Internazionale, il disco di Kanter nello spazio:



La notizia cui dare risonanza immediata nelle news internazionali è relativa ad un grande risultato ottenuto dall’estone Kanter poche ore fa in Svezia, in un piccolo meeting. Seguirà il commento ai risultati di Berlino ed a quanto accaduto nelle ultime ore dell’atletica internazionale. Kanter decolla verso il mondiale del disco Il fantastico discobolo estone Gerd Kanter ha stabilito oggi pomeriggio ad Helsingborg (Svezia), per ben due volte nello spazio di pochi minuti, la terza prestazione mondiale di tutti i tempi di lancio del disco. In un meeting locale Kanter ha infilato la seguente, incredibile serie: 69.46, 72.30 (primato d'Estonia, terza prestazione all-time), 70.43, 73.38 (ancora primato d'Estonia, di nuovo terza prestazione all-time), 70.51, 65.88. Secondo a Goteborg dietro l'eccezionale fuoriclasse lituano Virgiljus Alekna, Kanter si era messo ancora in luce nel dopo-Europei ottenendo il miglior risultato stagionale (fino a ieri) cinque giorni fa a Tallinn, dove aveva lanciato a 69.59, un centimetro meglio di quanto aveva fatto, sempre a Tallinn, nella seconda metà di luglio. A Zurigo Kanter aveva sfiorato la vittoria con un ultimo lancio misurato a soli dieci centimetri da quello migliore di Alekna. Ancora negli ultimi giorni aveva lanciato lontano a Tartu, raggiungendo la misura di 68.10. Senza precedenti La serie inanellata dall'estone a Helsingborg è la migliore di sempre, con quattro lanci oltre i settanta metri ed addirittura due oltre i settantadue metri! Nella gara dell'attuale primato del mondo, il 74.08 di Jurgen Schult, il tedesco della DDR ottenne il lancio-record al quarto turno, dopo un 67.20 iniziale e due nulli. Seguì un altro nullo e la rinuncia all'ultimo lancio. Alekna, detentore della seconda prestazione di tutti i tempi (73.88) ottenuta a Kaunas nel 2000, fece registrare la seguente serie: 70.22, 72.35, 69.26, 73.88, cui seguirono due lanci nulli. La storia recente Il primato personale precedente di Kanter risaliva allo scorso anno, ottenuto a San Diego (70.10). Vicecampione del mondo a Helsinki, con la grande prestazione di ieri Kanter si è anche ripreso il record nazionale, sottrattogli ad inizio stagione dal connazionale Tammert, capace di lanciare ad aprile, in Texas, a 70.82. Vedemmo Kanter molto da vicino, praticamente dietro la pedana, in occasione della Coppa Europa di lanci di Mersin, la scorsa stagione. La velocità d'azione e la stabilità nella tenuta del disco in uscita, oltre a suscitare l'ammirazione dei presenti, lasciava presagire per questo discobolo dalla tecnica sopraffina inevitabili progressi sul piano delle misure, puntualmente arrivati in primavera con il risultato ottenuto in California. Poi, attraverso il consolidamento continuo del ruolo di anti-Alekna, il lungo cammino con misure sempre di grande livello fino all'impensabile boom di oggi pomeriggio. Pur sempre lanci: Giochi Balcanici Dopo un risultato del genere, qualsiasi cosa si possa citare può apparire modesta, ma non è così. Ad ogni prestazione va attribuito un valore proporzionale e relativo. E' il caso di quanto fatto da Dragan Peric, ultraveterano serbo del getto del peso, che alla bella età di 44 anni ha lanciato a 20.34 nel corso dei Giochi Balcanici di Zenica, sabato. Nella sua ombra si è migliorato anche il bosniaco Hamza Alic, secondo con 20.09. Nella giornata conclusiva da segnalare il primato della greca Alexandra Papayeoryiou, che per la prima volta ha superato i settanta metri lanciando a 70.33 e lasciando a quasi cinque metri l'ex-primatista del mondo Mihaela Melinte. Berlino: Powell ancora sul filo Asafa Powell non finisce di stupire. Domenica a Berlino ha corso i cento metri in 9.86 con mezzo metro di vento contrario, un risultato che se messo a confronto con i recenti exploits di 9.77, non ha granché da invidiare. Con Eolo a spirare in suo favore anziché in faccia, avrebbe potuto mettere in pericolo il suo triplice record del mondo. Powell non è stato il grande protagonista della stagione a proseguire la striscia di grandi risultati stagionali. Eccone alcuni: Jeremy Wariner, vincendo i 400 metri in 44.26, ha ora nel conto le nove migliori prestazioni della stagione, con la punta di 43.62 ottenuta come molti ricordano a Roma. Alle sue spalle un ulteriore miglioramento cronometrico per il congolese Kikaya, all'ennesimo personale con 44.43. Conferma anche per il sudafricano Mulaudzi negli 800 metri, vinti in 1:44.37. Dopo il secondo posto ai mondiali indoor di Mosca, Mulaudzi ha inspiegabilmente deluso solo ai campionati africani nelle Isole Mauritius. Nelle gare del Grand Prix disputate (Helsinki, Zurigo, Monaco, Rieti e Berlino) ha sempre stravinto, contro i migliori avversari. A Berlino c'era anche Andrea Longo, sesto in 1:46.21. Hooker, quasi un capolavoro Menzione speciale per due atleti: l'acrobata australiano Steve Hooker, volato oltre la quota di 5.96 nel salto con l'asta, un misto di gioia e desolazione, in quanto in uno dei tre tentativi contro i 6.01 ha lasciato un'eternità di luce sopra l'asticella, per poi ricadervi sopra, e l'ostacolista americano David Oliver, un personaggio messosi in luce lo scorso anno e quest'anno definitivamente esploso, che ha messo in fila in 13.25 gli astri del passato (Johnson) e quelli del futuro (Merritt e Robles). Non c'era Liu Xiang, che pare sarà al via in Coppa del Mondo. Anche Irving Saladino si è confermato il numero uno del salto in lungo mondiale: sette delle migliori nove prestazioni dell'anno sono sue. La decima è l'8.41 di Andrew Howe. Ad Atene, in Coppa del Mondo, ci saranno entrambi, oltre a Al-Khuwailidi, Gaisah, si spera Phillips. Il meglio del pianeta a caccia di centimetri preziosi sulla sabbia. Spirito d'Etiopia Nessun calcolo: Meseret Defar, che aveva già messo in pericolo in precedenza il cammino di Tirunesh Dibaba verso un assegno cospicuo relativo al jackpot della Golden League, l'ha fatta grossa, superando la connazionale sui cinqquemila metri e privandola di una buona fetta di premio. Nel giavellotto bene Zahra Bani, che in extremis ha portato il primato stagionale a 61.66 e si è guadagnata l'accesso alla finale di Stoccarda, dove, per i colori italiani, troveremo anche la coppia di martellista Balassini-Claretti, e forse Andrew Howe. Il ritorno della Pechonkina Fuori gioco per tutta la stagione a causa di un infortunio, la primatista del mondo dei 400 ostacoli è tornata in pista in occasione del Russian Challenge di Mosca, confronto che ha permesso ai padroni di casa di superare gli USA. Per la russa un debutto folgorante in 53.14 ed oltre un secondo di distacco sulla Demus, capofila mondiale stagionale. A Mosca da segnalare anche il 7.01 della Kolchanova (Lebedeva a 6.94, Udmurtova a 6.84). La Kolchanova ha però perso la leadership mondiale: Tatyana Kotova ha infatti saltato 7.12 in quel di Novosibirsk, anche se la prestazione è da confermare. Nel prossimo week-end il meglio del mondo si riunirà a Stoccarda per la "IAAF World Athletics Final". Sarà il penultimo atto stagionale, prima della Coppa del Mondo di Atene. Su strada, ecco di nuovo l'Africa all'assalto dei limiti umani: primo atto a Rotterdam, mezza maratona con protagonisti Paul Kosgei, Zersenay Tadesse, Martin Lel e Patrick Ivuti in campo maschile. In rete sono già disponibili, nella sezione dedicata ai numeri, le nuove liste mondiali stagionali ed all-time. Marco Buccellato

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