Internazionale: panorama indoor sul mondo
Resoconto del fine settimana internazionale con fatti e risultati di indubbio interesse. Molti degli atleti di prima grandezza del circuito sono tornati a gareggiare (tra cui la Isinbayeva), mentre altri (come Bolt) sono in procinto di fare la prima apparizione stagionale. In vetrina subito il meeting di Mosca, poi Stoccarda, Boston e l'exploit di Blanka Vlasic.
Isinbayeva
Per la prima volta al "Russian Winter", l'atleta più popolare del pianeta ha impiegato tre salti per assicurarsi la vittoria a 4.85, poi ha provato senza esito per due volte la misura di 5.01, riservando la terza chance a 5.02. Scaramanzia, più che scelta tecnica, sulla quale ha influito negativamente il cambio dell'asta a vittoria acquisita. La rivedremo tra un mese a Donetsk, il luogo dove ha realizzato più record del mondo. Seconda con 4.70 la Golubchikova, terza la Feofanova con 4.60.
Aria nuova
Bell'exploit della campionessa europea junior e già campionessa del mondo under 18 di salto in lungo Klishina, che con 6.87 si è issata in vetta alle graduatorie stagionali. Classe 1991, ha sfiorato di un centimetro la miglior prestazione mondiale under 20 indoor, che è ancora nella mani di Heike Drechsler (allora si chiamava Daute), ed è datata 1983. In testa dal secondo turno con 6.69, si è portata prima a 6.80 alla quinta chiamata in pedana, poi ha concluso in bellezza con il nuovo primato russo junior.
Altro da Mosca
Splendido 600 metri con Yuriy Borzakovskiy che batte ancora il sudanese Ismail e in 1:16.02 si colloca in settima posizione nella storia indoor di questa distanza praticata quasi esclusivamente, e nemmeno spesso, al coperto. Primo sub-due minuti della stagione negli 800 femminili grazie alla campionessa d'Europa Savinova, che in 1:59.23 ha sconfitto nettamente il bronzo mondiale all'aperto Meadows. Sconcertante debutto di Janet Jepkosgei, ultima in 2:12. Feste nella festa, brevi cerimonie in pista per due grandi atlete che hanno annunciato il ritiro definitovo nei mesi scorsi, Irina Privalova (attiva fino all'anno scorso, a 40 anni) e Yuliya Nosova, diventata celebre col cognome di Pechonkina, primatista del mondo dei 400 ostacoli.
Jones, weekend di sconfitte
Lolo Jones ha rimediato la seconda sconfitta in due giorni. A Stoccarda è stata sorpresa dal furetto Priscilla Lopes (7.82), a Mosca ancor più inaspettatamente dalla russa Dektyareva, scesa a 7.94. Da segnalare, spulciando tra i risultati moscoviti, soprattutto il ritorno dopo lungo stop per infortunio di Andrey Silnov, campione olimpico di salto in alto, terzo con 2.25 dietro il duo Ukhov-Rybakov (2.32). Dalla Russia ultima nota dai campionati nazionali di prove multiple indoor, disputati a Penza, con l'eccezionale risultato di Tatyana Chernova (4855 punti, sesta di sempre ad undici punti dal record russo) ed i 6300 punti di Drozdov, undicesimo performer indoor di tutti i tempi.
Stoccarda, la Jones che vince
Con 6.97 è la prima donna del nuovo millennio a scednere sotto i sette secondi sui 60 metri piani. E' Laverne Jones, ora sposata Ferrette, che nella "Sparkassen Cup" tedesca ha folgorato una pur eccellente Carmelita Jeter, seconda in 7.05. Esplosa in età matura (ha già 29 anni), è ancora alla ricerca della prima finale importante della carriera, che sia indoor o all'aperto. Detiene i primati nazionali delle Isole Vergini Americane di tutte le distanze veloci sia in sala che negli stadi. Partita benissimo quest'inverno, a Stoccarda è andata aldilà di ogni aspettativa, cogliendo la sesta prestazione di sempre. In un mese scarso di attività, ha già al suo attivo sette delle migliori dieci prestazioni sui 60 piani. Le altre tre appartengono alla Jeter.
Eccezionale il tremila della Defar, che con 8:24.46 è andata vicinissima al mondiale indoor. Mondiali stagionali a pioggia nel meeting di sabato (come riassunto nelle news flash), tra cui il 7.48 di Dayron Robles (presente la prossima settimana a Birmingham), il 4:03.44 dell'etiope Burka sui 1500, il 7.82 della canadese Lopes. E' durato un solo giorno quello della brasiliana Murer nell'asta (4.81), il tempo di far svestire la tuta a Yelena Isinbayeva a Mosca.
Vlasic, dal k.o. al primato
La rinuncia al viaggio a New York ed un altro forfait europeo all'inizio della scorsa settimana suggerivano, anche per le dichiarazioni della stessa atleta, una condizione minata da un malanno di natura virale. Ad Arnstadt la croata è risorta in modo spettacolare, portando il primato nazionale indoor a 2.06 prima di cercare il record del mondo a 2.09. Due metri anche per la russa Shkolina, il primo della carriera. Prima di volare e vincere a Mosca nello spazio di 24 ore, 2.35 per Ukhov nella gara maschile, 2.33 per Rybakov, compagni di pedana e di viaggio.
Boston, Williams il più veloce
Il piccolo Ivory Williams ha corso nella notte di sabato i 60 metri in 6.51 ai Reebok Indoor Games, precedendo nell'ordine Rodgers, l'antiguano Bailey e Padgett. Gli atleti più applauditi del meeting statunitense sono stati, come di consueto, Bernard Lagat e Tirunesh Dibaba, che qui è di casa. Entrambi hanno vinto le rispettive gare sui cinquemila metri con ottimi risultati. L'ex-kenyano ha migliorato il record statunitense indoor in 13:11.50 battendo gli etiopi Gebremeskel e Daba, pià giovani di 15 anni, mentre la Dibaba ha corso per gran parte della gara da sola, dopo l'abbandono delle due pacemakers, ma ha rinunciato a qualsiasi ambizione-record per via dei crampi, chiudendo in 14:44.53 e permettendo alla kenyana Kipyego, star universitaria negli States, di avvicinarsi con 14:52.67.
Tra gli altri risultati di Boston, ricordiamo le vittorie nelle gare a ostacoli di Trammell (7.49) e di Damu Cherry (sposata con Dennis Mitchell) in 8.00, la doppietta etiope sui 3000 femminili con Gezahegne e la più piccola delle Dibaba (8:46.19 e 8:47.18), ed il debutto di Anna Willard (ora signora Pierce), battuta sui mille metri dalla giamaicana Sinclair (2:38.62 contro 2:38.76).
Kirani James, esordio indoor
Il grande talento di Grenada ha debuttato nella prima gara al coperto della carriera con la divisa dell'Alabama nell'impianto di South Bend, che misura 352 yards di sviluppo. Questo impedirà di omologare l'ottimo 45.79 fatto registrare da colui che, a 16 anni, corse in 45.70 per l'argento mondiale junior, e che lo scorso anno è stato tra i protagonisti del mondiale di Bressanone (45.24!).
Nelle altre numerose manifestazioni del weekend USA diverse altre cose da segnalare, limitandoci a quelle essenziali: in Nebraska l'astista Colwick ha superato la misura di 5.67 e la nigeriana Okagbare (ripescata dalle qualificazioni del lungo a Pechino e poi andata a medaglia) ha corso i 60 in 7.27 ed i 200 in 23.52. Nel Nuovo Messico gran bracciata di Ryan Whiting nel peso (21.24). Ancora pesisti in evidenza: a Carbondale 20.49 di Cory Martin, a Pocatello 20.40 di Lloyd. Russell Winger ha lanciato a 19.75 nell'Idaho (anche 59,03 di disco, l'impianto lo permette), con secondo posto di Eugenio Mannucci (17.25). L'ex-azzurro junior aveva fatto meglio a Seattle a fine mese lanciando a 17.39.
In Virginia primi meno-8 dell'ostacolista Queen Harrison, 7.99 in batteria e 7.96 in finale, e bella doppietta dlla saltatrice di Anguilla Shara Proctor, sesta nella finale mondiale di Berlino, con 6.67 e 13.88.
EuroMix: esordio di Chambers
Irlanda: debutto della già iridata dei 60 ostacoli Derval O'Rourke in 8.18 ai campionati nazionali di Belfast. Olanda, anche qui è già tempo di campionati nazionali, a Apeldoorn: l'astista Jansen è salito a 5.60, la giovane pesista Boekelman ha vinto il peso con 17.71. Repubblica Ceka: a Praga 4.40 della Ptacnikova nell'asta, 8.08 della bionda ostacolista Skrobanova. Ancora per l'asta, tre primati nazionali nella medesima gara ad Atene: alla fine il tabellino dice 4.50 per Nikoleta Kiriakopoulou, 4.45 per Afroditi Skafida. 4.40 anche per la svizzera Buchler a Magglingen.
Tripliste: la bulgara Dacheva ha saltato 14.17 a Sofia, la romena Gavrila 14.13 a Bucarest, la slovacca Veldakova 14.29 in Francia. Mezzofondo: 4:06.35 sui 1500 metri per Natalia Rodriguez a Saragozza. Chiudiamo con Felix Sanchez, che a Val de Reuil ha corso i 400 ostacoli (indoor!) in 49.73; si tratta della terza esperienza del dominicano nel giro di venti giorni, e, numeri alla mano, la miglior prestazione mondiale al coperto. Inghilterra: riecco Dwain Chambers, oro e primato d'Europa a Torino sui 60 metri. Il discusso britannico ha corso ai Birmingham Games la semifinale in 6.57, poi la finale in 6.58.
Prima di passare all'emisfero dove si gareggia all'aperto, ricordiamo che sono disponibili tutti i numeri della stagione indoor nella sezione attività/statistiche, aggiornati a domenica sera con le graduatorie mondiali stagionali complete.
Outdoor
Già in condizione la campionessa mondiale di lancio del disco Samuels, forse la maggior sorpresa del mondiale berlinese, che ha esordito sotto la pioggia a Brisbane con 63.70 al primo lancio. Con pioggia intermittente, la gara ddel lungo maschile si è risolta in favore del bronzo mondiale Watt (8.15). Meglio dell'australiano, qualche giorno prima, aveva fatto il cubano Wilfredo Martinez, che nell'esordio a L'Avana aveva saltato 8.20. A Perth, dopo un avvio interlocutorio con 5.40 (ma con rincorsa incompleta), il campione olimpico di salto con l'asta Hooker ha superato i 5.70 fallendo di poco la misura di 5.90. Le sorelle moldave Marghieva sono già vicine ai 70 metri nel martello. Ai gelidi campionati invernali di Chisinau Zalina si è imposta con 69.80 su Marina (69.05).
Evora, Europei in dubbio
Il campione olimpico di salto triplo Nelson Evora ha iniziato la fase post-operatoria di venti giorni, cui seguirà il periodo di riabilitazione susseguente all'intervento subìto in settimana per una frattura da stress. Notizie liete: Stacy Dragila, ritiratasi da qualche mese, è in attesa della prima figlia. L'ex-campionessa olimpica e mondiale di salto con l'asta si è recentemente sposata col discobolo Waltz. Altro ritiro, ma annunciato nei giorni scorsi, quello della non ancora trentenne martellista Candice Scott (Trinidad), per problemi alle ginocchia.
Corse su strada
Un grande nome di passaggio in Spagna, Robert Kipkoech Cheruiyot, che sulla via di una importante maratona primaverile ha fatto tappa in Spagna, a Granollers, vincendo la locale mezza maratona in 1:02:02. Intensa domenica in Giappone. Nella "Mainichi Marathon" di Beppu-Oita (con ingresso nello stadio di Oita), colpo doppio kenyano con Jonathan Kipkorir (2:10:50) e Daniel Njenga (2:10:56). Terzo il debuttante australiano Hunt (2:11:00). Ritirato l'etiope Abshiro, favorito.
A Marugame (mezza maratona), ancora un ottimo risultato della sorprendente australiana Chapple, che si è imposta in 1:08.37 (48:54 al quindicesimo chilometro) su alcune delle migliori specialiste locali e sulla britannica Yamauchi (sesta). Diciottesimo psoto per Bruna Genovese in 1:13:06. Tornato alla mezza distanza dopo il non positivo debutto sulla maratona, il kenyota Mogusu ha perso in 1:01:43 dal connazionale Gitau (1:01:08).
Stoccolma, domani
Blanka Vlasic sarà la stella del GE Galan di Stoccolma, dopo l'exploit di Arnstadt. Altri campioni ed ex-campioni olimpici e del mondo iscritti: Meseret Defar (5000 metri), Maryam Jamal (1500), Angela Williams (iridata dei 60 metri), Trey Hardee (impeganto nel triathlon), Borzakovskiy (duello stellare contro Ismail, Kaki, Asbel Kiprop e Lewandowski), Robles, Olsson, Walter Davis e Idowu. Sui 400 metri Claudio Licciardello, alle prese con il sudanese Yusif, il cubano Collazo e lo svedese Nikitin. Annunciati nel lungo Irving Saladino e Dwight Phillips, pur se ancora latitanti nell'elenco degli iscritti.
Salti a Brno e Bydgoszcz
Nel meeting della Repubblica Ceka si va in pedana oggi, con Giulio Ciotti impegnato contro la star locale Baba, il russo Dmitrik, lo statunitense Nieto e la novità ucraina Sayevich. La spagnola Beitia e la francese ex-tedesca Melanie Melfort-Skotnik sono i nomi più importanti della gara femminile. Altro meeting a Bydgoszcz (Polonia), salti e lanci, con Christian Cantwell contro Majewski e Bartels nel peso (il podio di Berlino al completo, ma anche Nelson e Hoffa), e tutte le più forti astiste (tranne la Isinbayeva).
Bolt all'esordio
L'atleta più popolare della Terra correrà un 400 metri a Kingston sabato prossimo. Tornerà in giugno a New York, dove realizzò il primo dei suoi record del mondo dei cento metri in 9.72 due anni fa.
Marco Buccellato
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