Internazionale, il 2008 ai blocchi di partenza
La rubrica riservata all'atletica internazionale (ed all'attività degli atleti italiani all'estero) torna con il nuovo anno dopo una brevissima sosta natalizia, e dal prossimo martedì riprenderà la consueta cadenza settimanale. In primo piano le classiche (e numerose) corse di San Silvestro e del primo dell'anno, molta Asia, alcuni freschissimi risultati indoor e le abituali notizie meritevoli di segnalazione. Nel 2008, di corsa Micah Kogo si è imposto nella dieci chilometri di Houilles del 30 dicembre (in Francia), precedendo di due secondi l'ucraino Lebid, emigrato a Bolzano il giorno successivo per la corsa su strada che l'ha visto classificarsi quarto. Kogo ha fallito l'appuntamento dei trials per guadagnarsi la selezione per i mondiali di Osaka, ma nelle corse su strada ha fatto cose egregie con la punta del terzo tempo all-time sulla distanza dei 10 chilometri (27:07). Tra gli altri battuti Shami del Qatar, Paul Kosgei, Boniface Kiprop. A Madrid ha vinto Kiprono Menjo sull'etiope Bezabeh e sullo spagnolo Martinez (Vivian Cheruiyot si è imposta nella gara femminile). A San Paolo del Brasile terza vittoria della carriera per Robert Cheruiyot, che ha superato Patrick Ivuti. Di stampo kenyano anche la San Paolo femminile, andata a Alice Timbilil. In Germania (Trier) Moses Kipsiro (Uganda) ha sconfitto la concorrenza di Wilson Chemweno, mentre è appasra scontata l'affermazione di Sabrina Mockenhaupt in campo femminile. Da segnalare il trentacinquesimo posto di Daniel Komen, non il Komen protagonista delle ultimissime stagioni, ma "quel" Daniel Komen, primatista mondiale dei tremila metri con 7:20.67 ottenuto a Rieti nel 1996. Portogallo: ad Amadora la corsa si San Silvestro è stata vinta dalla lettone Jelena Prokopcuka e da Moses Masai. Venerdì di era corso anche a Funchal, con vittoria di Rui Silva sul kenyano Menjo (poi vincitore a Madrid). Rui Silva ha concesso il bis domenica vincendo la San Silvestro di Porto. Nella corrida di fine anno di Luanda (Angola, percorso di 15,85 chilometri) vittorie di Elijah Nyabuti (Kenya, 28 anni) in 46:35 sullo zambiano Tony Wamulwa e sul più conosciuto angolano João Ntyamba, e di Grace Momanyi (Kenya) in 53:13. Ekiden del primo gennaio in Giappone Il team della Konica-Minolta ha vinto per la sesta volta in otto anni l'Ekiden di inizio anno, corsa a Maebashi. Hanno preso parte alla manifestazione (giunta all'edizione numero 52) ben 37 squadre, tra le fila delle quali si leggono i nomi di Takayuki Matsumiya, Gideon Ngatuny, Josephat Ndambiri, Martin Irungu Mathathi, Samuel Wanjiru (il primatista mondiale della mezza maratona ha corso una frazione di 11,8 chilometri in 31:17), John Kariuki, Charles Kamathi (recentemente quarto nella maratona di Milano), e Daniel Njenga. Ultimi risultati dall'Oceania Dal settore lanci segnaliamo la ripresa dell'attività dell'iridata di lancio del peso Valerie Vili-Adams, che ad Auckland ha concluso l'anno solare 2007 con un ottimo 19.24. Suo marito, il franco-caledoniano Bertrand Vili, discobolo, ha portato il primato personale a 62.13. Miglioramenti anche per la ventunenne australiana Catherine Drummond, salita a 1.90 nel salto in alto a Gold Coast. Il cast di Tokyo La maratona femminile di Tokyo, una delle corse su strada più prestigiose di inizio stagione, potrà contare sulla partecipazione delle romene Constantina Dita (2:21:05) e Lidia Simon (2:22:54), della britannica Yamauchi-Myers e della giovane kenyana Julia Mombi. Da parte giapponese al via troveremo diverse specialiste già scese sotto le due ore e trenta, quali Hara, Morimoto, Kano, Obata, Okamoto e Okunaga, ma il nome più interessante sarà quello di Kayoko Fukushi, al debutto sui quarantadue chilometri. Ultima del 2007 In ordine di tempo è stata l'ultima corsa di rilievo in territorio giapponese dell'anno appena trascorso, e non ha deluso: si tratta della mezza maratona di Okayama, vinta dalla kenyana Evelyne Kimwei in 1:09:20 su Mara Yamauchi (Gran Bretagna), seconda in 1:09:28, sulla connazionale Nakamura (1:10:23) e su Lidia Simon (1:10:47). Come visto, la Yamauchi e la Simon prenderanno parte anche alla ben più importante maratona di Tokyo. Nello stesso giorno, ma in un meeting universitario su pista, gran diecimila di Yukiko Akaba, che in 31:23.27 ha realizzato la dodicesima prestazione mondiale stagionale. Torna Sun Yingjie Dopo due anni di sospensione il rientro della cinese Sun Yingjie è annunciato per dopodomani (l'occasione sarà la maratona di Xiamen). L'atleta cinese, oltre che i brillanti risultati ottenuti nel corso della carriera, è assai nota per la particolarità di correre senza muovere le braccia, solitamente distese lungo i fianchi. Nella mezza maratona olandese di Egmond (metà gennaio) tornerà invece il campione mondiale di maratona Luke Kibet. Gatlin non ritorna Fonti USA (Washington Post) riportano che la squalifica di Justin Gatlin potrebbe essere ridotta da otto a quattro anni, fatto che cancellerebbe le speranze dell'atleta di essere eleggibile per l'attività già nel corso della prossima stagione. Indoor Ecco la Russia: ad Omsk non dermode la 41enne sprinter Khabarova, capace di correre i 60 metri in 7.34 e superare di un centesimo la vice-campionessa europea indoor Polyakova. Sale anche la giovane saltatrice in alto Shamsutdinova, fino a 1.92. Ancora dai concorsi, in grande evidenza Irina Simagina, che il giorno di Natale ha centrato un ottimo debutto stagionale con 6.88 a Ryazan. Da Mosca 7.24 sui sessanta metri per Svetlana Nabokina, mentre a San Pietroburgo si è rivista la mezzofondista Yulia Chizhenko-Fomenko con un mille metri da 2:42.80. La gara dell'asta si è conclusa alla quota di 4.50 con protagoniste la Kiryashova e la Shvedova-Ivanova. L'atletica russa piange la prematura scomparsa di Andrey Kurennoy, 35 anni, triplista con un personal best di 17.44 risalente al 1997, laddove si laureò campione nazionale. Dalle altre sedi europee 2.20 dello slovacco Horak a Bratislava nel meeting locale natalizio, 16.53 del diciottenne triplista francese Tamgho a Parigi, nuovo primato nazionale junior, e 3:40.75 di Wolfram Muller sui 1500 metri a Dresda. Azzurri nei ranking Quest'anno sono più del solito, addirittura due in una sola specialità, gli atleti italiani inseriti nel prestigioso ranking mondiale della rivista statunitense "Track And Field News". Il piazzamento migliore è quello di Andrew Howe, secondo nel lungo maschile dietro Irving Saladino. Sul podio sono anche Alex Schwazer, terzo nel ranking dei 50 chilometri di marcia dopo Deakes e Diniz, ed Antonietta Di Martino, alla quale per il secondo posto è stata preferita la russa Slesarenko (senza discussioni il primo psoto, assegnato a Blanka Vlasic). Nella marcia femminile è settima Elisa Rigaudo, mentre fa la comparsa nel Top Ten di Track and Field News anche Giorgio Rubino, accreditato di un bel nono posto nel ranking dei 20 chilometri. Ci sono anche Magdelin Martinez (sesta nel triplo), Clarissa Claretti (ottava tra le martelliste) ed il duo Rosa-Legnante, che chiudono il top ten delle pesiste col nono ed il decimo posto. Non c'è solo "Track And Field News" a comporre i rankings di fine anno. In Gran Bretagna la rivista "Athletics Weekly" fa la stessa cosa. Vediamo com'è andata ai rappresentanti del nostro movimento: tra gli uomini Andrew Howe è secondo, Schwazer terzo (come per "Track And Field News") ma non c'è Rubino (al suo posto il cinese Li Gaobo). Nei rankings femminili Antonietta Di Martino raggiunge il secondo posto (terza per gli esperti statunitensi), la Martinez è ancora sesta, Chiara Rosa nona (non c'è Assunta Legnante, al suo posto la bielorussa Pravalinsksya, ex-signorina Korolchik). Non c'è nemmeno Clarissa Claretti, la cui presenza nella Top Ten del martello femminile è occupata dalla bielorussa Miankova. Elisa Rigaudo, nella marcia, è ottava. Da notare che il maratoneta elvetico Roethlin, decimo per gli americani, sale fino al quinto posto nel ranking di specialità per i compositori della classifica della rivista britannica (alcuni tra i più conosciuti giornalisti e statistici del settore). Inzikuru mamma La prima donna a vincere un titolo mondiale sui 3000 siepi, l'ugandese Inzikuru, ha dato alla luce sabato 29 dicembre una bambina. Il primo obiettivo agonistico per l'atleta africana, considerati i tempi di rientro all'attività, saranno i Giochi Olimpici di Pechino. Marco Buccellato
Condividi con | Tweet |
|
Seguici su: |