Internazionale, i record di Chicago



Liliya Shobukhova e Moses Mosop superstars della maratona di Chicago, una grande edizione della maratona di Eindhoven, e ancora molto altro dal fine settimana internazionale: la sconfitta di Kenenisa Bekele in Olanda, la "legge" di Leonard Komon ribadita anche a Berlino, e l'ultima uscita in pista di Christophe Lemaître, che chiude da par suo una stagione fondamentale.

Mosop-record, Chicago non tradisce

Esiti cronometrici eccezionali nella calda maratona di Chicago di domenica: Moses Cheruiyot Mosop, capace di correre in 2h03'06" a Boston (non omologabile per le note ragioni legate al percorso in discesa) ha migliorato il primato della 42 km dell'Illinois in 2h05'37" (quattro secondi meglio di quanto ottenuto due anni fa dallo scomparso Sammy Wanjiru), dividendo l'impresa in due metà quasi perfette, 1h02'54" a metà corsa, 1h02'43" nella seconda parte. Mosop ha corso in condizioni non ideali per un problema ad una gamba, ripresentatosi in gara, ma poi superato, tra il 25° e il 35° chilometro. Il secondo classificato, il 29enne Wesley Korir, è un habitué della maratona di Chicago. Alla quarta partecipazione (con due quarti posti) è riuscito finalmente a salire sull'ideale podio centrando il primato personale di 2h06'16". Terzo un ex-specialista dei 5000 e 10000 metri, Bernard Kiprop Kipyego: alla quarta maratona della carriera, abbatte il muro dell due ore e sette minuti chiudendo in 2h06'29". Solo quinto il rientrante statunitense Ryan Hall (2h08'04"), preceduto di cinque secondi dall'etiope Daba.

Shobukhova seconda di sempre

Record della corsa anche per la russa Liliya Shobukhova (2h18'20", dodicesima atleta a scendere sotto le due ore e venti minuti), al terzo successo consecutivo a Chicago, ma soprattutto approdata al record nazionale russo (migliorato di quasi due minuti) e alla seconda prestazione di sempre, la quarta assoluta se si considera che le tre maratone più veloci della storia portano tutte la stessa firma, quella di Paula Radcliffe. La russa è transitata a metà gara in 1h09'25" ed ha coperto la seconda parte in 1h08'55"). Dietro la Shobukhova, straordinario  debutto di Ejegayehu Dibaba, la più anziana della famiglia che comprende anche la notissima Tirunesh e la piccola Genzebe, autrice del terzo esordio più veloce della storia della specialità in 2h22'09": meglio di lei, al battesimo dei 42 km, solo la Radcliffe (2h18'56" nel 2002) e la giapponese Sakamoto (2h21'51" nel 2003). Fanno festa anche la terza, Kayoko Fukushi (2h24'38") e l'etiope Belaynesh Zemedkun Gebre (2h26'17"), entrambe a 1h09'25" a metà gara, e successivamente staccate dalle Shobukhova. Seconda europea, quinta classificata, la veterana francese Daunay (2h26'41").

Primati anche a Eindhoven

Grandi prestazioni in Olanda, nella maratona di Eindhoven, tradizonale terreno di caccia kenyano. Il vincitore è un 27enne, Jafred Chirchir Kipchumba, che ha surclassato i favoriti con un allungo decisivo al trentasettesimo chilometro e ha stabilito il nuovo primato personale chiudendo in 2h05'48" (1h02'35" nella second parte della gara), oltre un minuto meglio del vecchio limite del percorso. Secondo, stupefacente se si considera che era all'esordio nella maratona e che fino a 24 ore prima aveva preso accordi per fare il ritmo come pacemaker, il semisconosciuto Nathaniel Kipkosgei, 2h06'28", un atleta che fino a due anni fa era dedito ai 1500 metri, con scarse soddisfazioni.

Terzo, alla seconda esperienza sui 42 km, l'ex-siepista Michael Kipyego, in 2h06'48". Dietro i tre kenyani, solo quarto, l'etiope favorito della vigilia Tadesse Tola in 2h07'13". Exploit anche al femminile, dove la kenyana Georgina Rono (2h24'33" correndo da sola gli ultimi 10 km, già terza a Carpi lo scorso anno), si è migliorata di sette minuti, ed ha trascinato a ottimi risultati anche le etiopi Shitaye Bedaso (2h25'09") e Feyese Tadese Boru (2h25'20"), la kenyana Rael Kiyara Nguriatukei (2h25'33") e l'olandese nera Hilda Kibet (2h26'36"), staccata nel finale.

Komon, mondiale stagionale su strada

Leonard Patrick Komon ha eguagliato domenica a Berlino la miglior prestazione stagionale dei 10 chilometri, detenuta da Micah Kogo con 27'15" (13'23" a metà gara), assicurandosi la vittoria nella "Asics Grand 10" con largo margine (trenta secondi) su Josphat Kipkoech Bett, a tre secondi dal record della corsa, da lui stesso realizzato nell'edizione 2010. Komon detiene il primato mondiale della distanza con 26'44". Nella gara femminile rientro vincente della britannica Mara Yamauchi (32'19"), ferma da diversi mesi per infortunio.

Bekele battuto

Dopo il grande ritorno in pista a fine stagione, Kenenisa Bekele si è cimentato domenica scorsa in una gara su strada (per la quarta volta in carriera) ma è stato battuto dal kenyano Vincent Yator nell'edizione-giubileo della "quattro miglia" di Groningen, classica competizione olandese giunta al venticinquesimo anno di vita. Con 17'06", Yator ha stabilito anche la miglior prestazione mondiale sull'insolita distanza, lasciando a quattro secondi Bekele. Per l'altra kenyana Sylvia Kibet la vittoria nella corsa femminile, a venti secondi dal miglior risultato conosciuto.

Le altre corse su strada del fine settimana

A Parigi la 20 km locale è stata vinta da John Mwangangi in 58'15", e da Sarah Chepchirchir in 1h06'17". Sempre in Francia, 27'42" di Philemon Limo nella 10 chilometri di Rennes. La maratona di Melbourne è andata a Japhet Kipkorir, che ha bissato il successo dell'anno scorso in 2h11'12", ed alla connazionale Irene Mogaka, prima in 2h35'12". Nella maratona di Buenos Aires nuovo record della corsa per Simon Njoroge Kariuki in 2h10'29", due minuti e mezzo avanti a Benjamin Kipruto. A Victoria (Canada) 2h14'33" dell'esperto Thomas Omwenza, già pluri-vincitore della maratona di Vancouver. Europa: a Bucarest 2h32'20" della russa Marina Kovaleva, a Zagabria 2h34'57" di Lucia Kimani, ex-kenyana ora bosniaca per passaporto. In Austria (Graz) maratona vincente per la 34enne Esther Wanjiru, tornata da poco alle gare dopo un periodo di assenza, in 2h32'12". Edwin Kipchirchir Kemboi ha vinto la corsa maschile in 2h14'58".

Pista, Lemaître corre ancora

Ultimo sprint della stagione per Christophe Lemaître, che ai campionati di società under 23 di La Roche-sur-Yon ha fermato il cronometro a 10"12 contro oltre un metro di vento contrario. Sempre dagli impianti, arriva il 72,44 della martellista argentina Dahlgren a Buenos Aires. In Giappone, il Festival dello Sport a Yamaguchi, con in evidenza gli sprinter Eriguchi (10"14) e Fukushima (11"24). Nella gara maschile è stato realizzato il nuovo primato nazionale junior da Ryota Yamagata, cronometrato in 10"23. A proposito di sprint nipponico, è tornato Shingo Suetsugu, bronzo mondiale a Parigi 2003 nei 200 metri e bronzo a Pechino con la 4x100, alla prima gara in tre anni (10"87). A Niigata, poche ore fa, 31'55"06 di Mika Yoshikawa sui 10000 metri.

Giochi Panamericani

Al via a Guadalajara: a pochi giorni dall'inizio del programma dell'atletica leggera (23 ottobre), è confermata l'assenza di Kirani James, che non rappresenterà Grenada. Ci sarà invece Kim Collins, che mira all'oro nei cento metri. Per i giamaicani, nei 100 Lerone Clarke e Oshane Bailey. Nomi importanti per Bahamas: Donald Thomas (alto), Chris Brown (400 metri e campione uscente), mentre ha rinunciato alla selezione l'altro altista Trevor Barry, sorpresa di bronzo ai mondiali di Daegu.

 




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