Internazionale, l'Europa sfila in passerella
In un intenso fine settimana di atletica in ogni parte del mondo, si sono disputati ben quindici campionati nazionali (oltre agli Assoluti di Torino) in altrettanti stati europei, tra cui importanti quelli di Spagna, Germania e Francia. Nella vetrina settimanale il resoconto di quanto accaduto, oltre ai meetings più importanti, l’attività all’aperto e fuori degli stadi.
Defar, un altro mondiale
L'ex-olimpionica dei cinquemila metri ha migliorato il record del mondo indoor correndo in 14:24.37 a Stoccolma. Il primato è stato sottratto per tre secondi all'altra diva della nazionale etiope, Tirunesh Dibaba, che due anni fa a Boston segnò 14:27.42. I passaggi intermedi l'hanno vista a 5:47.8 ai duemila metri ed a 8:42.4 ai tremila. Il tutto per incorniciare il settimo primato del mondo nella storia del meeting indoor di Stoccolma. La Defar ha annunciato l'assalto al primato del mondo delle due miglia per dopodomani a Praga.
Farah, faro inglese
L'ex-somalo ha esaltato Birmingham con la seconda prestazione europea di sempre sui tremila indoor (7:34.47), ma a Birmingham un po' tutte le gare hanno offerto uno spettacolo più che degno, ad iniziare dai 60 ostacoli maschili, con quattro atleti (tutti USA) artefici di un arrivo spettacolare in quattro centesimi: Faulk 7.54, Payne 7.55, Brown 7.56, Oliver (appena quarto) 7.57. La sorpresa è venuta dalla sconfitta del russo Ukhov nell'alto, sempre ad opera di un americano, Andra Manson, e da quella di Bernard Lagat, punito con diciassette centesimi di scarto dal kenyano Choge.
Tra le prestazioni di maggior rilievo, molte sono femminili: l'1:59.27 della Okoro (a due centesimi dalla leader mondiale Cusma), il 4:02.74 di Maryam Jamal sui 1500, il 7.82 di Lolo Jones (mondiale stagionale eguagliato), l'8:30.53 della kenyana Cheruiyot, il 7.11 della Jeter sui 60 (altro mondiale stagionale). Tra gli uomini, miglior crono 2009 sui 400 del canadese Christopher (46.08, ma durerà un'ora, poi sarà migliorato da Licciardello a Torino), ed ottimo sprint di Simeon Williamson, vincitore della finale dei 60 in 6.53, un centesimo sull'antiguano Bailey. Niente record, stavolta,per Yelena Isinbayeva, che dopo aver superato i 4.82 ha fallito tre volte contro i 5.01.
Rotta su Torino
Ecco i teams tedeschi, britannici e francesi per gli Europei di Torino: la Germania porta Stefan Schwab nello sprint (fermo Blum per infortunio), René Bauschinger sugli 800, Wolfram Müller e Carsten Schlangen sui 1500, i giovani Balnuweit, Mathiszik e Schwarzer sugli ostacoli, Spank e la novità Riedel nell'alto, Ecker, Straub e Mohr nell'asta (non Lobinger), Bayer, Stolz e Winter nel lungo, Bartels, Dittmar e Schmidt nel peso, Niklaus per l'eptathlon, oltre alla 4x400. Tra le donne le punte sono Ariane Friedrich nell'alto, Silke Spiegelburg nell'asta e le pesiste Lammert e Hinrichs. Sui 60 gareggerà la Sailer, sugli ostacoli Nadine Hildebrand e Carolin Nytra; nell'alto, oltre alla Friedrich, ci sarà la debuttante Kroeger. Nell'asta selezionate anche Battke e Gadschiew. Per i salti in estensione Bauschke (sia lungo che triplo) e Demut, per il pentathlon Sonja Kesselschläger e Schulz.
Gran Bretagna: il terribile trio di sprinters ( Chambers, Williamson e Pickering) guida la selezione dell'Union Jack, assieme a Mohamed Farah, favorito per l'oro europeo sui 3000 metri, ma sono in molti a candidarsi al podio. Buck e la novità Leavey sono iscritti sui 400 (c'è naturalmente anche la 4x400), Speaight e Warburton sui 1500, Draper è l'altro iscritto sui 3000 con McCormick, Scott e Turner gareggeranno sui 60 ostacoli. Concorsi: Bernard e Oni nell'alto, Lewis nell'asta, il rosso Rutherford nel lungo (col sempre temibile Tomlinson), Myerscough nel peso. 4x400m: Buck, Dale
Tra le donne le più accreditate sono la pentatleta Sotherton, la Okoro per gli 800 e la 4x400. Le altre selezionate sono l'anziana Donna Fraser, Jenny Meadows sugli 800 metri, England (e Susie Scott sui 1500, Wootton sui tremila, Bennett e Claxton sui 60 ostacoli, Dennison nell'asta (fresco record nazionale di 4.46) e la solita Johnson nel lungo.
Francia: privi di Baala (forfait annunciato da qualche settimana), Djhone, Pognon e della Hurtis (Arron solo in estate), i transalpini hanno le punte della squadra in Tahri (3000), Doucouré e nel sensazionale ventenne Tamgho, capofila mondiale del salto triplo, uscito dai campionati nazionali di Liévin con un leggero infortunio. Gli altri selezionati sono il 19enne Lemaitre sui 60, Fonsat e Decimus sui 400, Eraud e Kowal sui 1500, Smail e Belabbas sui 3000, Darien sugli ostacoli, Diarra nell'alto, Lavillenie e Mesnil nell'asta, Sdiri e Gomis nel lungo, gli altri due triplisti Lechanga e Taillepierre, i pesisti Niaré e Bucki, gli eptatleti Querin e Logel, e la 4x400. Donne: con pieno merito farà gli Europei, a 40 anni, Patricia Girard. Inoltre Ikuesan e Jacques-Sebastien sui 60, Behi e Sigere sui 400, Olivares sui 3000, Billaud a far coppia con la Girard sui 60 ostacoli, N'Zola e Zongo nel triplo, Cerival e Manfredi nel peso, la Djimou nel pentathlon.
Rotta sulle Canarie
Al rientro dalla trasferta neozelandese (dove con 19.11 è stata nettamente battuta dalla olimpionica Vili-Adams, che ha debuttato con 20.25), la pesista bielorussa Ostapchuk ha iniziato a preparare l'impegno della Coppa Europa di lanci di marzo. Niente Europei per lei, per quanto trapela da Minsk.
I campionati degli altri: Spagna, Germania, Francia
Siviglia: dopo una striscia infinita di titoli, Manolo Martinez ha perso un campionato spagnolo. A batterlo è stato Borja Vivas per sei centimetri (19.34). Conferme per Marco, Casado e Espana nel mezzofondo, per la Rodriguez sui 1500 e per la Onyia (7.97 in batteria). Lipsia: molto dai salti, con i due metri della Friedrich, i 4.71 della Spiegelburg (primato tedesco) e la bellissima gara di asta maschile vinta da Ecker con 5.80, e dove al vecchio Lobinger non è stato sufficiente un 5.70 per salire sul podio. Interessante il 6.59 di Schwab sui 60 metri, mentre sui 200 Kosenkow ha corso il crono più veloce d'Europa (per il 2009) in 20.78. Mondiale stagionale della marciatrice Zimmer sui tremila (12:15.70). Non tradiscono le pesiste: Hinrichs 19.25, Lammert 19 metri. Francia: il picco lo ha tracciato ancora Tamgho (17.44 nel salto triplo), una bella gara con altri due specialisti sopra i 16.90. Ottimo 46.06 di Djhone sui 400, ma non farà gli Europei.
Polonia in lutto
I titoli nazionali si sono assegnati a Spala, in una atmosfera irreale per la scomparsa di Kamila Skolimowska. Conferma per Majewski (20.47), cresce la saltatrice Skibinska (6.58 e 14.10). Discreta la velocità con Kuc a 6.63 e la novità Roszko a 6.64. La Pyrek ha vinto nell'asta con 4.60, ma non sarà a Torino.
Est europeo
Ucraina: ennesimo titolo per Lebid sui 3000 (7:52.66), buono il triplo con Semenenko e Yastrebov a ridosso dei diciassette metri, interessante 2:02.87 della 21enne Lupu sugli 800. Repubblica ceka: a Praga 1.96 della Strakova nell'alto e record nazionale dell'ostacolista Skrobanova-Martincova (8.03). Lituania: da registrare i 4.415 della pentatleta Zemaityte ed il 2.25 di Stanys nell'alto. Estonia: primato nazionale per la velocista-lunghita Balta, che sulla pedana sfodera un 6.70 che le vale la quarta piazza mondiale. Ungheria: 19.84 di Lajos Kurthy nel peso, poi sonno profondo. Melgio in Slovacchia, con un identico 19.84 di Haborak ma anche 2.24 del giovane Kalafus nell'alto ed il doppio titolo dell'interessantissimo saltatore di lungo e triplo Dobrovodsky.
Il resto d'Europa (con la Vlasic)
Slovenia: riecco Osovnikar, brutto cliente per tutti, che a Sempeter fa suo il titolo nazionale dei 60 in 6.65. Svizzera: da segnalare solo il 7.65 di Kundert sui 60 ostacoli. Austria: in forma l'uomo migliore, Clemens Zeller, autore di 46.49 sui 400 metri. Croazia: 2.02 della Vlasic in un meeting di contorno ai campionati nazionali, con un fiume in piena di pubblico accorso solo per lei. Per i titoli, 19.64 di Mulabegovic nel peso, doppietta di Jurica Grabusic su 60 e 60 ostacoli. In Norvegia exploit della nera Okparaebo, al doppio primato dei 60, prima 7.31 poi 7.26. Nell'impianto di Floro ha corso e vinto anche i 100, in 11.42, anche questo record indoor. Belgio: bel colpo dell'ostacolista Eline Berings, scesa al nuovo record nazionale di 7.99. Chiudiamo con la Finlandia, dove Evora (7.90) ha ottenuto il minimo per gli Europei.
Campionati dei Balcani
Unica sessione sabato scorso, nel bell’impianto del Pireo: sorprendente ma non troppo il 2.28 di Topic nell'alto (ha 38 anni). Ancora sulla nuova dimensione la pesista romena Heltne (19.30), seconda al mondo nelle gare al coperto. A squadre vince la Romania, poi Grecia e Serbia, con identico ordine sia tra gli uomini che tra le donne. Tutti i numeri della stagione indoor saranno riportati a breve nelle liste mondiali (ed europee), scaricabili nella versione aggiornata dalla sezione del sito "attività/statistiche".
Outdoor: Claretti a Cuba
Precedenza a Usain Bolt: alla seconda uscita consecutiva sui 400, e con un impegno un po' più significativo rispetto all'esordio della settimana precedente, il triplice campione olimpico ha corso in 45.54 a Kingston. Tantissime gare giovanili, e 20.60 di Blake sui 200. I cubani "triplano" sia in Europa (nelle indoor) che a L'Avana, dove hanno già ottenuto buoni risultati Betanzos (17.25), Hernandez (17.08) e Tosca (17 metri). Bene anche Mabel Gay (14.41 ventoso e 14.22 legale) e la Martinez (14.34).
Nell'ultimo fine settimana un nuovo test a L'Avana, dove ha esordito l'azzurra Clarissa Claretti, vincendo la gara di martello con 68.75 (serie: 63.56/68.44/68.75/66.90/68.66/62.50), lasciando ad oltre tre metri la cubana Thondike. Dal peso 18.60 per la Gonzalez, 18.14 per la Vargas e 18.10 per la giovane Lopez. Dal triplo maschile ancora in evidenza Tosca e Betanzos, 17.09 pe entrambi.
Se al sole si salta (e si lancia), al freddo si disputano i test invernali: nei campionati russi di lanci ad Adler in evidenza ancora la vice-campionessa olimpica del giavellotto Abakumova (65.25) e l'eterna Sadova (62.08 nel disco) in campo femminile, mentre dai risultati maschili arriva il primo over-80 nel martello: autore l'incostante Zagorniy, che al termine di un crescendo di quattro lanci ha scagliato l'attrezzo a 80.10.
Lanci per il titolo invernale anche in Ucraina, con Nesterenko solo terzo nel disco (60.42). In Sud Africa notevole 6.75 nel lungo della eptatleta Joseph. In crescendo di forma, dopo qualche stagione abulica, il pesista Robberts (19.95), ed il discobolo Hopley (62.36). Un occhio in Medio Oriente: il martellista kuwaitiano Al-Zankawi ha stabilito il nuovo primato nazionale di 77.37 una settimana fa ad Al-Kuwait.
Coppia vincente
Nei Trials kenyani di cross, validi come selezione per i prossimi mondiali di Amman, vittoria di Moses Mosop sui 12 km maschili e di Florence Kiplagat (sua moglie) sugli 8 km femminili. Kipchoge, tra i naturali favoriti, si è ritirato per infortunio. In squadra anche Linet Masai, Ines Chenonge, e tra gli uomini il ventenne Kisorio, Kiptoo e Chumba. Cross selettivo anche in Etiopia: a sorpresa si è imposta nella competizione femminile Wude Ayalew, cresciuta (molto) all’ombra delle grandi. Solo terza Gelete Bukra, fuori la Tufa. Senza Bekele e Sihine, il titolo maschile è andato a Gebremariam, con Tariku Bekele nuovamente k.o.
Sultani degli Emirati
Nella mezza maratona di Ras Al Khaymah, negli Emirati Arabi, grande prestazione di Patrick Makau Musyoki, che ha vinto la ricchissima gara con la seconda prestazione di tutti i tempi sulla distanza (58:52), a diciannove secondi dal record del mondo di Samuel Wanjiru. Gara storica, nella quale sono stati realizzati due mondiali in due diversi passaggi intermedi: al quindicesimo chilometro Deriba Merga ha eguagliato in 41:29 il mondiale di Felix Limo (pareggiato in seguito anche dallo steso Wanjiru). Al ventesimo chilometro Patrick Makau è transitato in 55:38, ben dieci secondi sotto il precedente limite di Haile Gebrselassie (Phoenix 2006). Meglio di Gebre ha fatto anche Merga, secondo all'intermedio in 55:42. Esiste anche un 55:31 di Wanjiru (L'Aja 2007), non ratificato come record mondiale.
Alle spalle di Makau ben quattro atleti hanno chiuso la gara in meno di un'ora: Wilson Kipsang (58:59), Deriba Merga (59:18), Wilson Chebet (59:32) e Matthew Koech (59:54). Altri sette hanno corso tra un'ora e un'ora e un minuto. Nella gara femminile settima prestazione di sempre e primato nazionale per l'etiope Dire Tune Arissi (1:07:18), trenta secondi più veloce della connazionale Mergia e trentadue si Philes Ongori. Quarta, con la miglior prestazione di sempre da parte di un'atleta di categoria junior, Abebu Gelan (1:07:57). Diciassettesima la 37enne Derartu Tulu, immensa protagonista del passato.
La scomparsa di Kamila Skolimowska
La più giovane olimpionica dell'atletica femminile è morta giovedì scorso mentre era con la nazionale polacca di lanci al camp di Vila Real de Santo Antonio in Portogallo. Il referto autoptico ha evidenziato un'embolia dell'erteria polmonare come causa del decesso. Precocissima, fu la più giovane titolata polacca e si laureò campionessa europea junior a quindici anni ancora non compiuti. Vinse la prima edizione del mondiale under 18, e collezionò cinque primati mondiali juniores. Oltre al titolo olimpico a Sydney, raccolse l'argento agli Europei di Monaco 2002, l'oro agli Europei under 23 l'anno successivo, il titolo mondiale universitario, l'oro ai Goodwill Games.
Marco Buccellato
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