi, e più specificatamente dal settore lanci, 18.42 della pesista Li Ling, che ha battuto la favorita Li Meiju, ottimo 63.52 nel disco di Song Aimin (seconda Ma Xuejun con 62.43 ed ottima terza l'indiana Poonia, all'ennesimo primato personale di 61.53), ed il sorprendente 61.31 della giavellottista thailandese Buoban Phamang, vent'anni da compiere tra pochi giorni. Indoor negli USA atto secondo Proseguono le manifestazioni al coperto negli Stati Uniti, idealmente già attribuibili alla stagione indoor 2007: ad Ames si sono visti alcuni velocisti di discreta fama come Marcelle Scales e Mark Jelks. Il secondo ha brillato nelle batterie con 6.66, ma nella finale il più esperto Scales ha avuto la meglio con 6.68. A Manhattan (Kansas) è tornato dopo una lunga assenza il saltatore biondo Scott Sellers, tra i migliori al mondo quando gareggiava nella categoria junior, che si è inerpicato fino a 2.24. Come ogni indoor USA che si rispetti riecco anche la "martellate" da salotto, ossia il peso con maniglia (da trentacinque libbre per i maschi e venti libbre per le donne). Il miglior risultato d'inizio stagione è di Kibwe Johnson, una realtà che spazia dal disco al martello quando gareggia sotto il sole, che a Kent (Ohio) ha lanciato a 21.71 (ma ha 23.99 di personale ed un 24.54 su cui pesano le consuete incertezze, per questa specialità, sulle caratteristiche dell'attrezzo usato). Per chiudere con l'atletica indoor, un primo risultato dall'Europa, specificatamente dalla Danimarca, dove il ventiduenne pesista Christensensi è migliorato di oltre sessanta centimetri lanciando a 19.12 a Ballerup. Altri cross Due eventi in Spagna, in prossimità ed in contmporanea con gli Europei disputati in Italia: a Segovia vittoria dell'eritreo Kidane Tadesse, ed a Burlada successo del marocchino Ayad Lamdasem. In entrambe le occasioni il secondo classificato è stato l'altro marocchino Chatt. Nelle gare femminili, mentre a Segovia si è imposta Nebiath Habtemarian (Etiopia), a Burlada il successo, a sorpresa, è andato alla cinese Xiao Qingdong. A Murcia festa africana con Ali Abdalah (Eritrea9 davanti al veterano John Kibowen ed all'altro eritreo Tesfayohannes Mesfen. Identica musica nel cross femminile, con nell'ordine Wude Ayalew, Sultan Simret e Nebiat Habtemariam, la prima etiope, le altre due eritree. Rigaudo e Brugnetti in Spagna Rientro alle gare per la migliore atleta azzurra della stagione, Elisa rigaudo, che venerdì a Granada ha disputato una gara sui tre chilometri vinta dalla norvegese Plaetzer-Tysse in 12:44. Seconda la tedesca Seeger in 12:51, terza la Rigaudo in 12:58. Francisco Fernandez ha vinto la cinque chilometri maschile in 19:16, precedendo il messicano Eder Sánchez (19:17) e l'altro spagnolo Juan Manuel Molina (19:19). Quarto Ivano Brugnetti ad un secondo da Molina. Honolulu Baby La maratona delle Hawaii è stata vinta dalla trentacinquenne russa Lyubov Denisova, che in 2:27:19 ha migliorato il primato della storia della corsa detenuto da un'altra maratoneta russa, Lyubov Morgunova. Da qualche anno stabilitasi negli States, e divenuta popolare grazie ai numerosi successi nelle corse su strada disputate sul territorio americano, in marzo aveva gareggiato a Los Angeles (terza) correndo in 2:26.18. Seconda un'altra russa, Alevtina Biktimirova (2:26:58 a Boston), che ha corso in 2:29:42. Ambesse Tolossa (2:08:58 a Tokyo) ha vinto la maratona maschile di Honolulu in 2:13:42 davanti a due vecchie volpi kenyane: James Muindi e Eric Wainaina. Via da Las Vegas Parla kenyano anche l'altra maratona del week-end disputata negli Stati Uniti, quella di Las Vegas, appannaggio di Joseph Kahugu in 2:16:19 e della connazionale Jelagat in 2:3elle prime In questa settimana sono previsti i campionati under 18 d'Oceania, il cross di Bruxelles con Sergey Lebid alla ricerca di un pronto riscatto dopo il flop europeo di San Giorgio su Legnano, ed il Telstra Zatopek Classic all'Olympic Park di Melbourne. Dopo la conclusione dei Giochi Asiatici di Doha e le consuete verifiche di fine anno, saranno disponibili la nuove, e pressoché definitive, graduatorie mondiali stagionali nella sezione statistiche del sito. Marco Buccellato
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