Internazionale, l'Europa all'appello di Birmingham



La vigilia atletica dei Campionati Europei indoor di Birmingham è stata animata dagli ultimi meetings continentali e dalla disputa dei campionati statunitensi, oltre che da una infinita serie di "conferences" viatico dell'assegnazione dei titoli universitari USA al coperto. Risultati, notizie ed anticipazioni sugli Euroindoor compongono il giro d'orizzonte dall'estero del fine settimana appena trascorso. Isinbayeva "niet" La storia non s'è fatta a Parigi, per colpa dei tre erori di Yelena Isinbayeva sulla quota di 4.94, record del mondo dell'asta femminile cercato ma non trovato. Dietro la bella acrobata di Volgograd sale ancora la brasiliana Murer, che alla prima vera stagione indoor migliora per l'ennesima volta il record nazionale al coperto portandolo a 4.66, eguagliando il limite ottenuto all'aperto lo scorso anno. Altri motivi d'interesse nel meeting francese di venerdì: l'8.18 di Mokoena nel lungo (ancora primato del Sud Africa) con il corso Sdiri minaccioso ad 8.13, il 6.54 del nigeriano Fasuba sui 60 metri ela netta affermazione del cubano Robles sugli ostacoli in 7.51. C'era anche la Devers, che ha preferito attraversare l'oceano e non presentarsi ai campionati nazionali, "stoppata" stavolta dal trio Lopes-Onyia-Felicien senza appello. Per l'Italia presente la saltatrice Elena meuti, non classificata nell'alto grazie ai tre nulli d'entrata ad 1.80. Pronta per l'assalto al titolo europeo della velocità è la belga Gevaert, che ha stravinto i 60 metri in 7.15. Chemnitz In evidenza un altro sudafricano, il velocista nagel, che ha vinto sia i 60 che i 200 in 6.60 e 20.76, ma anche il lotto degli astisti tedeschi (tutti presenti meno Bjorn Otto e tutti sopra i 5.70) e la cubana Benavides (7.17 sui 60). In tema-Howe ecco un altro ottometrista che si candida alla finale continentale: è il polacco starzak, coetaneo dell'azzurro, atterrato ad 8.01. Atene: Beitia sempre più su La spagnola Ruth Beitia ha illuminato il meeting di Atene (Pireo) grazie al miglior risultato tecnico della serata: il 2.01 dell'iberica nell'alto femminile, ottenuto al primo tentativo, era stato anticipato a Siviglia una settimana fa da una chiara vittoria con 1.98 e dall'impressione di un potenziale cui attingere. Risultato dell'azzurra Cusma a parte, riportato in una precedente news, nel meeting greco di sabato scorso si sono messi in evidenza in chiave europea lo spagnolo Gallardo (3:37.47 sui 1500 metri, miglior tempo europeo della stagione), l'ostacolista russa Antonova (7.93) e lo sloveno Vodovnik, autore di 20.30 nel getto del peso. Lassù nel firmamento Nel 2007 non ha mai saltato meno di 2.30. Stefan Holm sta rivivendo una stagione straordinaria come quelle di due e tre anni fa, e continua a salire di gara in gara: a Goteborg (campionati svedesi) ha vinto il titolo del salto in alto battendosi sulla quota di 2.38 con il giovane e sempre più accreditato Thornblad, volato ben oltre il vecchio primato personale. Il duo svedese (che ha tentavo invano i 2.40 con una prova a 2.41 per il solo Holm) ed i russi daranno vita ad una delle finali più eccitanti dei Campionati d'Europa. Ma la partita dell'alto, come saggezza e recente passato insegnano, non è persa in partenza per alcuno. Ultimi fuochi Si salta ancora prima di volare a Birmingham: A Spalato la bulgara Veneva ha battuto ancora la Vlasic (due metri per entrambe) e la Bergqvist (1.97). A Bratislava Dana Veldakova ha saltato 14.12 nel triplo. Botto nel peso femminile: la bielorussa Ostapchuk ha esordito a Minsk con un lancio di 19.89, ma per Birmingham sono iscritte la Leantsyuk e la Korolchik, che ha cambiato nome in Pravalinskaya. Assunta Legnante tiene ancora il "podio" nelle liste mondiali stagionali, ma ora è terza, sorpassata anche dalla tedesca Kleinert, che in una singolare gara disputata nel sottosuolo (all'interno di una miniera) ha lanciato a 19.29 sabato scorso. Nemmeno la Kleinert sarà agli Europei, anzi: la Germania non ha selezionato alcuna lanciatrice. Campionati USA L'atletica indoor statunitense si è presentata alla rassegna nazionale in veste dimessa, priva dei tanti campioni che hanno illuminato l'estate dello scorso anno e che faranno faville, c'è da crederci, anche nella prossima. Qualche buon risultato individuale a Boston e niente di più, con un alta percentuale di talenti sparsi in molti stati a giocarsi la scommessa NCAA, ormai prossima a dare spettacolo a Fayetteville, il 9 e 10 marzo. L'unica gara dove è stato possibile vedere quasi tutte le star è stato il peso maschile: vittoria a Cantwell, risorto dopo qualche recente blackout ed autore di una serie tutta oltre i ventuno metri con una punta vincente di 21.72. Secondo Hoffa, terzo Taylor, rimandato Godina (quinto). Nelle altre finali di domenica: 24.54 della martellista Campbell, che nel "maniglione" ha sfiorato di soli tre centimetri la migliore prestazione mondiale. DeeDee Trotter ha vinto i 400 femminili in 51.95, e Jen Stuczynski l'asta con 4.60 (idem la Janson). Deludono i 400 maschili: si vince con 46.75; il titolo va al semisconosciuto Gregory Nixon. Molto meglio il triplo grazie all'acuto di Wilson (17.28), ed i 60 ostacoli, dove l'eterno quarto Bramlett ha finalmente portato a casa un titolo nazionale condito dal record personale di 7.47.Nell'asta, priva di Stevenson, Walker e Mack, la vittoria è andata ancora al vecchietto Hartwig, capace di catapultarsi a 39 anni oltre la misura di 5.80. Le finali della velocità: DaBryan Blanton ha sorpreso il favorito Brunson ed ha vinto in 6.56 una finale povera di grandi nomi. La finale dei 60 femminili ha premiato una ex-ostacolista, Sani Roseby (7.16) ed una sprinter il cui nome non dirà niente a nessuno (Carmelita Jeter) ma che ha invece già disputato i Trials per i Giochi di Atene, pur se con scarsi risultati, e che due settimane fa aveva sorpreso correndo in California in 7.16. Tutto il resto è USA Panoramica delle tante riunioni Conference, Big 10, Big 12 e via dicendo: a Clemson Jacoby Ford (vent'anni da compiere) ha vinto i 60 metri in 6.52 dopo essersi espresso a 6.53 in batteria. Piccola star dell'atletica e del football, dopo una stagione interamente dedicata a palla ovale e casco, in questa stagione è progredito di gara in gara, uscendo alla ribalta al Tyson Invitational di Fayetteville con 6.60. All'aperto vanta un 10.21 ventoso risalente a due stagioni orsono. Del 10.32 che gli viene attribuito (quando era un "high school") nelle schede biografiche che lo riguardano, invece, non c'è traccia tangibile. Ad Ames (pista di trecento metri per il Big 12 Championships) bel colpo doppio di Reginald Witherspoon, autore di 20.73 sui 200 e 45.91 sui 400. Ma il meglio dalle piste "giganti" si è avuto nel Kentucky, a Lexington, dove si corre dentro uno sviluppo di 291 metri: il risultato più clamoroso è stato ottenuto sui 200 donne dalla giamaicana Stewart, che ha corso la finale dei Sec Championships in 22.46! La Stewart ha vinto anche in 60 in 7.14, un centesimo meglio di Courtney Champion. In mostra anche i velocisti maschi: Rubin Williams ha vinto i 200 in 20.57, il quattrocentista Dardar ha raddoppiato lo sforzo esprimendosi in 46.11. Birmingham: chi c'è e chi no Ecco chi sarà in pista (o pedana) in terra inglese nel prossimo fine settimana: la Spagna ha arruolato per la spedizione albionica anche Marta Dominguez, inizialmente esclusa dalla selezione. La bionda mezzofondista correrà i tremila. Out invece la Alozie, infortunata. Gli spagnoli possono far bella figura in tutte e tre le gare di mezzofondo maschile con Olmedo (o Quesada), Higuero, Casado, Gallardo, Espana, Redolat. Chances di finale anche con la saltatrice Montaner. La Agirre, pur forte di quattro primati nazionali nell'asta, sembra lontana dal club dei 4.70, dove ci si giocheranno le medaglie. L'Olanda presenta il campione del mondo dell'asta Blom, l'ottocentista Okken, il lanciatore Smith e la Ruckstuhl nel pentathlon. Per gli inglesi ecco i pezzi da novanta: Gardener, Pickering, Tobin, Farah, Turner, Tomlinson, Douglas ed Idowu tra i maschi e Kwakye, Sanders, Meadows, Okoro, Clitheroe, Pavey e Sotherton. La Svezia sarà priva di Olsson, infortunato al solito ginocchio negli ultimi giorni. Per la Grecia chances di podio per il lunghista Tsatoumas e fuoco sul ritorno di Ekaterini Thanou. I portoghesi ripongono le loro ambizioni nei salti in estensione, grazie alla presenza del triplista Evora e della Gomes. Per i polacchi non ha ancora sciolto le riserve Dabrowski, quotato quattrocentista reduce da un infortunio, mentre per la fortissima Ucraina i nomi più in vista sono quelli di Demydyuk, Sokolovskiy, gli astisti Korchmyd e Yurchenko, i lunghisti Vasiliev e Lukashevich, Kuznetsov, Savolainen (uomini), Petlyuk, Tobias-Sidorenko, Rybalko, Dobrynska e Melnichenko (donne). Per la Bulgaria curiosità per la sprinter Naimova, reduce dai trionfi da junior, che ai Giochi Balcanici di Atene ha corso i 60 in 7.13 grazie ad una partenza alla dinamite rilevata con un tempo di reazione di 0.116. Prove multiple Tra gli invitati che si cimenteranno nell'eptathlon ecco il ceko Sebrle, il russo Pogorelov (capofila 2007), il talentuoso bielorusso Krauchanka. Tra le donne Sua Maestà Kluft,l'olandese Ruckstuhl, la Sotherton, la bellissima ucraina Dobrynska, la Skujyté e l'altra inglese emergente Ennis. Nella sezione statistiche del sito sono disponibili le liste europee indoor 2007 e quelle all-time, aggiornate dopo l'ultimo round-up di meetings e manifestazioni varie. Le liste mondiali torneranno invece a breve. Sunshine Reggae Riecco Asafa Powell (terza apparizione stagionale), stavolta in staffetta, sotto il sole di Kingston: il primatista del mondo dei cento metri è stato il primo frazionista del MVP Track Club che ha corso in 38.97. Gli altri incaricati di portare altraguardo il testimone erano l'argento mondiale in carica Frater, l'ex-argento Brown, e Ainsley Waugh. Ha fatto meglio, in una precedente serie, la staffetta con Usain Bolt ultimo frazionista, che è piombato sul traguardo nel tempo di 38.70. nelle gare individuali, personale eguagliato per carter (10.20). Walker decolla Brad Walker continua il suo personale giro del mondo. Dopo l'avvio di stagione negli USA (condito dalla vittoria nei Millrose Games) e la trasferta ucraina di Donetsk, il numero uno attuale del salto con l'asta statunitense è approdato in Australia, dove a Perth ha saltato 5.92, miglior salto della stagione sia all'aperto che in sala. Fantascienza Si era parlato, anche su queste pagine dedicate alle news internazionali, del misterioso 9.95 ottenuto dal sudafricano Lee-Roy Newton (e del 10 netti del bianco Wicks, sconosciuto) alcune settimane addietro. La federazione nazionale, che aveva iniziato i protocolli per l'eventuale omologazione, ha fatto marcia indietro davanti al report elettronico dello starter che ha evidenziato una partenza avvenuta con reazione addirittura di -0.046 (quindi falsa). Non solo. Il photo finish era stato posizionato più o meno un metro prima del traguardo. La settimana successiva alla gara in questione, Newton era tornato a gareggiare sui cento metri ed era stato battuto da tutti gli sprinter locali, Sherwin Vries in testa, correndo, stavolta in condizioni regolari, sopra i 10.60. Defar sconfitta! Non è stata la Dibaba, va chiarito subito, e la cosa assume contorni ancora più sorprendenti. L'evento si è consumato a San Juan di Portorico, nella dieci chilometri su strada classica di inizio stagione. Vittoria per Lornah Kiplagat, ancora in formissima dopo il titolo mondiale su strada, che ha vinto in 31:05. Per la Defar, seconda in 32:08, si trattava del primo contatto con una distanza superiore ai cinquemila. Trials kenyani La legge del cross non perdona e fa vittime illustri anche stavolta. Un nome per tutti: Eliud Kipchoge. Le selezioni per il mondiale di Mombasa hanno premiato Moses Mospo e Florence Kiplagat. Ci sarà anche Gideon Ngatuny, sconosciuto ma rivelazione dell'autunno su pista in Giappone, oltre a Maacarinyang, Arusei e Matelong. Tra le donne selezione guadagnata anche per la Jepleting, la Chepchumba e soprattutto Vivian Cheruiyot. Ad Albufeira (30° edizione) vittoria di Sergey Lebid (su un duo portoghese) e della ugandese Inzikuru. Ad Addis Abeba i trials d'Etiopia: Tadesse Tola ha battuto Sihine e spazzato via Tariku Bekele, Geneti e Dinkesa. Tra le donne scontato successo di Meselech Melkamu. Marco Buccellato


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