Internazionale, la settimana trascorsa
I temi della settimana internazionale appena conclusa: dalla Diamond League di Stoccolma ai numerosi campionati nazionali disputati in Europa nel fine settimana, con Lemaitre sempre più vicino a colmare il gap con i grandi velocisti del contintente americano, e tanto altro da Gran Bretagna, Grecia, Portogallo, Germania.
Stoccolma
Bolt vince ma non convince (si fa per dire). Il primatista del mondo non mulìna le lunghe leve come in altre occasioni, ma il suo passo è di tale ampiezza da risultare superumano. Ha però dato l'impressione di faticare dopo l'iniziale accelerazione (che fino all'ingresso in curva, a dire il vero, non era stata male). Insieme all'astro giamaicano (20"03 controvento in rettilineo), il DN Galan svedese ha prodotto anche tre mondiali stagionali.
Il risultato di maggior valore lo ha ottenuto la campionessa del mondo dei 5000 Vivian Cheruiyot, che a distanza di 4 anni ha migliorato il proprio record kenyano in 14'20"87, quarto tempo assoluto di sempre sulla distanza. La Cheruiyot se ne è andata dopo il secondo chilometro, facendo tutto da sola. Melgio di lei, cronometricamente parlando, solo le due etiopi Dibaba e Defar. Dai concorsi i restanti due limiti mondiali 2011: l'australiano Mitchell Watt è finalmente riuscito nell'impresa di migliorare il record nazionale di Jay Taurima, planando ad 8,54. Il norvegese Thorkildsen ha del tutto recuperato le tre settimane di stop forzato patìte in giugno, esibendosi in un lancio di valore mondiale di 88,43.
Oliver perde
Il robusto ostacolista americano non perdeva da un connazionale da due anni: c'è riuscito Jason Richardson, che ha sfiorato il personale in 13"17 pur contro un vento contrario superiore ai due metri. Bella l'azione di Richardson, agile più che in passato e decisivo nell'appoggio del piede con la pista dopo il superamento dell'ostacolo.
Merritt, capitolo due
Dopo la sospensione, il campione olimpico e momndiale (da due edizioni) è tornato in occasione del miglior 400 dell'anno. Pur perdendo dal giamaicano Gonzales (44"69), il primo impatto dello statunitense è stato eccellente (44"74). Abbondantemente sotto i 45 secondi anche la mina vagante Brown (44"79) e l'immarcescibile Angelo Taylor (44"82).
Isinbayeva
Non saranno le misure del passato, ma 4,76 alla prima prova, con tutte le migliori in pedana, se l'è concesso soltanto lei, che ha ritrovato la gioia di inchinarsi al pubblico festante e la voglia di migliorarsi, andandosi a prendere subito i complimenti (ed i suggerimenti) del vecchio maestro Trofimov. Promossa.
Gli altri risultati
Nella gara di lungo vinta da Watt, superba impressione ha destato il marocchino Berrabah, 8,40 (di poco ventoso) con una tecnica rotonda che ricorda quella dell'australiano Lapierre, ma con maggior velocità nella rincorsa. Eccezionale la gara di triplo femminile, dove la cubana Savigne ha perso, nonostante un salto di 14,87, dall'ucraina Saladuha (15,06 ventoso e 14,76 regolare). Sempre più lontana la colombiana Ibarguen, che ha realizzato un nuovo record nazionale con 14,83.
Il DN Galan in versione da stadio è stato preceduto di 24 ore dalle gare di getto del peso, disputate in Kungstradgarden: vittorie ai favoriti, Valerie Adams con 20,57 e Christian Cantwell con 21,70. La neozelandese ha superato per venti centimetri l'eterna rivale Ostapchuk, mentre a ridosso dei venti metri si è confermata la statunitense Camarena (19,87). In ottima forma anche il campione olimpico Majewski, superato per dieci centimetri da Cantwell (21,60).
Campionati nazionali: Francia
Super-Lemaitre! L'uomo bianco più veloce della storia dello sport ha trovato le condizioni ideali nella finale dei 100 metri di Albi, venerdì scorso (due metri di vento esatti), per migliorare di altri tre centesimi il record nazionale in 9"92. Una finale mai vista in un campionato francese, con il 19enne campione europeo junior Vicaut che ha eguagliato il personale in 10"07, ed i terzo posto di Mbandjock in 10"17. Per Lemaitre, ormai, la settima volta sotto i dieci secondi, e l'ennesimo record europeo under 23. Ventiquattr'ore dopo, solo il vento di poco superiore alla norma ha impedito a Lemaitre di bissare il record anche sui 200, corsi e vinti in 20"08.
Buoni risultati complessivi in generale, con l'unica stecca di Lavillenie, che ha fallito il presuntuoso ingresso in gara a 5.73. Ospite, la gabonese Zang-Milama ha vinto i 100 femminili col nuovo record nazionale di 11"09 sulla Soumaré (11"17). Altro ospite, Roman Sebrle (8.109 punti), che nella gara vinta dal campione europeo Barras (8.117) ha centrato l'obiettivo di guadagnarsi il diritto a partecipare all'ottavo campionato del mondo nel corso della lunga carriera. Vento in poppa per l'ostacolista Bascou, anche troppo, quattro metri per il 13"29 sul traguardo. Ventosissimo anche il lungo, con Gomis a 8,22 e il rientrante Sdiri a 8,13.
I trials britannici
Presenti nelle news dei giorni scorsi per la partecipazione positiva di Daniele Meucci nei 10000 metri, si sono conclusi a Birmingham con le gare di sabato e domenica. Assenti illustri i migliori saltatori del Regno Unito, Idowu-Rutherford-Tomlinson. Colpo di scena nella finale dei 100, dove la regola della falsa inappellabile ha spedito in anticipo fuori pista Mark Lewis-Francis. Vittoria al solito Chambers in 10"09, Aikines-Aryeetey secondo in 10"14 (stesso tempo per il 35enne Marlon Devonish), e spumeggiante ritorno alla distanza breve di Malcolm, quarto e con la dote di 10"17 in semifinale, poi vittorioso senza bagliori sui 200.
In due serie di finali, ben sei atleti sotto i 46 secondi nei 400, tra cui il campione d'Europa degli ostacoli Greene. Vittoria al lungo Rooney in 45"44. Nei 5000 tatticissimi vince Farah in 14 minuti, ed annuncia che dopo Londra si dedicherà alla nuova carriera su strada, ispirato dal mentore Salazar, e che a Daegu farà solo i diecimila. Tre uomini (Parsons, Bernard e Grabarz) danno qualità all'alto, superando i 2,28. Senza i migliori, il lungo con 8,06 lo vince il giamaicano Reid, in odore di passaporto inglese. La marcia regala un giovane talento di 21 anni, Bosworth, che chiude a tempo di record i 5000 in 19'29"87.
Donne: tornata da poco, l'olimpionica Ohuruogu perde i 400 dall'ostacolista Shakes-Drayton (suoi anche i 400 con barriere) e dalla neobritannica Cox (come la Ofili, prima nei 100 ostacoli in 12"76, era statunitense). L'ospite etiope fa il gran tempo sui 10000 metri (Worknesh Kidane, 31'08"92). Jessica Ennnis è seconda nei 100 ostacoli, prima nell'alto, terza nel lungo, settima nel peso e decima nel giavellotto.
Dischi inglesi
La nouvelle vague del disco britannico trova spesso condizioni favorevoli per l'ottenimento di misure importanti: dopo gli exploits di Okoye e Budari, ecco Brett Morse, che prima dei campionati britannici, nel vento scandinavo di Helsingborg si è migliorato di un metro e mezzo scagliando l'attrezzo a 66,06. Ben quattro specialisti del Regno Unito, nel corso dell'attuale stagione, hanno ottenuto misure superiori ai 65 metri.
Gli altri campionati nazionali: Portogallo
A Lisbona si riaffaccia sulla soglia del 17 metri lo sfortunato campione olimpico Nelson Evora, infortunato un anno fa e tornato in questa stagione con misure che hanno mortificato il talento che gli appartiene. Il titolo lo prende senza discussione a 16,99, e torna a sorridere. Ancora più felice l'omologa di specialità Patricia Mamona, una sinuosa triplista che quest'anno ha conquistato gli States col titolo universitario a Des Moines, e che a Lisbona si è superata allungando il record portoghese fino a 14,42. Breve escursione in Maghreb: nella gara di triplo dei campionati algerini, 14,49 della ritrovata Rahouli.
Tra gli altri risultati di Lisbona, l'assenza di Obikwelu non ha fatto piangere il cronometro: in una piccola bufera di vento a favore, la novità Nascimento e il solito Abrantes hanno segnato 10"15 e 10"16. A Rui Silva ed alla Felix i 5000, alla Henriques i 5000 di marcia in poco meno di 44 minuti. Joao Vieira fa suoi i 10000 del tacco e punta in 39'44"91, primato nazionale.
Campionati greci
Il gran giorno ateniese di Nikoléta Kiriakopoúlou, astista da 4,60 capace di volare in pochi minuti prima oltre i 4,62 con ampia luce, poi oltre i 4,70. Buoni riscontri anche per il collega di specialità Konstadínos Filippídis (5,73), per la martellista Alexándra Papayeoryíou (70,54), e per le tripliste Paraskeví Papahrístou (4,56) e Níki Panéta (14,55). Nel lungo, 8,18 del solito Tsátoumas.
Campionati olandesi
Ad Amsterdam primi titoli "orange" per Churandy Martina, dopo la cancellazione delle Antille Olandesi dalla cartina geografica dell'atletica internazionale. Al successo sui 100 in 10"27, fa seguire quello più interessante, nei 200, in 20"38. La stella 18enne Schippers, campionessa europea junior dell'eptathlon, vince i 100 e in batteria spara 11"27 con vento appena sopra il limite.
Area baltica, Estonia e Lettonia
A Tallinn ennnesimo titolo del discobolo campione olimpico Kanter (67,27). In evidenza, nella pedana del salto in alto, la Iljustsenko (1,95, primato eguagliato). Il forte duecentista Niit, stella universitaria in Arizona, vince 200 e 400 senza strafare. In Lettonia titolo nel giavellotto con 85,68 per Vasilevskis. Si affaccia sugli otto metri il saltatore-velocista Leitis (7,98).
Aste tedesche
A Jockgrim 5,72 dell'emergente Karsten Dilla, e stessa misura per altri quattro atleti, tra cui il greco Filippidis ed il cubano Borges, non un mostro di tecnica ma stabilitosi su misure superiori ai 5,50 con una certa regolarità. A Beckum continua la stagione d'oro di Martina Strutz, che a trent'anni scopre di saper volare (suo il recente primato tedesco di 4,78) e vince con 4,70. Con 4,65 risorge la Hings, a 4,60 si assesta la Gadschiew, al primato all'aperto. Per finire, seconda gara dell'olimpionico Hooker, che perde a Leverkusen dallo staordinario rivale della finale di Pechino, il russo Lukyanenko (5,60 per entrambi).
Mamma che turchi
La Turchia continua a sfornare personaggi interessanti nei lanci: dopo il medagliato olimpico Apak ed il giavellottista Avan, è la volta del discobolo di lungo corso Ercument Olgundeniz, che ad Ankara ha mandato in orbita l'attrezzo fino a 66,89. Record nazionali anche sui 400 piani femminili (51"31 della Saka, una atleta con consolidata esperienza negli USA), e nei 400 ostacoli (gran 55"09 di Nagihan Karadere).
Gli Alba Games
Disputati a Caracas, con i cubani vittoriosi in quasi tutte le gare. Tra i risultati, il ritorno a buon livello dell'altista Moya con 2,28, il 45"53 di Ruiz sui 400, e la ritrovata efficienza fisica del velocista ventenne Roberto Skyers, segnalatosi un paio di stagioni fa (20"44, ma ventoso). Tra le donne, 18,77 della pesista Vargas, 22"97 della sprinter Casabona e 52"01 di Aymee Martinez nei 400 metri.
Niente mondiali
Altre defezioni annunciate per la massima rassegna iridata di Daegu: Obikwelu è l'ultimo di una lista che ha raggiunto la dozzina di nomi illustri. Non sarà in pedana nemmeno il bronzo mondiale del martello Martina Hrasnova, in conseguenza di un danno cartilegineo. Assente anche l'irlandese Gillick, star dei 400 metri indoor, che paga una stagione negativa dovuta alla nuova esperienza tecnica con guida negli States ed una forma mai all'altezza delle aspettative, complicata da infortuni ad oltranza.
Restando nell'area anglosassone, disco rosso anche per Tasha Danvers, senza gare nelle gambe e senza minimo, che ha rinunciato a rincorrere un posto in squadra preferendo preservare le chances in vista di Londra 2012. Per i Giochi londinesi dovrebbe rientrare anche la turca Abeylegesse, ex-primatista mondiale dei 5000 metri, diventata madre la scorsa settimana. Viaggio saltato anche per l'ostacolista Periklís Iakovákis, arresosi all'evidenza di una forma scadente poche ore fa ai campionati greci di Atene.
Americani con passaporto europeo
Nuove nazionalità per due atleti satunitensi: il quattrocentista Donald Sanford è israeliano da circa due settimane. L'ostacolista Brent LaRue (49"87 pochi giorni fa a Lubiana) è invece un atleta sloveno, in forza del matrimonio. Non potrà però rappresentare la Slovenia in competizioni internazionali prima dello scadere dei due anni indicati dal regolamento, cioè nel luglio del 2013. A proposito di sloveni acquisiti, nel "Windsprint" di Sundsvall (10"16v/10"30 di Collio, nelle news di domenica), da segnalare l'11"77 di sua eterna regalità Merlene Ottey, anni cinquantuno, e l'11"69 ventoso in batteria.
Marco Buccellato
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