Internazionale, l'ultima corrida
Dall'alba del 2007 appena nato ecco la prima rassegna dei principali avvenimenti dell'atletica internazionale, comprese le ultime vicende agonistiche del 2006. Regalo di Natale Benita Johnson-Willis, una delle migliori espressioni del mezzofondo mondiale e specificatamente non-africano, ha vinto nell'antivigilia di Natale la mezza maratona di Okayama, in Giappone. Nell'occasione l'atleta australiana ha anche migliorato il record della corsa, tagliando il traguardo in 1:10:01. La Johnson era reduce dall'ottima prova disputata a Chicago, nella maratona dello scorso mese di ottobre, dove ottenne il primato personale sulla distanza in 2:22:36, e da una prova sui dieci chilometri disputata sempre a Okayama, dove aveva chiuso nel tempo di 32:26. Buone le prove delle kenyane piazzatesi al secondo ed al terzo posto. Evelyne Kimwei, un eccellente seconda parte di stagione, si è espressa in 1:10:56, mentre Pauline Kiragu Wanguru ha corso in 1:10:58. Kipchoge, record col saliscendi La "Vallecana" madrilena di San Silvestro (1o chilometri) riporta in copertina Eliud Kipchoge, l'unico kenyano che in pista è stato capace di contrastare, almeno in parte, lo strapotere etiope. Kipchoge, beneficiando di un lungo tratto di percorso in discesa fino all'ottavo chilometro, e di una pendenza da concludere in salita (i restanti due chilometri) ha corso in 26:54, stesso tempo del secondo classificato, il campione del mondo su strada Zersenay Tadesse. Ben quarantacinque i secondi che hanno separato il duo dal terzo, l'australiano Craig Mottram. In questa gara il primato ufficiale appartiene e resta perciò a Haile Gebrselassie, che nel 2002 a Doha corse in 27:02. Nella gara femminile successo senza discussioni per la lettone Jelena Prokopcuka (31:27), che chiude una stagione su strada che l'ha vista trionfare a New York e giungere seconda a Boston. Ancora protagonista Benita Johnson-Willis, seconda in 32:08, terza la spagnola Marta Dominguez. Pertile: brindisi francese Micah Kogo, leader mondiale stagionale dei diecimila in pista ed autore della migliore prestazione mondiale stagionale sui quindici chilometri ha vinto la Corrida di Houilles, in Francia, superando un avversario quotato come il tanzaniano Fabiano Joseph e l'ucraino Sergey Lebid, che aveva annunciato la sua partecipazione alla corsa francese di San Silvestro in occasione dei recenti Campionati Europei di cross di San Giorgio su Legnano. Ruggero Pertile era in gara e si è classificato sedicesimo in 30:03 (distanza di 10 chilometri). Ai piedi del podio nomi celeberrimi come Boniface Kiprop, Bouabdellah Tahri, Driss El Himer, Said Berioui (un gradito ritorno). Nadia Ejjafini, in 32:32, ha vinto la corsa femminile. San Paolo saluta il 2007 L'edizione 2006 della Corrida di San Silvestro made in Brazil, corsa di quindici chilometri a cavallo tra l'anno vecchio e quello nuovo, ha visto perla prima volta in successo di due specialisti brasiliani, Franck Caldeira del Almeida e Lucelia de Oliveira Peres. C'è da dire che i grandi corridori africani, questa volta, hanno disertato la classica manifestazione brasiliana lasciando spazio e gloria agli interpreti locali. Tutto-Portogallo Tra il 28 ed il 31 dicembre si sono disputate ben quattro importanti corse su strada sul territorio lusitano. In ordine cronologico, a Madeira si sono imposti Kiprono Menjo (seguito da Peter Kamais, Rui Silva e Sergey Lebid) e la portoghese Jessica Augusto. Ad Oporto sono andati a segno Peter Muriuki e Fridah Domongole, due specialisti kenyani. A Lisbona si sono spartiti il trofeo una kenyana, Mary Keitany, ed un portoghese di lungo corso, Antonio Travassos. Ultimo dell'anno ad Amadora, e nuova divisione della posta: Moses Masai ha vinto la 10 chilometri maschile in 28:39 su Joseph Ebuya, Jessica Augusto ha centrato la seconda vittoria in quattro giorni precedendo l'etiope Genet Getaneh. In Spagna ottima Marconi Kiprono Menjo concederà il bis l’ultimo dell’anno a Barcellona, chiudendo in 29:24 la corrida locale di dieci chilometri. Molto bene Gloria Marconi, che ha concluso al secondo posto la gara femminile in 33:43, cedendo solo all’etiope Tiki Gelana, un’atleta poco conosciuta della quale le notizie giunte finora la davano spesso in gara nelle mezze maratone sul suolo spagnolo. Capodanno tedesco Corsa di fine anno anche a Trier: il campione europeo dei diecimila metri Jan Fitschen è finito solo quarto, superato da Moses Kipsiro, da un etiope poco conosciuto (Eshetu Wondimu) e da un olandese. Nella corsa femminile l'etiope Fekadu ha invece preceduto il meglio del mezzofondo tedesco, nei nomi di Irina Mikitenko e Sabrina Mockenhaupt. A Bietigheim si sono imposti Stefan Koch e Melanie Kraus, ma erano presenti anche Luminita Zaituc ed addirittura Dieter Bauman.. L'anteprima russa A cavallo delle feste natalizie si sono disputati i primi meetings russi della stagione indoor. A Omsk, prima di Natale, spunti soprattutto dalle gare femminili, dove Irina Khabarova (quarant'anni ed ancora sulla breccia) ha vinto i sessanta metri in 7.35, ed Olga Kotlyarova si è imposta sui 600 in 1:33.21, lontanissima dal suo mondiale di 1:23.44. Nelle prove sui 2000 metri vittorie di Yelena Kanales in 5:57.31 e dell'inossiddabile Shabunin in 5:13.68. Personale indoor per la saltatrice Yekaterina Kuntsevich, che ha valicato il metro e novantuno. Altri appunti al coperto: prime riunioni indoor in Spagna, dove a Valencia Salvador Crespo ha corso i 1500 metri in in 3:44.3. In Gran Bretagna 19.07 del pesista americano Garrett Johnson. Chi viene, chi va, chi ritorna Al termine di una quasi ventennale carriera Sandie Richards ha annunciato il ritiro dall'attività. La grande quattrocentista giamaicana, sulla scena olimpica già dall'edizione di Seul '88, chiude da grande protagonista con un palmarès di grande effetto: un oro ed un bronzo ai Giochi del Commonwealth, un argento ed un bronzo ai Campionati del Mondo, un oro ed un argento ai Mondiali Indoor, un bronzo olimpico con la staffetta 4x400. Al suo attivo un primato personale di 49.79. Da diverso tempo allena Moya Thompson (51.47 nel 2006). La scena giamaicana dei 400 metri femminili perde così un'altra grande interprete. Il ritiro della Richards segue infatti di poche settimane quello di Lorraine Fenton-Graham, capace ancora quest'anno di esprimersi a 50.64. Ritiro anche per la lunghista ceka Lucie Komrskova. Le ragioni del ritiro sono da addebitarsi alla perdita di nuove motivazioni ed all'intenzione diconcentrarsi sugli studi. 29 ani, un primato personale di 6.57, la sua migliore apparizione in una competizione internazionale risale agli Euroindoor di Vienna '92, quando si classificò settima. Yuriy Borzakovskiy è tornato ad allenarsi dopo il drammatico incidente stradale che ha provocato la morte di un uomo. Il grande ottocentista russo salterà a piè pari la stagione indoor e ripartirà dal Prefontaine Classic di Eugene, in giugno. Ancora indecisioni, invece, sul programma di un altro oro olimpico, la saltatrice Yelena Slesarenko, che ha annunciato che testerà il suo stato di forma nelle riunioni di Volgograd e Samara, prima di decidere se puntare ai Campionati Europei indoor di Birmingham. Scampoli del 2006 Dal Giappone: 1:01:26 di Bekele Gebretsadik ad Ageo nella mezza maratona. Ancora mezza da Nagoya, e primo posto per Simon Maina Munyi in 1:01:51. A Kosa, a metà dicembre, 45:01 di Martin Irungu Mathathi in una gara sulla distanza delle dieci miglia (surclassato John Kariuki, secondo in 46:27). Risale ad appena quattro giorni fa un Ekiden disputato a Maebashi. Aldilà delle risultanze di club, la migliore frazione è stata corsa da Gideon Ngatuny (17,4 chilometri in 48:54), un kenyano ventenne che a fine settembre, sempre in Giappone, aveva corso un diecimila in 27:28.42. In un altro Ekiden, delle ultime ore Ngatuny ha corso la propria frazione di 11,8 chilometri in 30:43. Di lui sentiremo ancora parlare. Chiudiamo il capitolo risultati relativi al 2006 con l’ultima maratona della stagione di cui si è avuta notizia: a Taipei il Kenya comanda ancora, e porta alla vittoria Luke Kibet in 2:11:05 e Jane Ekimat (vincitrice nella maratona di Torino di quest’anno) in 2:30:56. Ranking Made in UK La rivista Athletics Weekly ha pubblicato il proprio ranking mondiale, diviso per specialità. Nella classifica "overall" hanno vinto, e non c'era da dubitarne, Asafa Powell e Sanya Richards. Cinque gli azzurri presenti nel ranking: Stefano Baldini (maratona, sesto), Andrew Howe (lungo, secondo), Assunta Legnante (peso, decima), Zahra Bani (giavellotto, decima), ed Elisa Rigaudo (20 chilometri di marcia, settima). Da qualche minuto sono disponibili anche le graduatorie mondiali 2006 integrate con l'attività indoor, per ciò che naturalmente riguarda le sole specialità di alto, asta, lungo, triplo e peso. Per la settimana entrante, l'evento indoor di maggior richiamo sarà la Christmas Cup di Yekaterinburg, in Russia. Marco Buccellato
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